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Vietnam '65, recensione

Il Vietnam dello strategico targato Every Single Soldier si conquista anche con cuore

RECENSIONE di Mattia Armani   —   19/03/2015

Il Vietnam rappresenta una pagina oscura della storia ma le sue controversie hanno generato un immaginario sconfinato, una vera e propria miniera di emozioni che tra un film e un libro ha dato vita anche a molti videogiochi. Uno di questi è Vietnam '65, uno strategico a turni che ci porta nel bel mezzo della massiccia offensiva ideata dagli Stati Uniti per dare una svolta decisiva al conflitto. All'epoca gli americani sottovalutarono le insidie del territorio e non compresero l'importanza dei rapporti con la popolazione finendo per subire una sconfitta drammatica. Il titolo targato Every Single Soldier non ci permette di compiere lo stesso errore trasformandolo in una meccanica chiave del proprio gameplay.

Vietnam '65 è decisamente diverso dai soliti strategici a turni

Eroi a tutti i costi

Vietnam '65 è uno strategico a turni contraddistinto dal temibile tabellone suddiviso in esagoni. Animazioni semplici e grafica modesta completano un quadro che potrebbe spaventare più di un giocatore ma non è il caso di allarmarsi. All'atto pratico il titolo di Every Single Soldier, pensato per essere fruibile anche su tablet, si accontenta di poche unità e di una manciata di comandi che sono accessibili attraverso comodi menù radiali. In pochi click, in sostanza, è possibile chiamare rifornimenti o bombardamenti, dispiegare rinforzi, realizzare sequenze di ordini e far si che tutte le unità dispiegate li portino a compimento. Ma la semplicità dell'interfaccia non si traduce in un gameplay banale. Il sipario si apre sulla cartina strategica di una mappa generata proceduralmente.

Vietnam '65, recensione

Siamo nel Vietnam del Sud e vestiamo i panni di un generale americano deciso a debellare i ribelli comunisti. Entrati in gioco ci troviamo a capo di una base operativa, di tre elicotteri, di un cannone, di un bulldozer e di alcune unità di fanteria. In alto a sinistra c'è un numero che indica l'opinione dei civili nei confronti del nostro esercito mentre in alto a destra un altro valore indica la nostra influenza politica che può essere spesa per chiamare rinforzi. Per vincere, compito tutt'altro che facile, è necessario tenere d'occhio entrambe le cifre con la prima che deve essere al di sopra dei 50 punti, ovvero il valore di partenza, allo scoccare del quarantacinquesimo turno di gioco. L'empatia del popolo nei nostri confronti cresce eliminando mine e tenendo i nemici lontani dai villaggi mentre scende se i Viet Cong raggiungono i centri abitati o uccidono i nostri soldati. Uccidere i nemici, invece, garantisce supporto politico che può essere speso per rinforzi e rifornimenti. Il problema è che questa risorsa cala in caso di perdite e viene consumata anche dai rifornimenti e dal carburante che rivestono un ruolo centrale nel gameplay. Ogni unità, infatti, ha un numero limitato di risorse che calano a ogni turno. Per rifornire le truppe servono elicotteri da trasporto che a loro volta devono spendere un turno per fare il pieno quando passano da una base. La prima cosa da fare, in sostanza, è quella di pianificare ogni movimento in modo da poter assicurare i rifornimenti e per farlo può essere utile mandare in prima linea i nostri ingegneri che possono costruire avamposti, creare strade e aprire strade nella giungla. Il terreno, d'altronde, è un elemento decisivo che altera la velocità di avanzamento delle truppe e le possibilità di ingaggio. La giungla inoltre nasconde completamente i Viet Cong che dipendono da meccaniche ben diverse da quelle a cui deve sottostare il giocatore.

Vietnam '65, recensione

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 4440 3.10GHz
  • Scheda video: Nvidia GeForce GTX 780
  • Memoria: 16 GB RAM
  • Sistema operativo: Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Pentium 4 o equivalente
  • Scheda video: DirectX 9.0c (Shader Model 2+)
  • Memoria: 2 GB RAM
  • Sistema operativo: Windows XP, Vista, 7, 8
  • Spazio su disco: 200 MB

Guerra di posizione

I ribelli possono tendere agguati, piazzare mine e compiere missioni contro le nostre basi, non hanno avamposti e non dipendono da risorse ma spuntano dal sentiero di Ho Chi Minh, ben nascosto dalla vegetazione, la cui posizione cambia a ogni partita. Se a questo ci aggiungiamo che un attacco può eliminare istantaneamente una nostra unità di fanteria ecco che la vegetazione diventa il vero nemico da battere. D'altronde possiamo attaccare solo i nemici visibili e visto che non abbiamo la possibilità di tendere agguati lo possiamo fare esclusivamente nel nostro turno di movimento. In sostanza i Viet Cong possono sbucare dalla vegetazione ed eliminare un'unità di fanteria che si trova a distanza utile e possono farlo senza correre alcun rischio. Considerando che i soldati sono vitali per vincere vista la capacità di recuperare informazioni sui villaggi e di occuparli, è bene procedere con circospezione, ripulendo la giungla intorno ai villaggi per evitare agguati.

Vietnam '65, recensione

Ma non è possibile prendersela con troppa calma a causa di quei fatidici quarantacinque turni al termine dei quali la partita si conclude. Ed ecco tornare preponderanti gli elicotteri che permettono di muovere le truppe in relativa sicurezza, spostare il cannone Howitzer, trasportare i feriti alla base e trasportare i Berretti Verdi che sono più forti della fanteria e, cosa molto importante, possono nascondersi dal nemico. Il movimento è vitale, proprio come lo era in Vietnam, tanto più che il numero di unità, tutte fondamentali per vincere, è limitato da un meccanismo regolatore piuttosto raffinato. Il prezzo dei rinforzi, infatti, cresce proporzionalmente al numero di unità di quel tipo già dispiegate e questo rende impossibile tappezzare lo schermo di cannoni o di elicotteri d'attacco. In definitiva Vietnam '65 mette in campo alcune buone idee e ricrea con efficacia le dinamiche del conflitto vietnamita ma si fa notare anche per qualche lacuna piuttosto evidente. Innanzitutto la campagna, se così si possono chiamare promozioni e medaglie ininfluenti sul gameplay, consiste in una singola mappa che pur essendo generata proceduralmente è composta da una manciata di asset che non garantiscono varietà a sufficienza. La posizione del sentiero di Ho Chi Minh, l'area da cui spuntano le bande di Viet Cong, cambia a ogni partita ma questo non basta a variare sensibilmente un gameplay che dopo qualche partita, complice il continuo andirivieni legato ai rifornimenti, rischia di risultare ripetitivo. Inoltre l'interfaccia della versione PC non è impeccabile con il menù radiale che qualche volta funziona male e il tasto sinistro del mouse che serve sia per selezionare che per spostare le unità. Sbagliare di qualche millimetro nella selezione di una nuova unità può portarci a spostare l'unità selezionata precedentemente e questo in uno strategico a turni può avere effetti nefasti sul gameplay. Infine il comparto tecnico è decisamente modesto e non guarda, in pieno stile board game, alle proporzioni tra le unità. Eppure, in qualche modo, il tutto tiene grazie alle animazioni accettabili e all'ottima qualità dei campionamenti che fa la sua parte nel creare la giusta atmosfera. Ma questo non basta a compensare un'offerta che dal punto di vista dei contenuti è decisamente povera e si regge in piedi solo grazie a un prezzo decisamente interessante.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, App Store
Prezzo 9,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (4)
6.5
Il tuo voto

Vietnam '65 riesce a essere relativamente complesso senza essere complicato e per questo potrebbe incontrare il favore di chi non digerisce facilmente gli strategici a turni. I difetti, sia chiaro, non mancano ma gli sviluppatori sono già al lavoro su una patch che apporterà modifiche rilevanti all'interfaccia e aggiungerà effetti climatici oltre a nuovi modificatori per il combattimento. L'unico vero problema, in sostanza, sembra essere quello dell'offerta che dal punto di vista contenutistico è piuttosto scarna benché parzialmente giustificata da un prezzo abbordabile.

PRO

  • Un approccio interessante e fresco
  • Riproduzione efficace delle dinamiche della guerra vietnamita
  • Gli sviluppatori sono già al lavoro su una patch importante

CONTRO

  • Interfaccia ancora da rifinire
  • Comparto tecnico dimenticabile
  • L'offerta complessiva è decisamente limitata