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Sei tu un Dio?

Arriva finalmente anche sull'ammiraglia Microsoft la conversione del celebre MOBA di Hi-Rez Studios

RECENSIONE di Claudio Camboni   —   26/08/2015

SMITE si definisce un Multiplayer Online Battle Arena, in modo più sintetico semplicemente MOBA, una parolina che siamo sicuri d'ora in avanti sentirete aleggiare sempre più frequentemente. Dopo l'esplosivo successo di League of Legends con più di settanta milioni di giocatori nel mondo, questo genere ha iniziato ad assumere importanza e crescente dignità all'interno della comunità videoludica nonché a espandersi a macchia d'olio, con nuovi prodotti e su piattaforme fino a oggi bistrattate, come le console casalinghe. Chi si avvicina per la prima volta a questo particolare free-to-play dovrà per forza fare i conti con un ricco dizionario di inglese, astrusi acronimi e nuovi modi di concepire un gioco d'azione in terza persona. Scopriamo insieme le peculiarità di SMITE e le sue caratteristiche distintive all'interno dell'universo dei MOBA su console.

La battaglia degli dèi impazza anche su Xbox One con SMITE, un nuovo MOBA tutto da riscoprire!

Il lavoro di conversione

SMITE approda su Xbox One come un gioco molto coraggioso e al tempo stesso già riuscito e rifinito, uscendo vincitore da tutte quelle scommesse date perse in partenza a causa dei pregiudizi verso la conversione console. Laddove indietreggia di un passo per quanto riguarda il sistema di controllo, ne fa due avanti introducendo sostanziali novità sia nel gameplay nudo e crudo che nel modo stesso in cui viene presentato, con il suo layout complesso ma maneggevole, caotico ma comprensibile, difficile da imparare ma capace di grandi soddisfazioni una volta appreso.

Sei tu un Dio?
Sei tu un Dio?

Le schermate in game e delle impostazioni sono ricchissime di elementi a schermo, oggetti, menù a tendina da richiamare a piacimento e indicatori di vario tipo, che rendono l'azione solo inizialmente confusionaria, finché non vengono apprese tutte le nozioni sull'interfaccia di gioco. Il lavoro di design per portare l'interfaccia di SMITE da PC a Xbox One è stato enorme e la profondità dell'esperienza è rimasta intatta in tutti i suoi elementi, senza alcun sacrificio. L'intera azione si svolge all'interno di specifiche mappe per lo più simmetriche che permettono una divisione netta, comprensibile e che non avvantaggia nessuno in particolar modo. A loro volta esistono mappe a corsia singola (single lane), ovvero che vanno dalla nostra base a quella avversaria attraverso un corridoio unico, oppure con più vie percorribili per arrivare all'obiettivo. La giungla è invece quel territorio neutrale che si trova tra una lane e l'altra, e rappresenta solitamente terreno di caccia per i Jungler, personaggi che per le loro caratteristiche intrinseche agiscono tra le linee e si muovono furtivamente nella mappa. I Tank hanno invece un alto valore di punti vita e il compito di buttarsi in mezzo al campo di battaglia per prendersi la maggior parte di danni e preservare così i compagni di squadra. I Mid, abbreviazione di Midlaner, sono generalmente quei personaggi che vivono nella corsia principale, solitamente Maghi, mentre Solo, contrazione di Sololaner, è una categoria rappresentata da chi ha alti valori di mischia come i Combattenti. Nella categoria dei Guaritori troviamo i Support che hanno la funzione di aiutare i compagni di squadra attraverso attacchi dalla distanza ma soprattutto curando i feriti, e sono rappresentati dagli dèi Guardiani. Infine i Cacciatori sono quelli che generalmente utilizzano i poteri psichici e oggetti per procurare un alto valore di danno all'avversario con i loro attacchi base, pur avendo una mobilità sopra la media. Abbiamo capito, quindi, che in una partita servono tutti questi elementi e ognuno di essi ha pari valore e una sua importanza nell'economia della gara. Il vero segreto per vincere in SMITE è quello di creare una squadra equilibrata nella selezione degli dèi, ovvero il giusto mix tra i vari ruoli presenti, e che ognuno di essi sia equipaggiato con una build efficace e intelligente, studiata e pensata esclusivamente in base alle caratteristiche del personaggio.

Un roster divino

Consigliamo a tutti i giocatori che si avvicinano a questo genere per la prima volta di iniziare con i generosi tutorial grazie ai quali è possibile prendersi tutto il tempo necessario per guardare la disposizione dei menù, leggere le funzionalità degli oggetti e delle specializzazioni di ogni Campione, capire come creare delle build valide ed efficaci per il nostro alter ego digitale e solo allora gettarsi nella mischia delle arene e delle mappe in modo più disinibito e sfacciato. I personaggi sono rappresentati, come già abbiamo accennato nel paragrafo precedente, da una grande selezione di dèi (e semidei) presi dalle religioni antiche politeiste.

Sei tu un Dio?

La scelta è veramente ricca e comprende divinità famose come quelle egiziane (Anubi, Osiride, Anhur), passando dalla Cina e la Grecia Antica (Poseidone, Athena, Medusa), da quelle romane (Cupido, Mercurio, Bacco) fino a quelle Maya, Nordiche (Thor, Odino) e Indiane (Kali, Vamana, Ramana). In totale è possibile sbloccare addirittura 67 personaggi e la lista è in costante crescita grazie al massiccio supporto degli sviluppatori americani Hi-Rez. Su PC il gioco viene assiduamente aggiornato ogni due settimane e ci aspettiamo che lo stesso avvenga anche nella versione Xbox One. Lavorare di continuo su un gioco così complesso e sfaccettato non solo è consigliabile, ma a nostro avviso fondamentale se si vuole mantenere un equilibrio nel gameplay e nel bilanciamento tra i vari Campioni. Ogni qual volta viene inserito un dio, una novità nelle modalità o un oggetto, c'è da rivedere necessariamente tutti i rapporti che questa introduzione va a modificare con gli elementi preesistenti nel codice di gioco. Uno dei pregi maggiori di SMITE è sicuramente quello di essere un vero free-to-play, ovvero un gioco completamente gratuito che permette di accedere a ogni modalità senza dover pagare, consentendo di sbloccare i contenuti con un sistema di moneta doppia: il classico oro oppure i Favor, che sono un modo alternativo di ottenere personaggi e oggetti. Questi ultimi si ottengono semplicemente giocando, completando match ed eseguendo particolari azioni come esplorare il tutorial o vincere la prima partita del giorno in ogni modalità. Con un sistema chiamato Goodwill gli sviluppatori regalano una percentuale di Favor maggiore se il giocatore si comporta seguendo tutte le regole del gioco e non viene mai segnalato da azioni negative, come ad esempio abbandonare la partita prima della sua conclusione naturale.

Curiosità

E su Internet scoppia la bagarre! La comunità online (e non) si è spaccata su alcune polemiche nate dopo l'uscita della versione PC. Nonostante SMITE sia un gioco basato sull'utilizzo di divinità appartenenti a religioni ormai non più rappresentate, conserva però nel suo catalogo qualche elemento ancora legato a religioni attuali, come ad esempio quella hindu. Nello specifico grande polemica ha destato l'utilizzo dell'immagine della dea Kalì in costumi succinti e che lasciano intravedere un seno molto prosperoso. Da un altro lato c'è chi ha chiesto a gran voce di inserire tra i personaggi anche le divinità attualmente adorate come lo Yahweh ebraico, il Dio cristiano e anche, eventualmente ed eccezionalmente, Gesù di Nazareth che qualcuno ha fatto notare essere una sorta di "semi dio", alla pari di Ercole che effettivamente è stato inserito tra i 67 Champion giocabili. Alcuni si sono azzardati anche a suggerire oggetti e abilità: un respawn pari a zero secondi (la classica resurrezione), evocazione di angeli e un ruolo da Guaritore.

Battezziamo un nuovo genere

Dobbiamo parlare delle caratteristiche di SMITE approfondendo una sua doppia peculiarità: le innovazioni portate all'intero genere MOBA e le novità uniche della versione Xbox One. SMITE prende il gameplay classico dei titoli più blasonati ma abbandona la visuale ultra abusata a "volo d'uccello", in favore di una moderna inquadratura in terza persona alle spalle del personaggio giocante. Per intendersi, come avviene in World of Warcraft ma con una mobilità e dinamicità più vicine a un action game. In quest'ottica non basta, quindi, limitarsi al mero "punta e clicca" al quale siamo stati abituati, per esempio, da League of Legends. In SMITE è necessario muovere e controllare direttamente il proprio Campione e quindi l'abilità motoria delle mani sul joypad assume un'importanza incredibilmente grande e discriminante tra un giocatore forte e uno debole, a prescindere dal livellamento e dalla build applicata. Si tratta di un'evoluzione nel gameplay di questo genere, che unisce alla bravura nel gestire una quantità spropositata di oggetti e abilità, anche quella pratica nel gestire personaggio, attacchi e magie sul campo di battaglia. Un conto è puntare e cliccare, un altro è districarsi in un ambiente tridimensionale muovendoci e mirando allo stesso tempo. Non giudichiamo questo sistema come migliore o peggiore, ma dobbiamo solo constatarne la differenza tra il classico uso di mouse e tastiera per uno schema quasi da strategico e quello tipico di un prodotto d'azione, sicuramente più consono all'ambiente console e al joypad. Esattamente come succede da sempre nella diatriba tra sistemi di controllo, è doveroso anche specificare che i metodi di input classici sono più precisi e veloci, ma c'è stato un grande impegno dello sviluppatore per rendere il joypad di Xbox One un altrettanto ottimo metodo di controllo per il proprio titolo. Dalle impostazioni si può calibrare la sensibilità esattamente come fosse un mouse e in generale i comandi rispondono alla perfezione sul campo di battaglia, anche nelle situazioni più estreme. Per tutti questi motivi possiamo affermare di trovarci di fronte a un raro e forse unico caso di Action Multiplayer Online Battle Arena: volendo, potremmo battezzarlo AMOBA.

Obiettivi Xbox One

SMITE mette sul piatto i canonici 1000 punti da sbloccare attraverso ben 59 obiettivi. Ottenerli tutti non sarà una passeggiata perché la maggior parte di essi sono legati a specifiche statistiche che arriveranno in modo naturale dopo una serie infinita di partite o raggiungendo un certo numero di vittorie, match e personaggi controllati. L'altra parte degli obiettivi invece si ottengono facilmente solo iniziando a giocare e facendo i primi progressi nelle partite classificate.

L'imbarazzo della scelta

In SMITE esistono una grande quantità di oggetti e artefatti da legare al proprio personaggio per aumentarne le caratteristiche e migliorare le statistiche di attacco, difesa, energia e mana. Questi oggetti possono essere comprati e rivenduti usando l'oro racimolato in battaglia. Esistono i classici consumabili da usare una tantum come pozioni ed elisir, che permettono di recuperare velocemente energia fisica e magica all'occorrenza e durante la battaglia. Gli oggetti attivi, invece, entrano in funzione solo nel momento in cui eseguiamo una particolare azione alla quale sono legati. Ad esempio il classico teletrasporto che permette a chi è impossibilitato a muoversi di ritrovarsi all'istante ai piedi di una torre alleata. Ci sono infine quelli passivi, probabilmente i più importanti, che permettono di potenziare certe caratteristiche del proprio eroe migliorandone le statistiche. SMITE gode di svariate modalità di gioco che sapranno tenere vivo l'interesse per un tempo piuttosto lungo, a seconda di quanto riuscirà a coinvolgervi. Iniziando dall'onnipresente tutorial, si parte con la classica e immancabile Arena, passando dalla modalità Conquest che è un evergreen per ogni MOBA con due basi opposte e tre corsie da impegnare (destra, centrale e sinistra).

Sei tu un Dio?

Si prosegue con Assalto con le sue mappe a singola lane, uno scontro frontale per intendersi e sempre cinque contro cinque. Joust è una variazione della modalità Conquest, con la differenza di essere giocata in uno contro uno o tre contro tre, in ambienti più piccoli e corti. In Siege, invece, combattono due team da quattro con l'obiettivo di distruggere il titano nemico dalla parte opposta della mappa. Per rendere il gioco sempre vario e imprevedibile, infine, cliccando sulla modalità "Match of the Day" vi troverete ogni volta in una partita diversa, con regole che cambiano ogni giorno andando a pescare da una serie di modalità speciali. Nella sua controparte PC, trovare una partita online ed entrare in team richiede generalmente da uno a due minuti, mentre il Matchmaking console è stato nettamente migliorato con un'attesa media sotto il minuto. Ci sono casi in controtendenza, ovviamente, ma le esperienze dei giocatori PC sui server europei generalmente non sono state entusiasmanti. Per quanto da noi giocato, d'altra parte, non abbiamo trovato alcun problema sui server Xbox One: partite veloci, mai un filo di lag e nessuna disconnessione. Spendiamo infine qualche parola sulla realizzazione tecnica, di pregevole fattura con scenari e personaggi ricchissimi di dettagli ed effetti, anche se sporadicamente è stato avvistato qualche glitch come la scomparsa di elementi di background o evidenti compenetrazioni poligonali. Il massimo sforzo è stato fatto sicuramente sul design di tutte le 67 divinità, ognuna di esse ben differenziata sia nella forma che nella sostanza grazie a fisicità e abilità molto eterogenee. Il comparto audio è anch'esso meritevole di una citazione grazie alle sue musiche ben orchestrate e adatte al genere, che sanno motivare in battaglia con i loro temi epici quanto tranquillizzare quando ci troviamo a navigare tra le decine di menù e finestre colme di statistiche. SMITE è un gioco assolutamente da provare, sia per gli appassionati del genere che troveranno in esso un nuovo modo di concepire meccaniche già radicate, che per tutta quella nuova fetta di pubblico console che scoprirà nei MOBA un divertimento inedito.

Conclusioni

Digital Delivery Xbox Store
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
8.3
Lettori (6)
8.0
Il tuo voto

SMITE è un gioco grosso, grasso e pesante. Profondo e complesso quanto basta per odiarlo o amarlo, facile da giocare quanto difficile da padroneggiare con esperienza. Il genere MOBA aveva bisogno di una rinfrescata dopo tanti anni e il merito più grande del titolo Hi-Rez è proprio quello di svecchiarlo, donandogli un gameplay action in terza persona che funziona molto bene anche con il joypad di Xbox One, abbinato a un design completamente riadattato per la risoluzione e le distanze della TV. Un plauso, inoltre, perché si tratta di un vero free-to-play e non di una demo mascherata. SMITE offre una marea di personaggi, oggetti, abilità e statistiche dentro cui perdersi e che siamo sicuri vi faranno appassionare. E poi non costa niente provarlo.

PRO

  • Una svecchiata a questo genere ci voleva proprio
  • È un vero free-to-play
  • Tonnellate di personaggi, personalizzazioni e modalità
  • Il modo più semplice e immediato di iniziare con un MOBA

CONTRO

  • Difficile da padroneggiare per chi non mastica il genere
  • Non piacerà a chi apprezza i classici MOBA punta e clicca