To End All Wars è un wargame pensato per i veri appassionati del genere. Realizzato dagli specialisti di Ageod, cui dobbiamo titoli altrettanto ricchi e complessi come Pride of Nations e Civil War II, mira a rappresentare lo scenario di guerra della Prima Guerra Mondiale in modo estensivo.
Chiariamo subito: descriverne completamente tutti gli aspetti e le sfaccettature in una recensione è un'impresa impossibile. Ci troviamo davanti al classico strategico a turni che richiede mille valutazioni prima di eseguire ogni mossa, valutazioni che si traducono in decine di schermate di riepilogo tutte da leggere, piene di dati sulle truppe, sui territori, addirittura anche sulle condizioni atmosferiche delle regioni. Insomma, non è un titolo pensato per le masse, ma per una nicchia competente di estimatori del genere che sappiano apprezzare il fascino dei dettagli insiti nei riepiloghi numerici e in turni lunghi anche molti minuti, passati a guardare il monitor in preda all'indecisione su cosa fare. Diciamo che se dovessimo fare un paragone con qualche altro titolo, sarebbe facile pensare ad alcuni strategici di Paradox Interactive, anche se per molti versi i titoli di Ageod sono ancora più estremi nel non ammettere compromessi, a partire dal tutorial e dal manuale. Purtroppo è facile notare come il tutorial non riesca a introdurre al gioco completamente, così come il manuale, anche se quest'ultimo offre parecchi dettagli in più. Diciamo che se volete iniziare a dedicarvi agli strategici seri, è meglio che iniziate da qualcosa di più semplice, oppure che vi mettiate in testa di andare a chiedere consigli sui forum ufficiali mentre siete nella fase di apprendimento. Certo, almeno i testi a schermo potevano farli più leggibili, perché non è che gli appassionati di strategia ambiscano tutti alla cecità, ma sono dettagli.
Fazioni in guerra
To End All Wars permette al giocatore di prendere il comando di una delle grandi fazioni che presero parte al conflitto: gli Imperi centrali, ossia la Germania e l'impero austro-ungarico; l'asse orientale, formato da Russia, Serbia e Montenegro; infine l'asse occidentale, formato da Francia, Belgio e Regno Unito.
Fatta la selezione iniziale, che comprende anche una delle quattro campagne disponibili, bisogna iniziare a gestire i vari aspetti della guerra, a partire dal piano generale che si rifletterà sull'intero svolgimento della partita (alcuni piani generali sono tratti dalla realtà, mentre altri sono completamente inventati), per poi dedicarsi all'esercito vero e proprio, alla diplomazia e alla ricerca militare, ossia allo studio di tutti gli aspetti che compongono il gioco e che servono per cercare di avere la meglio sugli avversari. A seconda del vostro livello di competenza con il genere, la mappa dell'Europa piena di icone potrà inizialmente causarvi un forte mal di testa o eccitarvi profondamente. Il feeling è quello di un wargame da tavolo, anche se presto si capisce che ci si trova di fronte a qualcosa di molto più ampio nella sua visione ludica. Diciamo che una partita completa a To End All Wars può durare anche molte ore e che il titolo è rigiocabile più volte senza problemi, visto che non è possibile apprezzarne tutte le sfaccettature dopo averlo finito la prima volta. Anzi, è probabile che arrivare alla fine sia il più grosso incentivo a rigiocarlo, magari provando a cambiare qualcuna delle decine di opzioni di configurazione, oppure dedicandosi maggiormente ad aspetti poco considerati nella partita precedente. Ad esempio si può condurre una campagna puntando sulle truppe di terra, mentre in un'altra si possono sfruttare di più le truppe navali e così via. Gli esempi fattibili sono davvero moltissimi, anche perché ci sono a disposizione decine di unità diverse, ma speriamo abbiate chiaro il quadro generale del gioco.
To End All Wars è uno strategico nel senso più puro del termine. Scopritelo nella nostra recensione
Interfaccia e qualche problema
Parliamo dell'interfaccia e diciamo che è in linea con tutto il resto: funzionale, completa e molto complessa. Per padroneggiarla al massimo c'è bisogno di un po' di tempo e studio di tutte le varie scorciatoie da tastiera. Niente che gli appassionati disprezzino e, a dirla tutta, una volta presa la mano con i controlli, le varie operazioni si iniziano a eseguire in modo naturale. Anche la rappresentazione grafica è definibile funzionale, nel senso più puro del termine. Diciamo che la mappa d'Europa non è disegnata male e alcuni elementi sono di discreta fattura, ma non è certo in The End All Wars che troverete il benchmark ideale per il vostro sistema.
In generale ci sentiamo di affermare che gli amanti della strategia non ci faranno molto caso, ma comunque gli ultimi titoli di Paradox Interactive rimangono una spanna sopra a questo dal punto di vista tecnico, non solo per la bellezza grafica in sé, ma anche per la fluidità generale, qui piuttosto scarsa. Solitamente il lato dove i titoli di Ageod eccellono è l'intelligenza artificiale degli avversari. The End All Wars non smentisce la fama dello sviluppatore: la CPU è in grado di gestire le proprie risorse in modo brillante, mettendo spesso in difficoltà l'incauto stratega che pensava di poter vincere facilmente la guerra. Peccato solo che a volte ci voglia parecchio tempo per far calcolare al computer le sue mosse, difetto in realtà mitigato rispetto ad altri titoli di Ageod, ma comunque presente. Stanchi di giocare contro la CPU? È arrivato il momento di affrontare qualche avversario umano. In onore al genere e agli altri titoli dello sviluppatore, il multiplayer di To End All Wars non è giocato in simultanea, ma a turni asincroni gestibili tramite email. Nonostante possa sembrare una scelta anacronistica, si tratta in realtà dell'unico modo sensato per consentire l'online in un titolo simile senza sacrificarne la complessità. Altrimenti, per giocare online simultaneamente, bisognerebbe programmarsi intere giornate da passare davanti allo schermo, imponendo ai partecipanti di eseguire le proprie mosse entro un certo tempo; sarebbe un'assurdità per un gioco che invita alla riflessione su ogni scelta e che è progettato proprio per chi non ama fare le cose di corsa!
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
- Processore Intel Core i7 2600
- 8 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
- Sistema operativo Windows 7
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP/Vista/7/8
- Processore: Pentium 4 o superiore
- RAM: 2 GB
- Scheda video: Scheda con 1024 MB di memoria
- Spazio su disco: 3 GB
Conclusioni
Ribadiamo quanto espresso nell'articolo: To End All Wars non è un titolo per tutti e non vuole nemmeno esserlo. Eccellente dal punto di vista strategico, quindi consigliato senza riserve a tutti gli amanti del genere, pecca un pochino in alcuni aspetti secondari, che però non possono essere sorvolati perché esiste una concorrenza diretta che è riuscita a fare molto meglio (parliamo in particolare del meglio della produzione di Paradox). Stiamo pensando ad esempio al tempo di attesa tra un turno e il successivo, spesso troppo lungo, o all'inadeguatezza del tutorial. Per il resto il titolo di Ageod è esattamente ciò che vuole essere e sarà sicuramente apprezzato da chiunque sia in cerca di un prodotto complesso che lo impegni per centinaia di ore, magari anche in multiplayer.
PRO
- Grande complessità
- Ottima intelligenza artificiale
- Una spropositata quantità di possibilità
- Longevità misurabile in centinaia di ore
CONTRO
- Tutorial poco completo e con dei box di difficile lettura
- Tecnicamente inferiore alla concorrenza diretta
- Se siete dei neofiti scappate!
- Attese tra un turno e l'altro a volte troppo lunghe