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Il gioco delle deduzioni

Mettiamo alla prova il cervello con questa originalissima avventura

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   24/09/2014

La letteratura gialla nasce verso la prima metà dell'ottocento e si afferma velocemente come genere popolare e di intrattenimento. Alcuni di voi non lo sapranno, ma si tratta di uno dei generi letterari più ludici in assoluto, con risvolti sociali non indifferenti.

Il gioco delle deduzioni

La rigida struttura del libro giallo classico, in cui i dettagli di un crimine vengono scoperti da un investigatore (da intendersi come protagonista che conduce le indagini, non necessariamente come rappresentante delle forze dell'ordine) lungo tutto il testo, fino al finale in cui viene inevitabilmente scoperto il colpevole, serviva non solo per immergere il lettore in una storia piena di tensione, ma anche per metterne alla prova le capacità deduttive. I migliori lettori di libri gialli erano quelli che riuscivano a scoprire l'assassino o il ladro prima della fine del libro; d'altro canto i migliori scrittori di gialli erano quelli che riuscivano a non far scoprire la soluzione del caso fino al finale, ovviamente senza violare una serie di regole non scritte con il lettore, che non andava mai ingannato con trucchi di bassa lega. I personaggi più famosi nati dalle penne degli scrittori gialli sono solitamente dei dilettanti, da intendersi come non-professionisti. Prendiamo Sherlock Holmes, oppure la maggior parte dei protagonisti dei romanzi di Agatha Christie per avere qualche esempio concreto davanti agli occhi. L'investigatore dilettante che metteva in ridicolo le forze dell'ordine era la rappresentazione plastica del lettore appassionato di letteratura gialla, un amatore capace di risolvere casi su casi prima della polizia. Spesso gli amanti dei romanzi gialli si riunivano in club dedicati alla lettura e alla risoluzione dei vari libri: qualcuno leggeva ad alta voce uno o più capitoli, e poi ci si dilettava in ragionamenti comuni cercando di scoprire dettagli rilevanti che aiutassero nella ricostruzione del puzzle. Quando i ragionamenti erano esauriti, si andava avanti nella lettura.

Cloud Chamber è un'avventura grafica narrativa di massa in cui bisogna ragionare per davvero

Investigatori in erba

Il genere delle avventura grafiche classiche deve moltissimo alla letteratura gialla. Di fatto i tanto odiati enigmi sono la messa in gioco di quel processo ludico/deduttivo, solitario o collettivo che fosse, che tanto dilettava i nostri antenati (e anche qualche moderno, perché no). Cloud Chamber va anche oltre.

Il gioco delle deduzioni

Rifiutando la semplificazione delle avventure grafiche narrative stile Telltale, sembra essere la videoludicizzazione di quei club del giallo di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente. Descriverne le meccaniche è facile: il giocatore deve guardare una serie di filmati in sequenza cercandoci dentro indizi per risolvere un caso fanta/thriller. Ogni filmato è collegato a un cosiddetto nodo in cui si trovano altri investigatori umani, con i quali scambiarsi deduzioni tramite una bacheca. Oltre ai filmati, è possibile leggere documenti, guardare foto e consultare materiale vario che si sblocca andando avanti nell'avventura. La comunità può quindi votare i commenti migliori, mettendoli in evidenza, oppure affossare i commenti di spam o quelli ridondanti e inutili (davvero pochi). Alcuni nodi sono bloccati finché non si sono ricevuti abbastanza like o dislike sui propri interventi, un incentivo eccezionale a non scrivere stupidaggini (o a scriverne di clamorose) e a partecipare attivamente alla risoluzione del caso, che per la cronaca è diviso in dieci capitoli. Questo è tutto. Se volete aggiungiamo che i filmati sono ben recitati da attori in carne e ossa e sono in generale molto curati. A livello di interfaccia possiamo aggiungere che è possibile guardare i video quante volte si vuole, osservandoli fotogramma per fotogramma per scoprire dettagli nascosti. Ma questo è davvero tutto.

Cosa funziona e cosa no

Cloud Chamber è un titolo sperimentale dall'indubbio fascino. Appena lo si avvia si capisce di trovarsi di fronte a qualcosa di mai provato prima ed è facile lasciarsi trasportare nel gioco dello scambio di informazioni e di ricerca dei più piccoli particolari celati per scrivere le proprie deduzioni.

Il gioco delle deduzioni

Bello, bellissimo, ma la formula ha i suoi problemi. Purtroppo siamo arrivati in gioco con qualche settimana di ritardo rispetto al lancio e abbiamo trovato i vari nodi analizzati in ogni dettaglio, al punto che spesso ci siamo ritrovati con ben poco di originale da aggiungere alla discussione. Certo, il sistema tende a scremare i commenti di chi ha abbandonato da tempo un nodo, ma sono molti quelli che recuperano il materiale migliore e lo ripropongono. Insomma, è davvero difficile entrare nell'investigazione quando ci si trova di fronte a discussioni già avviate e sedimentate.

Avvertenza: a questo punto, per motivi di analisi, dobbiamo fare una grossissima anticipazione sulla trama. Se non volete sapere niente, saltate al paragrafo successivo.

Forse è per questo che Cloud Chamber non finisce. Gli sviluppatori hanno volutamente scelto di non dare la soluzione del caso, in modo da lasciare ai giocatori la possibilità di continuare a discutere e di farsi un'idea in base alle loro indagini e a quelle degli altri. Diciamo che si tratta di una decisione radicale, soprattutto in un'epoca in cui sono molti a pretendere la pappa pronta e il colpo di scena telefonato per sentirsi intelligenti; ma se la mettiamo in relazione con in problema sollevato in precedenza, quello del rapido esaurirsi delle indagini, è facile capire che ha senso. Anzi, è stata una scelta inevitabile. Probabilmente il finale scritto dagli sviluppatori arriverà solo con la chiusura definitiva del gioco, ma nel frattempo è giusto che non si ponga una simile lapide sull'avventura.

Il gioco delle deduzioni

Certo, molti sono stati delusi dall'arrivare alla fine senza avere in mano certezze, ma è abbastanza chiaro che basterebbe che un solo giocatore troll conoscesse la soluzione per rovinare l'indagine a tutti gli altri.

Fine dell'anticipazione.

Rimane però il problema della difficoltà di inserirsi nell'indagine per i giocatori freschi di acquisto, difficoltà che farà desistere molti dal provare quella che comunque è un'esperienza di gioco originale e molto profonda. L'approccio ideale è quello di entrare nei nodi e non filarsi la bacheca per dedicarsi esclusivamente all'esame degli indizi. Dopo aver prodotto i primi ragionamenti sensati li si può scrivere nella bacheca specificando il procedimento adottato e che ci si accinge a leggere quanto scritto dagli altri, scusandosi per le ripetizioni. In questo modo abbiamo trovato più di qualcuno disposto a darci i suoi like per aiutarci a sbloccare tutti i contenuti. Altro consiglio è quello di iniziare a giocare con un gruppo di amici, ragionare con loro e non leggere i commenti degli altri finché non si sente di aver esaurito un nodo, per poi procedere nell'interazione con la bacheca. Certo, si tratta di palliativi, ma sono gli unici sistemi che attualmente permettono di godersi Cloud Chamber.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP/Vista/7/8
  • Processore: 1.8Gz Dual Core
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: Scheda video DirectX 9 con Shader model 3.0. Radeon R7 240 2GB o NVIDIA GT 630 2GB
  • Spazio su disco: 5500 MB
  • DirectX: 9.0
  • Richiesta la connessione internet

Requisiti consigliati

  • Processore: 2.4Gz Dual Core
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: Scheda video DirectX 9 con Shader model 3.0. Radeon HD6850 o NVIDIA GeForce GTX 460

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (1)
6.9
Il tuo voto

Probabilmente se avessimo giocato con Cloud Chamber ad agosto gli avremmo dato un voto molto più alto. Oggi, purtroppo, il sistema di gioco, per quanto originale e appassionante, ha mostrato molti dei suoi limiti e richiede degli accorgimenti per essere vissuto al meglio. Sicuramente ci sentiamo di premiarlo per il coraggio dimostrato e perché comunque rimane un'esperienza mai provata prima. Speriamo che abbia un seguito, magari con una produzione più rapida di nuovi casi, anche più brevi, così da garantire l'afflusso costante di nuovi contenuti. Sicuramente ve lo consigliamo se amate investigare, se consumate libri gialli come pop-corn o se, semplicemente, volete una pausa videoludica da tutto quello che avete giocato fino a oggi.

PRO

  • Sistema di gioco quasi perfetto nella sua semplicità
  • Si indaga davvero, e ci si sente degli investigatori in erba
  • Lo scambio d'informazioni con gli altri giocatori funziona

CONTRO

  • Peccato che ormai gli indizi siano stati quasi tutti spolpati
  • Il sistema di like e dislike per sbloccare contenuti favorisce i soliti troll
  • I filmati sono in inglese, i sottotitoli sono in inglese e nei nodi si ragiona in inglese