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Spionaggio atipico

Calvino Noir è uno stealth punta e clicca che rischia il tutto per tutto con una scelta decisamente particolare

RECENSIONE di Mattia Armani   —   04/09/2015

La prima cosa che colpisce di Calvino Noir è il nome ma non è questo l'elemento più spiazzante di un titolo che a primo acchito potrebbe sembrare un platform di quelli moderni, che sfoggiano soluzioni grafiche suggestive, meccaniche stealth e atmosfera in quantità. L'elemento che sorprende è il sistema di controllo che si affida a dinamiche punta e clicca non particolarmente adatte a questo genere di soluzione.

Spionaggio atipico
Spionaggio atipico

Per nostra fortuna abbiamo giocato la versione mobile, più adatta a questa impostazione rispetto a quelle PC e PlayStation 4, ma ci sentiamo in dovere di avvertirvi in anticipo che, benché il titolo sia il medesimo, l'esperienza potrebbe risultare diversa a seconda della piattaforma scelta. Detto questo possiamo finalmente confrontarci con questo particolare noir ambientato negli anni trenta che ci mette nei panni di Wilt, eroe d'altri tempi e intraprendente spia dalla voce profonda e dalla battuta pronta. Una volta superata l'introduzione, che mette in chiaro l'importanza della dimensione narrativa, l'interfaccia estremamente intuitiva e le sezioni stealth sono le prime cose che balzano agli occhi. I personaggi si possono nascondere in un gran numero di modi ma un riparo può risultare inadeguato a seconda del contesto, che tiene conto degli sprazzi di luce e della direzione d'arrivo dei nemici. Per fortuna le alcove ci concedono di spostarci da un lato all'altro del nascondiglio ma, per sfruttare adeguatamente tutti gli altri ripari, è bene pianificare l'intera azione prima di mettersi in gioco e questo ci costringe a studiare con attenzione i movimenti di tutti nemici che pattugliano una zona. Per sua fortuna, Wilt ha anche la possibilità di mettere fuori combattimento le guardie anche se in alcune situazioni non può cavarsela senza l'aiuto di uno specialista. Nel corso dell'avventura compaiono altri personaggi, il primo dei quali è una talpa che è ovviamente in incognito e può muoversi senza destare sospetti. Combinando le abilità dei due è possibile superare la missione iniziale del gioco; la prima di diverse situazioni a più personaggi che ci consentiranno anche di sfruttare le abilità meccaniche di Arno e quelle di scassinatrice della fascinosa Siska. In questo caso la talpa è incaricata di esplorare e, una volta avuto accesso a una zona, osservare i movimenti di eventuali guardie che la controllano. In questo modo il secondo personaggio, nello specifico il protagonista, può tentare una sortita potendo calcolare i movimenti dei nemici senza rischiare di trovarsi improvvisamente di fronte a un manganello all'apertura di una porta.

Il concept di Calvino Noir deriva da una scelta di design altamente rischiosa

I vantaggi delle due dimensioni e mezzo

Calvino Noir ha tutta l'aria di essere un titolo curato, purtroppo la brutta sorpresa arriva subito ed è un problema piuttosto importante. La dinamica punta e clicca appesantisce i movimenti già lenti e talvolta macchinosi di personaggi, che spesso si trovano a dover attraversare lunghe aree vuote mentre a noi tocca il ruolo di spettatori annoiati. Sui dispositivi touch le cose sono più snelle rispetto al PC, dove il sistema di controllo passa per il puntatore del mouse, ma la combinazione tra le dinamiche di movimento dei personaggi, la lentezza delle guardie, la severa struttura trial and error e i checkpoint non sempre azzeccati, può risultare spesso frustrante e rappresenta un grosso problema per la fruibilità del titolo. Per fortuna possiamo spostare i personaggi in contemporanea e selezionare la modalità corsa per tagliare i tempi. Opzione che però è quasi impossibile da sfruttare nelle azioni stealth, visto che il rumore dovuto all'aumento di velocità permette alle guardie di individuarci. In ogni caso gli strumenti per procedere ci sono, inclusa l'abituale icona del punto esclamativo che compare sulla testa di una guardia quando l'indicatore di allerta arriva al massimo. Quando si verifica questa spiacevole situazione è necessario, come nel più classico degli stealth, fuggire e aspettare che tutto torni alla normalità; in Calvino Noir la questione, complici i controlli non propriamente azzeccati, può risultare pesante.

Spionaggio atipico
Spionaggio atipico

Ed è forse a causa della consapevolezza di questo limite che gli sviluppatori hanno deciso di lasciarci un piccolo margine che in molte situazioni si può rivelare senza mezzi termini salvifico. Wilt gode infatti di un breve lasso di tempo per aggredire un nemico anche quando è stato scoperto da quest'ultimo, accorgimento che comunque non risolve un'impostazione che risulta problematica sin dalla radice. Nessun problema, invece, dal punto di vista artistico. L'inquadratura è laterale ma il motore è tridimensionale e questo regala agli ambienti una profondità decisamente gradevole. Inoltre l'utilizzo di un motore 3D porta in dote le luci dinamiche che creano effetti pregevoli grazie a chiaroscuri e ombre che si ingigantiscono sfuggendo alle torce impugnate dalle guardie. Il dettaglio della band che suona sullo sfondo del privé del primo livello è a dir poco delizioso; solo uno dei numerosi tocchi di classe che ci sorprendono nel corso di un'avventura che ci porta attraverso le suggestive architetture della vecchia Europa e sette capitoli ambientati in altrettante mappe. Ognuna di queste è piuttosto ampia ma quello che colpisce è la varietà architettonica: l'inquadratura scorre mostrandoci fogne, torri e strade costantemente bagnate della pioggia, restituendoci la sensazione di attraversare una città, nonostante l'inquadratura laterale limiti inevitabilmente l'orizzonte. Quasi una magia, insomma, anche se alcuni asset anonimi e la mancanza di dettaglio, spesso evidente nel caso dei modelli, non permettono all'immagine di avere quella coerenza di insieme che avrebbe garantito a Calvino Noir l'eccellenza, se non altro dal punto di vista stilistico. In ogni caso la resa complessiva è a dir poco ottima ed è impreziosita da ritratti azzeccati che accompagnano i dialoghi e, cosa ancora più importante, da un comparto sonoro ottimo. Prestando attenzione alle orecchie la prima cosa che spicca è la colonna sonora che contribuisce in modo importante all'atmosfera. Ma dobbiamo anche menzionare il doppiaggio, suggestivo e condito da sottotitoli tradotti in un buon italiano che completano un quadro decisamente positivo in cui si incastra perfettamente l'ottima dimensione narrativa di Calvino Noir. Il tono dei doppiatori è spesso caricaturale ma i piccoli eccessi sono un classico dell'immaginario filmico da spionaggio anni trenta e non danno alcun fastidio. Alcune battute, a dire il vero, lasciano trasparire qualche inconfondibile traccia di doppiaggio amatoriale ma, nella maggior parte dei casi, i dialoghi sono più che validi e, complice la possibilità di scegliere alcune delle risposte, sono parte integrante dell'esperienza.

La versione iOS

Per quanto riguarda la versione iOS, che ha già ricevuto una patch destinata a migliorare il comportamento delle guardie, la differenza da sottolineare, al di là dei controlli, è che il prezzo complessivo dell'esperienza che ammonta a circa 11 euro. La spesa iniziale di 3,99 euro garantisce infatti il solo primo atto mentre gli altri due, acquistabili in un pacchetto unico, costano ulteriori 6,99 euro.

Conclusioni

Versione testata iPhone
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, App Store
Prezzo 3,99 € / 10,98 €
Multiplayer.it
5.5
Lettori (4)
4.7
Il tuo voto

Il connubio tra l'ottima atmosfera noir e le meccaniche stealth ha un fascino innegabile e ci regala un'esperienza intensa, che invoglia a procedere per accedere al dialogo successivo, ma il sistema di controllo e le ingenuità legate al design possono rappresentare per molti ostacoli piuttosto ardui da superare.

PRO

  • Atmosfera coinvolgente e dimensione narrativa di ottimo livello
  • Dinamiche stealth potenzialmente interessanti
  • Meccaniche di gioco in continua evoluzione

CONTRO

  • Design quasi completamente compromesso dalla decisione di puntare tutto sui controlli touch
  • Bilanciamento imperfetto a prescindere dai controlli
  • Un'occasione sprecata