Da anni il genere dei picchiaduro a incontri ha visto prosperare una scena sotterranea di appassionati alla ricerca di titoli che abbiano un approccio il più possibile tecnico al combattimento. Il modello di riferimento principale è Street Fighter III: The Third Strike con il suo gameplay estremamente raffinato e, per molti aspetti, ancora oggi ineguagliato.
Yatagarasu Attack on Cataclysm si inserisce perfettamente in questo filone, per via di alcune scelte di design decisamente radicali. Comunque, prima di iniziare a parlare del gioco vero e proprio, è giusto ripercorrerne un po' la storia, visto che è in sviluppo dal 2008 e di travagli ne ha avuti assai. Fu allora che degli ex-SNK (serie Fatal Fury e The King of Fighters tra le molte altre) pubblicarono il primo prototipo del gioco, che permetteva di utilizzare solo due combattenti. Nonostante fosse lontanissimo dall'essere concluso, il riscontro del pubblico fu molto buono e lo sviluppo è quindi proseguito, anche se lentamente. Molto lentamente. Purtroppo non si trattava dell'attività principale dei membri del team, che lo hanno portato avanti a tempo perso, con le ovvie difficoltà dovute a un genere così complesso da plasmare. La svolta definitiva è stata la campagna di raccolta fondi su IndieGoGo, resasi necessaria per concludere il lavoro entro questo secolo. In realtà i tempi si sono ulteriormente dilatati e ci sono stati rinvii nella pubblicazione anche nell'ultimo anno (doveva uscire nel 2014). Ormai c'è poco da stare a recriminare perché infine è arrivato, grazie anche al contributo di Nyu Media, piccolo publisher specializzato nell'import di titoli indie giapponesi. Insomma, per chi ha seguito da vicino il progetto per tutti questi anni, la curiosità di vederlo all'opera deve essere davvero tanta.
Yatagarasu Attack on Cataclysm ha impiegato otto anni per arrivare sul mercato. Scopriamo com'è venuto
1925
Yatagarasu Attack on Cataclysm offre undici combattenti equilibrati alla perfezione. Se volete racconta anche una specie di storia, che parla di un brutale colpo di stato realizzato da un gruppo di nazionalisti giapponesi il 25 dicembre 1925. Il programma "Yatagarasu" altro non sarebbe che la reazione del vecchio governo alla brutalità dei rivoluzionari, ossia il tentativo di far uccidere tutti i leader usurpatori da una società segreta chiamata "Igasei". Incredibilmente per un picchiaduro, durante il gioco la storia ha dei risvolti interessanti, che vengono narrati nelle sequenze d'intermezzo tra un combattimento e l'altro delle modalità arcade (ce ne sono due, oltretutto con lo stesso nome). Anche se immaginiamo che siate più interessati a sapere qualche dettagli sul gameplay vero e proprio, è giusto sottolineare la cura posta in un aspetto considerato abbastanza secondario nelle produzioni maggiori. Basti pensare ai brutti canovacci narrativi che vengono utilizzati per giustificare la presenza di certi personaggi nella serie Street Fighter, per comprendere l'ottica di questa situazione. Niente di essenziale, ma nemmeno di così secondario come ritengono i più. Diciamo che è un buon modo per entrare in risonanza con dei personaggi che inizialmente sono dei perfetti sconosciuti e per dare un senso alla modalità single player.
Le Alternative
Ci sono diverse alternative a Yatagarasu Attack on Cataclysm, visto che fa parte di un genere con uscite regolari, anche se non battenti. Se volete rimanere sul tecnico, vi consigliamo di provare Skullgirls di Lab Zero Games, titolo davvero ricco e con un roster completo e molto vario. Altro titolo da tenere in considerazione è Battle Fantasia -Revised Edition- di Arc Systems Works, picchiaduro fantasy in cui lo sviluppatore giapponese ha provato diverse cose. Ovviamente ci sono anche i classici. Su Steam potete acquistare Street Fighter IV, diversi King of Fighters, vari Guilty Gear e anche l'ultimo BlazBlue. Insomma, se vi piace il genere non avete che da scegliere.
Pallide carezze
Il primo impatto con l'arena è disarmante. La brutale verità è che ormai siamo abituati a un certo livello tecnico e ritrovarsi a osservare dei personaggi fatti di pixel grossi come capanne fa un certo effetto. Gli sfondi sono realizzati a una risoluzione maggiore, ma in generale l'aspetto di Yatagarasu Attack on Cataclysm è quello di un picchiaduro 2D degli anni '90, visto anche che gira a una risoluzione nativa davvero bassina. Diciamo che il primo approccio non è dei migliori, sfavorito anche da una certa rozzezza di fondo degli elementi di contorno, come i menu, davvero brutti, e il multiplayer, che ci ha richiesto di fare un po' di sano, vecchio port forwarding per funzionare. Fortunatamente poi si inizia a giocare e si capisce che la cura è da ricercarsi in tutto il resto, ossia negli scontri. Yatagarasu Attack on Cataclysm è tutto ciò che un vero appassionato del genere può desiderare. Le dinamiche di gioco sembrano apparentemente le stesse di sempre, ma non è proprio così.
Il sistema di combattimento usa sei tasti: due per i pugni, due per i calci e due per le parry (in alto e in basso). Le parry servono principalmente per fermare gli attacchi senza subire danni, compresi quelli speciali. In realtà, come i puristi sanno bene, si tratta di una meccanica che se ben implementata finisce per cambiare enormemente lo svolgimento dei match, soprattutto quelli tra giocatori avanzati e professionisti. È la classica meccanica che giocando da soli potete anche ignorare, ma che diventa essenziale da padroneggiare per ottenere buoni risultati negli ambiti competitivi. In effetti Yatagarasu sembra pensato proprio per i tornei, con il suo gameplay studiato in ogni dettagli per evitare squilibri. Ad esempio, degli undici personaggi selezionabili non ce n'è nessuno costruito interamente intorno al lancio di palle di fuoco e affini, come invece avviene in altri titoli (vedere Street Fighter IV). Si tratta di un'annotazione non da poco, visto che è davvero difficile realizzare un roster equilibrato che favorisca un approccio più pensato ai match. Certo, non ci sono la caterva di eroi e anti-eroi cui ci hanno abituato i picchiaduro commerciali, ma va detto che gli undici personaggi inclusi sono davvero tutti molto differenti tra loro e non ci sono le classiche ripetizioni di convenienza costruite intorno ad alcuni modelli base. Addirittura il team di sviluppo ha scelto di limitare il numero gli attacchi speciali di alcuni, lì dove aggiungerne altri avrebbe comportato sicuramente degli squilibri. Una scelta coraggiosa e che alla lunga ripaga, ma che probabilmente farà perdere per strada i giocatori meno dediti. Peccato solo per alcuni problemi di connessione. Abbiamo fatto alcune ricerche prima di sottolineare questo punto, per scoprire se magari era solo colpa nostra per il lag eccessivo di molti match online. Purtroppo sembra che il problema affligga diversi giocatori. Speriamo che sia risolto con qualche patch.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore Intel Core i7 -4770
- 16 GB di RAM
- Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
- Sistema operativo Windows 8.1
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP, Vista, 7
- Processore: Pentium 4 3.0GHz o superiore
- Scheda video: Deve supportare la risoluzione 640x480.
- RAM: 512 MB
- DirectX: 9.0
- Spazio su disco: 1 GB
Conclusioni
Se siete alla ricerca di un picchiaduro tecnico e non siete tra quelli che acquistano solo i giochi che possono mandargli in ebollizione la scheda video, Yatagarasu Attack on Cataclysm è il titolo perfetto per voi. Peccato per alcune problematiche relative all'online e per una mancanza di rifiniture che terranno sicuramente alla larga una buona fetta di pubblico. Di nostro ve lo consigliamo perché tolta la polvere, è un titolo dal gameplay solido e vario, capace di regalare grandi soddisfazioni.
PRO
- Gameplay tecnico
- Combattenti equilibrati
- Buona parte narrativa
CONTRO
- Manca completamente di rifiniture
- Giocare online può dare dei problemi