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Quant'è difficile essere "me"

Avere tanti fratelli sarà la vostra fortuna e la vostra condanna

RECENSIONE di Simone Marcocchi   —   23/07/2015

Si percepisce tanta instabilità fin dai primi passi, un senso di inadeguatezza nei movimenti, forse penserete che non sia calibrato al meglio il vostro pad, che sia troppo veloce o troppo lento nei movimenti, invece dovrete solo farci la mano. La realtà è che So Many Me vi misura, fin dai primi istanti. Alcuni di voi magari saranno divoratori di titoli come Super Meat Boy, altri hanno adorato l'ultimo Donkey Kong Country su Wii U, altri ancora hanno avuto esperienze epiche con Rastan o i vecchi platform da sala giochi. In qualsiasi caso, pur essendo tutti titoli molti diversi tra loro, hanno un elemento in comune: la precisione millimetrica che il giocatore deve avere e in So Many Me questo è solo uno degli elementi cardine, ma vi possiamo assicurare che sarà il primo con il quale fare i conti. Nonostante dal punto di vista grafico ci siano alcuni punti in comune con Badland - per quanto quest'ultimo si sia dimostrato molto più curato - le assonanze si possono riassumere solo in una vaga vicinanza estetica dei protagonisti, oltre alla moltitudine di "fratelli" che seguono il capo branco.

In So Many Me non ci si annoia mai, occorre sempre restare in movimento e a cervello acceso

Obiettivi Xbox One

Sono presenti 21 obiettivi, per un totale di 1000 punti, ben amalgamati tra storia e abilità pad alla mano, oltre a percorsi e sfide secondarie. Insomma, una sfida non impossibile ma che richiederà di avere una comprensione estensiva del titolo.

Aggrappati a un Filo

Spieghiamo come funzionano le meccaniche, così che abbiate chiare le idee di base per potervi muovere nel mondo di gioco. Si parte con Filo, il protagonista, che si aggira in un mondo coloratissimo ed essenziale, mosso dal noto motore grafico Unity. L'ambientazione sembra sia stata disegnata con la semplicità e il tratto di un bambino, quindi linee morbide e ben delineate, con nuvole solcate da un arcobaleno, immersi in una florida natura da cui emergono piattaforme che sembrano rovine di antichi templi.

Quant'è difficile essere 'me'

Dopo i primi passi facciamo la conoscenza di Asimov, lo spirito dimenticato del mondo, e dopo un divertente scambio di battute con Filo comincia la nostra avventura vera e propria. Ciò che è fondamentale ricordare, ma ci viene spiegato molto presto, è la presenza di altri cloni che ci seguiranno nel nostro viaggio. Questi si trovano in determinati punti del gioco, immersi da una sorta di blob: una volta sfiorati si aggiungeranno a noi e ci seguiranno sempre. Per quanto siano identici al protagonista dal punto di vista estetico, si potrà comunque ovviare a questa ripetitività con una certa scelta di volti alternativi: sono posti in alcuni percorsi secondari che, una volta intrapresi, permetteranno di giungere in presenza di queste "maschere" per i nostri gemelli. Una volta che avremo spiccato un salto, basterà premere il tasto "X" del pad per fare in modo che Filo si trasformi in un cubo roccioso, sospeso a mezz'aria o nel punto in cui si trova in quel dato momento. Il suo clone, che ripeterà gli stessi movimenti, si aggrapperà prontamente ad esso: questo permette di superare zone pericolose, ad esempio delle trappole appuntite, oppure di raggiungere aree altrimenti inaccessibili che saremo costretti a seguire per accedere a zone vitali per poter proseguire nella storia. Già il primo livello si dimostra magari non ostico, ma comunque impegnativo e si deve sempre calibrare per bene lo slancio e attendere la trasformazione nell'istante giusto. Le cose si complicano nel momento in cui si aggiungeranno altri cloni e verrà richiesta una serie di azioni concatenate.

A long road

Quant'è difficile essere 'me'

La strada verso i titoli di coda è lunga e di fatto vi capiterà di dover risolvere parecchie situazioni intricate per poter sbloccare un determinato accesso, che magari si trova dopo una voragine che si apre nel vuoto, quindi vi accorgerete di non poterci riuscire, cambierete strategia e ricomincerete tutto dall'inizio. Nel mix generale, sapientemente amalgamato, troverete anche piattaforme semoventi, le classiche leve e un fondamentale teletrasporto. Ogni capitolo infatti si caratterizza per alcuni elementi chiave da scovare, con una formula quasi sempre inedita e un set di puzzle irresistibili che vi obbligheranno a spremervi le meningi. Saranno presenti bizzarre creature da conoscere e sfruttare - ad esempio una di queste è una specie di drago, che in realtà si chiama Jellosaur - che si compongono disegnando, solo in determinati punti del gioco, la forma delle creature stesse. Queste ci daranno modo di attraversare zone che altrimenti ci sarebbero negate grazie alle abilità della creatura evocata. Insomma c'è tantissima varietà, abbastanza da tenere incollati allo schermo dall'inizio alla fine dell'avventura. Un risultato non banale per un puzzle platform, genere che spesso scade nella noia e nella ripetitività.

Conclusioni

Versione testata Xbox One
Digital Delivery Steam, Xbox Store, App Store
Multiplayer.it
8.5
Lettori (4)
8.0
Il tuo voto

Un platform moderno che non tiene conto solo di salti e abilità ma contiene al suo interno uno studio accurato di molti dei migliori esponenti del genere, facendone una gustosissima sintesi. I requisiti fondamentali sono precisione e pazienza, ma non lo è meno la rapidità di esecuzione e lo studio ambientale. Se poi avete un abbonamento Gold, è gratis per tutto il mese di luglio, quindi non avete scuse.

PRO

  • Variegato negli enigmi
  • Stimolante nell'esecuzione
  • Chiede di investire tanta pazienza...

CONTRO

  • ...quindi farà innervosire qualcuno
  • Comparto visivo non memorabile