C'è sempre bisogno di un racconto per gettarsi in un mondo dove dobbiamo essere noi a determinare le nostre sorti? Quello di Gates of Horizon è il mito della conquista, dell'accumulo illimitato di risorse per diventare i più potenti della galassia, nonostante la base di partenza sia un'altra.
È la vicenda di una frontiera che si estende oltre l'umana comprensione ma che viene razionalizzata nello spazio ludico dalla simulazione di un sistema economico e politico su vasta scala. Nel 2149 i Neldai attaccano e conquistano il sistema solare in meno di dodici ore, nonostante per la prima volta nella storia le varie colonie avessero deciso di collaborare contro il nemico comune. Poteva essere un momento fatidico per la storia umana, con i primi nodi spaziali in via di attivazione che avrebbe permesso i viaggi nel cosmo, ma si trasformò in un massacro, con colonie distrutte in pochi minuti da bombardamenti a tappeto, colonie orbitanti spazzate via in pochi secondi e navi spaziali trasformate in luce cosmica in istanti. Solo in pochi si salvarono, saltando nei nodi spaziali aperti verso destinazioni ignote. Le varie flotte si divisero e nessuno seppe più nulla degli altri per secoli. Tutti ripartirono da zero sviluppando nuove forme di governo e nuove tecnologie, pronti ad accogliere chi li aveva cacciati dal sistema solare. Sono passati centinaia di anni e i Neldai sono tornati a colpire. Siamo nell'anno 3218 e alcune colonie periferiche non se la passano affatto bene.
Vivere l'universo
A cosa serve conoscere la trama di uno strategico spaziale basato sull'accumulo di risorse? A poco se non a spiegarci perché viviamo in questo universo, perché assolderemo il nostro primo comandante, costruiremo la nostra prima nave spaziale e andremo in giro a estrarre materie prime dagli asteroidi e a combattere pirati e membri delle fazioni rivali alla ricerca di avventure e ricchezze.
Gates of Horizon è un po' EVE Online e un po' un 4x nel suo voler mescolare generi e carte cercando una svolta originale, ma senza allontanarsi da alcuni sistemi stellari già visitati. Il bello è che lo pagate (poco) una volta e ci giocate per sempre. Ovviamente non ha senso cercare nel titolo di Hex Keep i valori produttivi dei grandi del genere. Sarebbe sbagliato, oltre che ingiusto, anche perché gli obiettivi sono diversi. Non fraintendete, perché Gates of Horizon le sue cose le fa più che bene. Intanto permette di guidare un'intera corporazione e non soltanto una singola nave, caratteristica non da poco che dopo qualche ora di gioco rende le dinamiche di gameplay davvero peculiari. Immaginate di poter controllare fino a sette navi per singola flotta, vagando per la galassia alla ricerca dei mercati migliori, di astronavi più potenti o di pezzi per potenziare quelle già possedute. Il ritmo è piuttosto lento, soprattutto all'inizio, quando le possibilità sono di meno e bisogna accontentarsi dei lavori più infimi e umili, come se si fosse dei precari italiani. Presto però le cose da fare aumentano e, non essendoci vincoli di sorta (Gates of Horizon è un sandbox puro), si può spaziare davvero tantissimo. Così tra ruoli da assegnare ai piloti, galassie da esplorare, nemici da abbattere e risorse da trovare si è sempre impegnati. Il combattimento in particolare viene gestito con un sistema di puntamento semi-automatico, un po' macchinoso inizialmente, ma presto naturale e ottimo quando ci si ritrova con battaglie più complesse da gestire.
Abbiamo provato Gates of Horizon, un MMO spaziale 4x tutto italiano disponibile su Steam
Ma la storia no
Insomma, cosa volere di più da un titolo economico senza meccaniche pay-to-win che una volta acquistato permette di giocare online per sempre senza pagare nessun ulteriore abbonamento? Sicuramente non ci si può lamentare più di tanto, visto anche che si tratta di un prodotto indipendente.
Comunque ci preme sottolineare alcuni aspetti che potrebbero demotivarvi un po'. Il più importante è sicuramente il lato narrativo, praticamente inesistente. Lo sappiamo che non è essenziale, ma visto che il background c'è e che il gioco nasce da una serie precisa di eventi, sarebbe stato il caso di farli evolvere, per non renderli un fondale di cartone davanti a cui recitare qualsiasi cosa. Da questo deriva un altro problema, che per alcuni potrebbe essere di non poco conto: le cose da fare ci sono, ma senza un collante narrativo si corre il rischio di percepirle come fini a se stesse. Insomma, se piacciono le meccaniche sandbox pure, in cui gli obiettivi vengono fissati dal giocatore, il problema non sussiste, mentre se si cerca qualcosa di più contestualizzato, bisogna valutare meglio la situazione. Dal punto di vista tecnico Gates of Horizon non è sicuramente un titolo eccezionale. Diciamo che fa quel che deve, visto anche il prezzo che costa. Difficile pretendere troppo di più, anche se qualcosa si poteva fare soprattutto nel design dei menu, funzionale ma un po' anonimo.
Conclusioni
Volete un MMO spaziale con meccaniche sandbox pure, a basso costo, senza perverse meccaniche pay-to-win o abbonamenti mensili da pagare? Allora non andate oltre e dedicate un po' del vostro tempo a Gates of Horizon. Certo, è importante che non vi aspettiate valori produttivi da tripla A o qualcosa che si avvicini per complessità a EVE Online. Diciamo che si tratta di un ottimo modo per avvicinarsi al genere senza svenarsi, con oltretutto un fattore scoperta notevole, visto che più si gioca più si capisce che le cose da fare sono più di quello che sembra inizialmente. Insomma, vi consigliamo caldamente di provarlo.
PRO
- Buone meccaniche di gestione delle corporazioni
- Universo non vastissimo ma sfaccettato
- Costa davvero poco
- Niente pay-to-win, nessun abbonamento nonostante sia un MMO
CONTRO
- Contestualizzazione narrativa carente
- Qualche spigolatura evitabile
- Le meccaniche sandbox pure possono apparire fini a se stesse