Forse a qualcuno sarà capitato di andare al mare da piccolo e ritrovarsi per pranzo una parmigiana di melanzane fritte e rifritte da mangiare in spiaggia, magari cucinate dalla nonna di turno, per poi andare in coma sotto il sole. Ecco, Chaos Rings III è l'equivalente mobile di piatto di parmigiana di melanzane vista mare: è forse troppo grosso e pesante per essere un gioco per smartphone e magari sarebbe meglio sfruttarlo in altre sedi, ma è anche troppo buono per non approfittarne. Pur avendo un tre nel nome, Chaos Rings III è in verità il quarto capitolo di una saga pensata da Square Enix per portare la trama e la complessità di un jRPG sui dispositivi Android e iOS che va nettamente controtendenza rispetto alle mode di oggi.
Chaos Rings III condensa la bellezza di un jRPG in un ottimo titolo mobile
Un tripla A fatto e finito
Mentre tutti sono pronti a sfornare l'ennesimo gioco di ruolo gratuito appesantito da meccaniche ripetitive e acquisti in-app, gli sviluppatori hanno deciso di creare una gioco senza dubbio più costoso per il settore, ma che sa reggersi perfettamente sulle proprie gambe, offrendo ore di dialoghi, combattimenti e quest senza chiedervi neppure un soldo, nonostante alcune meccaniche di gioco sembrino essere fatte pensando anche ad eventuali microtransazioni.
Chaos Rings è un titolo tripla-A fatto e finito, con decine di ore di gioco ad aspettarci, solo che invece di giocarci su un grande schermo usando un pad lo faremo sul tablet o sul telefono e usando le dita. La storia del gioco pesca a piene mai dai temi classici dei jRPG: un ragazzo, Nasca, cresciuto dai parenti adottivi sulla stazione spaziale di Neo Pascal sogna un giorno di percorrere le orme dei genitori, indomiti esploratori che hanno perso la vita sul pianeta Marble Blue per cercare l'accesso a un luogo magico e bellissimo chiamato Paradiso. Per arrivare a destinazione Nasca dovrà diventare un Cacciatore, ovvero un soldato addestrato a ogni tipo di battaglia e dotato della necessaria licenza per atterrare sul pianeta. Sarà proprio iniziando il corso per diventare Cacciatore che incontrerà i suoi compagni di viaggio più importanti: la bella Leary e l'arrogante Daisuke, con cui condividerà gran parte delle sue vicissitudini. Nel corso dell'avventura scoprirà ovviamente di avere poteri e capacità di cui era totalmente all'oscuro e non mancheranno neppure nemici che diventano amici, amicizie salde come la roccia, lutti, scene buffe, tradimenti e momenti epici. Insomma, pensate una qualunque delle situazioni che avete vissuto in un gioco di ruolo e la troverete anche qua.
Il potere delle carte
Tutta la mitologia di Chaos Rings III ruota attorno ai Gift, ovvero degli oggetti che possono essere combinati in vario modo per creare artefatti dotati di enorme potere. Il principale utilizzo dei Gift è la creazione dei Geni, ovvero delle carte che contengono lo spirito dei più grandi eroi di Marble Blue, che poi altro non sono che le classiche magie ed evocazioni basata su vari elementi come il fuoco, l'acqua, il ghiaccio, l'aria e la terra.
Esiste anche un elemento neutro, che non viene influenzato né influenza il danno in base all'eventuale elemento della creatura che stiamo attaccando. Essendo i geni delle carte, ovviamente sono collezionabili e intercambiabili a piacimento. Ogni carta ha un indice di rarità e un livello, che aumenterà via via che la utilizzeremo. Dovremo cercare di collezionarne il più possibile, sia per salire di livello (ogni gene scoperto ci permetterà infatti di guadagnare un livello), sia per poter avere, letteralmente, un asso nella manica per ogni situazione. La possibilità di utilizzare e scambiare vari geni, anche durante lo scontro, slega i personaggi da una classe ben specifica, saremo noi a decidere chi sarà il curatore, chi il tank e chi il damage dealer, cercando ovviamente di impostare una strategia che tenga anche conto delle statistiche del personaggio. I geni potranno anche essere fusi tra di loro per generare nuove e potenti mutazioni, sacrificando anche eventuali Gift nel procedimento, con un sistema che suonerà familiare a chi ha giocato a Persona 4 e ai precedenti capitoli della saga. Per ottenere nuove carte, potenziarle, aumentare lo spazio nell'inventario e acquistare armi più potenti Chaos Rings III ha una valuta speciale che si può ottenere in due modi: con le missioni secondarie o aspettando che ogni giorno ci venga regalato un gettone. Un sistema che sembra preso in prestito dai giochi free-to-play e che potrebbe non far presagire niente di buono, ma che fortunatamente si dimostra poco invasiva. Basta svolgere qualche incarico secondario per ritrovarsi pieni di gettoni e comunque il gioco ha una difficoltà e un ritmo tali per cui difficilmente non saremo in grado di affrontare i nemici di fronte a noi.
Il sistema di combattimento parte da quanto già visto nei capitoli precedenti per espandere ulteriormente le possibilità. Rispetto al passato infatti potremo controllare più personaggi, il che ci permetterà di creare attacchi combinati ancora più potenti. Torna invece il familiare sistema di "break" ovvero un indicatore che ci dice se stiamo vincendo o perdendo un scontro e che aumenterà il danno di chi in quel momento è in vantaggio. Mantenere un buon livello di break e impostare un ritmo elevato agli scontri è fondamentale per vincere le battaglie più difficili. Anche gli avversari più tosti infatti, una volta ottenuto un buon livello di break, si riveleranno molto più facili quando si ritroveranno spalle al muro.
Per il resto, il sistema ricorda molto tutte le altre produzioni di Square Enix, con un sistema di turni in tempo reale in cui è possibile ritardare le mosse dell'avversario con colpi critici o incantesimi che allontanano il momento in cui può decidere cosa fare. Per quanto riguarda invece la struttura, dopo un'introduzione abbastanza corposa potremo finalmente decidere come muoverci all'interno dell'universo di gioco e scegliere se seguire la storia principale o fare qualche missione secondaria. Questi incarichi di solito prevedono di tornare in un punto già visitato e uccidere un determinato mostro, recuperare un oggetto o parlare con qualcuno. Poche side quest sono legate al filone principale ma quasi tutte offrono interessanti punti di vista sul mondo di Chaos Rings III che faranno la felicità di chi ama perdersi all'interno del mondo di gioco. Un aspetto interessante è che le missioni secondarie cambiano ogni giorno, quindi è molto facile dimenticare completamente la storia principale e perdersi al loro interno, come se il mondo non aspettasse il vostro intervento per essere salvato. Come già accadeva nei precedenti capitoli, ogni volta che visiteremo una zona potremo decidere il livello di sfida, così da non rischiare mai di trovarci di fronte a combattimenti né troppo noiosi né troppo difficili. Grazie a questo sistema anche le missioni secondarie che richiedono di tornare nelle prime zone di gioco saranno comunque divertenti da giocare. Le missioni secondarie non sono l'unico modo per aumentare la già alta longevità del gioco. Oltre allo Story Mode è presente un cosiddetto "Battle Mode" in cui potremo sottoporre il nostro party a varie sfide con cui ottenere esperienza e qualche drop interessante. All'interno di questa modalità ci saranno anche sfide disponibili solo in determinate ore della giornata che ovviamente permetteranno di accedere all'equipaggiamento più interessante. Questa rappresenta un'ottima aggiunta che permette di evitare il "grinding" nel caso in cui non ci fossero incarichi interessanti alla nostra portata e sentissimo il bisogno di potenziare le nostre carte.
Vasto e affascinante, ma non perfetto
Dal punto di vista visivo, Chaos Rings III è veramente un gioco affascinante. I panorami sono vasti e coloratissimi, aspetto inusuale per una serie mediamente dark, con mostri e personaggi ricchi di dettagli.
Ovviamente se non vi piace il character design tipico dei jRPG potrebbe capitarvi di storcere il naso di fronte all'ennesimo ragazzino con i capelli strani e vestito in maniera assurda che brandisce spade dalle forme impossibili, ma per chiunque ami il genere Chaos Rings III è una vera e propria guida di stile. Anche l'interfaccia è estremamente curata e in grado di presentare tutte le informazioni senza appesantire troppo, fornendo solo le informazioni e i bottoni necessari in quel momento. Ovviamente non manca qualche piccolo difetto: il gioco è infatti in giapponese, sottotitolato interamente in inglese, quindi se non conoscete bene la lingua di Albione potete anche lasciar perdere, lo stesso vale se cercate un giochetto veloce da fermata dell'autobus, Chaos Rings III è un titolo che richiede impegno e dedizione e che probabilmente vi porterà al torcicollo. C'è poi lo scoglio del prezzo, 20€ sono una cifra che non tutti sono disposti a spendere per un titolo mobile, anche se la spesa è ampiamente ripagata dalla longevità del gioco. Infine, anche se il titolo è suddiviso in moduli separati che potremo scaricare a parte e cancellare quando terminati, parliamo pur sempre di 3 GB di spazio sulla memoria.
Conclusioni
Chaos Rings III è un titolo impressionante per il settore mobile. Un jRPG ricco di storia, quest e ambientato in un mondo affascinante e che sfrutta a pieno le potenzialità degli smartphone moderni. Dotato di un sistema di combattimento interessante e complesso, potrebbe farvi storcere il naso solo se ormai non ne potete più di situazioni e personaggi che ricorrono in quasi tutti i giochi di questo tipo. Il suo unico vero scoglio è rappresentato da un prezzo sicuramente alto per il settore mobile e dal fatto che smartphone e tablet potrebbero non essere le postazioni ideali per un titolo complesso con oltre 30 ore di gioco.
PRO
- Longevo
- Visivamente impressionante
- Sistema di combattimento particolare
- Nessun acquisto in-app
- Un tripla A su smartphone
CONTRO
- Costoso
- Solo in inglese
- Forse poco adatto agli smartphone
- Presenta tutti i luoghi comuni dei jRPG