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Tra luce e ombra

Games Farm ci riporta nei regni eretici con un GDR solido e divertente

RECENSIONE di Andrea Centini   —   03/12/2014

Introdotto da alcuni mesi con il collaudatissimo sistema dell'Accesso Anticipato su Steam, Shadows: Heretic Kingdoms ha immediatamente raccolto l'interesse di critica e utenza appassionata per diverse ragioni; oltre ad essere un vero e proprio seguito del buon Action RPG Kult: Heretic Kingdoms, uscito una decina di anni addietro, propone infatti alcune soluzioni ludiche intriganti alla stregua del doppio universo parallelo (Ombra e Luce) da esplorare dinamicamente e l'inedita gestione di party e punti ferita, che ne rafforzano la personalità, come specificammo già nella nostra precedente prova. Sviluppato dai ragazzi di Games Farm e pubblicato da bitComposer Games, il titolo ha avuto una genesi piuttosto travagliata con diversi ripensamenti, tuttavia una volta trovata la quadra e decisa l'impostazione definitiva, il lavoro è stato portato avanti con competenza e passione, sino al rilascio del cosiddetto "Primo Libro" - composto da tre capitoli - avvenuto lo scorso 20 novembre sulla piattaforma Valve. L'opera, infatti, è pensata per essere una trilogia, e l'uscita della seconda parte è già prevista nel corso del prossimo anno. Se avete amato Baldur's Gate, siete appassionati di Diablo e apprezzate altri GDR d'azione come le serie di Torchlight e The Incredible Adventures of Van Helsing, qui vi raccontiamo perché non lasciarsi sfuggire l'ultima fatica della software house slovacca.

Shadows: Heretic Kingdoms è un interessante gioco di ruolo costruito sul retaggio di molti classici

Anime perdute

Come ogni gioco di ruolo che si rispetti, la trama riveste un ruolo piuttosto importante nell'economia globale, e quella di Shadows: Heretic Kingdoms si presenta affascinante, articolata e ricca di bivi narrativi, sebbene diverse sfumature possano essere colte solo da chi ha giocato il capitolo originale di 3D People, trattandosi di un vero e proprio seguito. Senza entrare troppo nel dettaglio, qui ci limitiamo a dire che la fragile tregua raggiunta tra le principali fazioni in lotta nell'universo del gioco, ovvero gli Inquisitori e un ordine di fanatici religiosi, entrambe spinti dalla sete di potere, viene messa a repentaglio da una potente minaccia proveniente dal "Dreamworld", il regno delle ombre dove dimorano anime e demoni.

Tra luce e ombra
Tra luce e ombra

Per far fronte al suddetto pericolo e scongiurare un collasso dell'universo, nell'incipit del gioco un misterioso mago incappucciato, del quale scoprirete l'identità nel corso dell'avventura, si vede costretto a chiedere aiuto a un Divoratore, un potente demone in grado di impossessarsi delle anime e controllarle come marionette. Tale sequenza è preceduta da un criptico e brevissimo prologo, nel quale, ai comandi della guerriera Clarissa, oltre ad avere un primo assaggio dei vari comandi con tutti i potenziamenti e le abilità sbloccate, veniamo in contatto con le nemesi di turno. L'avventura vera e propria ha inizio vestendo i panni del Divoratore, che, grazie alla sua capacità di controllare le anime, viene condotto dal sopracitato mago nei pressi di tre sepolcri, ove giacciono i corpi di tre leggendari guerrieri; Kalig il Re di Thole, ucciso a tradimento dal figlio Nemek per usurpargli il trono; Jasker, brigante durante il regno della Teocrazia ma valido ufficiale nella vittoria contro Taymuria, ed infine Evia, soprannominata "Figlia del Fuoco" e principessa dell'Impero di Garulian, deceduta misteriosamente da oltre 300 anni. I tre, naturalmente, rappresentano le tradizionali classi per un GDR d'azione - ovvero guerriero, cacciatore e mago - influenzando non solo il modo di giocare, ma anche parte della trama, poiché ciascun personaggio possiede specifiche quest secondarie, che meritano di essere affrontate rigiocando più volte la campagna. Oltre alle tre anime principali, procedendo nell'avventura se ne possono sbloccare diverse altre, come il folletto Urshak, il guerriero taymuriano Zaar, il mago rettiliano Sebekan o il colosso Ironclad Zombie, ciascuno con le proprie abilità e rilevanza nella storia. In base scelte che si prendono durante i dialoghi, infatti, non è detto che tutte le anime disponibili si aggiungano al party, e ciò può influenza sensibilmente il prosieguo dell'avventura. A circa metà del gioco, per citare un esempio calzante, si deve attraversare un campo taymuriano, ma per raggiungerlo dal percorso principale è necessario avere nel gruppo Zaar, che va "sbloccato" operando una specifica scelta morale. E' indubbio che l'elasticità da questo punto di vista favorisca la rigiocabilità del titolo Games Farm, la cui trama principale, tuttavia si interrompe bruscamente dopo circa dodici/quindici ore (dipende da come si gioca) rendendo necessario l'acquisto del futuro "Secondo Libro".

Mazzate e magie

Come specificato in sede di premessa, tra gli aspetti più interessanti di Shadows: Heretic Kingdoms, vi è la possibilità di passare tra i due piani di esistenza in modo dinamico e istantaneo, selezionando il Divoratore per il regno delle ombre e una delle "marionette senzienti" per quello dei vivi. Ciascun universo è abitato da nemici specifici, e molto spesso è necessario passare da un mondo all'altro per risolvere i diversi enigmi ambientali che si parano innanzi al giocatore nel corso dell'avventura. Il party può essere composto al massimo da quattro membri, demone incluso, e per effettuare le sostituzioni si devono raggiungere i cosiddetti portali "Cenophat", che permettono altresì di teletrasportarsi da un'area all'altra della mappa e ripristinare la salute. A proposito dei punti ferita, la loro gestione rappresenta una delle specificità del gioco Games Farm, poiché, al di là delle immancabili pozioni, può essere recuperata anche in tempo reale premendo la barra spaziatrice e consumando l'indicatore delle anime in blu, che si riempie uccidendo i nemici. Ogni personaggio è caratterizzato da un albero delle skill specifico, che al passaggio di ciascun livello permette di potenziare o sbloccare una delle tante abilità disponibili, relative alle armi ma anche a incantesimi d'attacco e agli scudi, coinvolgendo classici elementi quali ghiaccio, fuoco, vento, fulmini e via discorrendo.

Tra luce e ombra

Con i tasti Q, W ed E si eseguono le suddette abilità, mentre con A, S, D ed F si passa istantaneamente tra i vari elementi del party; un sistema che favorisce l'approccio tattico e strategico agli scontri. C'è una buona varietà di nemici - benché essi tendano a ripetersi un po' troppo in determinate aree - che rappresenta un discreto livello di sfida, soprattutto a partire dall'ambientazione desertica del secondo capitolo. Non mancano diversi boss come grifoni, demoni, potenti maghi e altre creature magiche, che necessitano un utilizzo delle abilità e dell'energia molto accorto e studiato, dato che la difficoltà è tarata verso l'alto anche selezionando il livello intermedio. In aiuto del giocatore c'è anche un ricchissimo inventario, con numerose armi e armature potenti da acquistare nei negozi o sbloccare uccidendo i nemici più forti, oltre che pozioni, amuleti e ingredienti da utilizzare all'occorrenza. Non mancano, fra le altre cose, un sistema di crafting e la possibilità di raccogliere ricette rare. Nel complesso funziona tutto egregiamente e, nonostante un combat system piuttosto tradizionale senza particolari guizzi, anche dal punto di vista della spettacolarità di incantesimi e magie, Shadows: Heretic Kingdoms risulta sempre solido e divertente. Le quest secondarie spesso prevedono la semplice raccolta di oggetti da riportare al personaggio non giocante di turno, tuttavia è proprio grazie ad esse che è possibile armarsi di tutto punto (oltre che salire di livello) per affrontare gli snodi nevralgici della storia principale.

Poche ma buone

Dal punto di vista prettamente tecnico-artistico il titolo Games Farm si presenta piuttosto godibile, sebbene pecchi un poco in originalità nello stile dei personaggi e, al massimo del dettaglio, risulti sin troppo pesante, anche su una configurazione di fascia molto alta.

Tra luce e ombra

Fortunatamente, c'è una discreta selezione di voci da gestire nel menù della grafica avanzata, a suffragio della scalabilità; tra le più interessanti, la possibilità di passare dalle DirectX 9 alle 11, con un upgrade visivo notevole, l'occlusione ambientale e l'illuminazione. Peccato che per alcune opzioni, come il filtro antialiasing, si possa mettere solo on o off, senza opzioni intermedie. Buono anche il level design, laddove le tre ambientazioni principali, ovvero desertica, catacombale e forestale, si presentano piuttosto ispirate e sono caratterizzate da buone texture, oltre che numerosi elementi su schermo. Meno convincenti i modelli poligonali dei personaggi, un po' poveri e dotati animazioni semplici, ma comunque in grado di svolgere egregiamente il proprio compito, anche considerando la varietà di armature e armi in grado di stravolgere l'aspetto. Buono l'accompagnamento audio, sia per la soundtrack - a tratti davvero orecchiabile - sia per gli effetti sonori, mentre per il doppiaggio, completamente in inglese purtroppo anche nei sottotitoli, va premiata soprattutto l'interpretazione di Tom Baker (Doctor Who) nei panni del mago incappucciato, che surclassa quella delle altre comparse. Ricordiamo infine che il titolo è fruibile esclusivamente in single player.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 680
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore: x86 processor, 2.5 GHz
  • Memoria: 4 GB RAM
  • Scheda video: nVidiaGeForce 260GTX
  • Spazio su disco: 5 GB

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 29,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori
ND
Il tuo voto

Seguito naturale del datato Kult: Heretic Kingdoms, l'ultima fatica di Games Farm è un valido GDR d'azione con una forte personalità, grazie a una trama appassionante e alcune soluzioni ludiche piuttosto intriganti, come il doppio piano di esistenza liberamente esplorabile, la gestione del party e quella della salute, che contribuiscono ad alimentare l'approccio strategico e favoriscono gli enigmi ambientali. Sebbene un po' troppo esoso al massimo dei dettagli, risulta facilmente scalabile e soprattutto gradevole da vedere, mentre i combattimenti divertono pur non discostandosi dai canoni tradizionali. Peccato per la trama principale "mozzata" a causa della natura del prodotto - è il primo capitolo di una trilogia - e l'assenza dei sottotitoli in italiano, che rischia di limitare l'esperienza a una buona fetta di giocatori. Se amate il genere, tuttavia, Shadows: Heretic Kingdoms è comunque un acquisto caldamente consigliato, soprattutto in questo periodo in cui è possibile reperirlo in saldo.

PRO

  • Storia interessante e ricca di bivi narrativi
  • Gestione del party e della salute originali
  • Approccio strategico ed enigmi esaltati dal doppio universo
  • Buona varietà di contenuti, tra inventario, abilità e personaggi

CONTRO

  • Graficamente valido ma un po' troppo pesante
  • Niente sottotitoli in italiano
  • Qualche sporadico bug
  • Trama intimamente legata ad un gioco piuttosto vecchio