Spesso le idee semplici sono le migliori, a maggior ragione in un ambito come quello del mobile gaming, dove l'immediatezza e la facilità di fruizione si rivelano il più delle volte elementi imprescindibili per un prodotto di successo. Gli sviluppatori di Protostar hanno evidentemente le idee ben chiare a riguardo a giudicare da Checkpoint Champion, racing game con visuale dall'alto che riduce il sistema di controllo ai minimi termini e richiede all'utente "soltanto" di superare delle brevi sfide basate appunto sul superamento di un tot di punti di controllo entro il tempo limite. Ora però vi spieghiamo il perché delle virgolette...
Piccolo e cattivo
Il primo impatto con Checkpoint Champion è assolutamente confortevole: il titolo accoglie il giocatore con una grafica deliziosa e colorata, un'allegra musichetta di sottofondo e un'interfaccia e un design da cartone animato della domenica pomeriggio.
Dopo aver scelto la vettura con cui iniziare scegliendo tra due modelli diversi per velocità, accelerazione e maneggevolezza, si apre un breve tutorial che spiega i semplicissimi comandi e l'ancor più basilare struttura ludica: l'obiettivo è dunque quello di raggiungere tutti i checkpoint che compaiono su schermo prima dello scadere del timer, con l'auto che accelera in automatico e che bisogna manovrare agendo sui lati del touch screen per girare in quella direzione e mantenendo la pressione con entrambe le dita per attivare il turbo. Insomma, Checkpoint Champion inizialmente dà proprio l'impressione di essere un racing game carino e coccoloso adatto a tutta la famiglia, ma bastano pochi minuti per rendersi conto che la realtà è ben diversa: il gioco presenta infatti un livello di difficoltà incredibilmente impegnativo, fomentato da sfide che si fanno da subito molto arcigne e da un modello di guida più tecnico di quanto si potrebbe immaginare. Lo sterzo è molto sensibile e dosare correttamente il turbo richiede coordinazione e riflessi pronti, elementi che da soli bastano già a rendere fatale ogni errore che si commette su pista: a gettare benzina sul fuoco ci pensa però un design delle gare letteralmente spietato, destinato a far sudare le proverbiali sette camice a chiunque punti alle tre stelle che sanciscono il punteggio massimo. Va da sé che Checkpoint Champion non è un titolo indicato ai casual gamer, quanto piuttosto a quegli utenti che non si tirano indietro di fronte alla prospettiva di dover ripetere una stessa prova decine e decine di volte prima di raggiungere l'obiettivo desiderato.
Dietro le apparenze amichevoli di Checkpoint Champion si nasconde un gioco duro come l'acciaio
Gli sviluppatori di Protostar sono stati anche bravi nello sfruttare al massimo le due sole ambientazioni (un aerodromo e un'arena desertica, entrambe caratterizzate da una varietà di superfici che hanno conseguenze dirette sul comportamento della vettura) offerte al momento attuale dall'applicazione: per ognuna di esse ci sono infatti due set di 12 sfide di livello crescente, per un totale di 48 prove che mettono in palio un massimo di tre stelle ciascuna. Queste servono a sbloccare i livelli più avanzati e gli altri due modelli di automobili disponibili oltre a quello scelto all'inizio del gioco, ma non mancano obiettivi diversi che consentono di ottenere nuovi colori per la carrozzeria.
Altre stelle possono essere guadagnate giocando nella modalità arena (nella quale bisogna raccogliere i bonus di tempo e puntare ad andare avanti il più a lungo possibile) e partecipando agli eventi giornalieri, per un pacchetto insomma tutt'altro che avaro di contenuti, soprattutto se si considerano anche graditi elementi di contorno come le classifiche online e la possibilità di condividere istantaneamente i video delle proprie migliori performance. Apprezzabile anche l'approccio di Checkpoint Champion alla formula free-to-play, che evita di ammorbare il giocatore con acquisti in-app a ogni angolo preferendo sostenersi con le schermate pubblicitarie che compaiono su schermo al completamento di ogni sfida: si tratta di un compromesso facilmente sopportabile, ma che gli sviluppatori consentono comunque di eliminare pagando la somma di 1,79€ che dà diritto anche a degli speciali livree per le automobili. Tutto bello, quindi? Quasi: Checkpoint Champion si fa prendere un po' la mano dal suo desiderio di essere un racing game "duro e puro", varcando sovente la sottile soglia che separa un'esperienza ludica impegnativa da quella puramente frustrante, con diverse sfide che danno veramente l'impressione di essere quasi impossibili da portare a termine con le tre stelle in saccoccia.
Conclusioni
Lontano dall'essere il solito free-to-play dal gameplay innocuo sommerso da acquisti in-app, Checkpioint Champion propone una formula ludica semplice nella sua essenza, ma quasi impeccabile nell'esecuzione: presentandosi con una grafica e un design assolutamente azzeccati, il titolo Protostar sfrutta al massimo il concetto di base della corsa attraverso punti di controllo, offrendo un modello di guida più tecnico di quanto possa sembrare e una serie di sfide capaci di dare filo da torcere anche ai giocatori più navigati. Un indubbio punto di forza che però si rivela anche l'unico vero limite di Checkpoint Champion, il cui ripidissimo livello di difficoltà potrebbe scoraggiare più di qualche utente già dopo le prime partite.
PRO
- Gameplay semplice ma efficace
- Buon numero di sfide
- Tecnicamente molto gradevole
CONTRO
- Livello di difficoltà talvolta eccessivo
- Sistema di controllo molto nervoso
- Solo tre auto e due ambientazioni