Sin dalla sua fondazione, avvenuta nel "lontano" 1997 a Praga, la piccola software house SCS Software si è specializzata nel campo delle simulazioni, concentrando i propri sforzi produttivi sui distanti universi di caccia e autotrasporto.
Benché Hunting Unlimited abbia avuto diversi seguiti, sino all'ultima discreta iterazione del 2011, lo studio ceco è conosciuto in tutto il mondo principalmente per i suoi simulatori di guida dedicati ai camion, come la serie 18 Wheels of Steel, comprensiva di una decina di titoli, e soprattutto Euro Truck Simulator, dal quale sono stati tradotti vari spin-off tematici alla stregua di German Truck Simulator, SCANIA Truck Driving Simulator e UK Truck Simulator. La consacrazione a livello internazionale tuttavia c'è stata solo nel 2012 con il lancio dello splendido Euro Truck Simulator 2, titolo che ad oggi è riuscito a piazzare sul mercato la bellezza di oltre due milioni di copie. Un risultato davvero sorprendente per un prodotto fondamentalmente di nicchia, che oltre a offrire un sostrato ludico di spessore ha potuto contare sul costante supporto degli sviluppatori, intervenuti rifinendo e ampliando l'esperienza anche attraverso un paio di espansioni di pregio, come la spettacolare Scandinavia che abbiamo recensito alcuni mesi addietro. Spinto dall'entusiasmo dell'utenza e dalle solide basi venutesi a creare, il team di sviluppo si è convinto a tornare sul fascinoso tema di 18 Wheels of Steel con American Truck Simulator, un'opera che, semplicemente, può essere riassunta come una versione a stelle e strisce di Euro Truck Simulator 2. Uscito lo scorso 3 febbraio su Steam, l'abbiamo messo alla frusta con la nostra postazione di guida e questa è la nostra analisi.
Il fascino degli USA in American Truck Simulator, la nuova fatica degli autori di Euro Truck Simulator 2
La terra delle opportunità
Avviato il gioco, dal peso di un singolo GB di dati, si viene proiettati in un menù praticamente identico a quello di Euro Truck Simulator 2, sia nelle dinamiche che nelle opzioni disponibili, sebbene siano presenti alcune piccole, interessanti novità. Al di là dell'organizzazione delle unità di misura, legate al sistema americano ma regolabili sui valori europei, è possibile intervenire su parametri ancor più approfonditi degli aspetti simulativi, come ad esempio sulle differenti tipologie di freni relative al semirimorchio e alla motrice.
Il metodo di controllo migliore per fruire dell'esperienza è naturalmente un volante dotato di 900° di rotazione ed effetto force feedback, fondamentale non solo per immedesimarsi nel ruolo, ma anche per compiere le manovre di parcheggio più complesse.
Esattamente come in Euro Truck Simulator 2 si parte senza un euro (o meglio, dollaro) e per iniziare ad accumulare fondi è necessario impegnarsi come lavoratore dipendente. In questa modalità il giocatore deve preoccuparsi della sola consegna del carico, dato che i vari committenti, ditte che spesso scimmiottano marchi realmente esistenti, mettono a disposizione il camion e coprono tutte le spese relative al trasporto. Benché si tratti di una componente piacevole e rilassante, il cuore pulsante del gioco risiede nel lavoro autonomo e imprenditoriale, che oltre a garantire maggiori introiti integra una semplice ma intrigante componente gestionale, alla base della creazione di un vero e proprio impero della logistica. Poiché i camion sono piuttosto costosi (per un Peterbilt di base servono circa 120 mila dollari), se non si vuole attendere di avere soldi a sufficienza è possibile richiedere un finanziamento alla banca, da restituire in "comode" rate giornaliere. All'inizio del gioco si decide in quale città dislocare il proprio quartier generale, che col tempo e il danaro non solo potrà essere ampliato e migliorato, ma anche accompagnato da sedi esterne da ricercare sulla mappa. Espandendo la propria azienda si possono comprare altri mezzi e assumere camionisti dalle agenzie del lavoro, innescando un circolo virtuoso che aumenta sensibilmente le entrate e permette ulteriori investimenti. Ad ogni nuovo livello di esperienza conquistato è possibile migliorare le proprie competenze da camionista, aumentando ad esempio la lunghezza dei viaggi e integrando il trasporto di merci preziose e pericolose, come prodotti chimici ed esplosivi. La sostanza ludica, per chi ha amato Euro Truck Simulator 2, è praticamente la medesima tradotta in terra americana, ma nella nuova opera non mancano alcuni interessanti tratti distintivi.
Asfalto rovente
Analogamente al titolo da cui trae ispirazione, anche American Truck Simulator è realizzato con una struttura modulare da ampliare con nuovi contenuti, tuttavia si tratta di un progetto molto più ambizioso che solo fra molto tempo riuscirà ad abbracciare la maggior parte dei cinquanta stati che compongono gli USA. In questo primo pacchetto, venduto a una ventina di euro, sono infatti presenti la sola California e il Nevada, che presto saranno accompagnati (gratuitamente) dall'Arizona. Considerando i tempi di sviluppo delle espansioni rilasciate per Euro Truck Simulator 2, per poter intraprendere il celebre "Coast to Coast" potrebbero essere necessari moltissimi anni.
La mappa attualmente disponibile non è paragonabile per estensione all'offerta base di Euro Truck Simulator 2, tuttavia le nuove città superano in qualità quelle già apprezzate in Scandinavia, grazie a dimensioni sensibilmente superiori e a una riproduzione ancor più accurata di reti stradali, monumenti e urbanistica, suffragata da un'analisi certosina di Google Maps e approfonditi studi topografici. La differenza sostanziale col titolo precedente consiste proprio nella peculiare struttura viaria americana, caratterizzata dalle enormi autostrade che collegano le metropoli più importanti (ad esempio Los Angeles e Sacramento) e da strade extraurbane che, in questo caso specifico, si perdono negli ambienti rocciosi e desertici tra Nevada e California. Attualmente sono disponibili soltanto due camion, il Peterbilt 579 e il Kentworth T 680, e benché siano personalizzabili sia esteticamente che nelle prestazioni, la varietà risulta sicuramente inferiore rispetto a quella del simulatore ambientato in Europa. Presto, comunque, ai due costruttori americani dovrebbe essere affiancato lo svedese Volvo. I diciotto ruote a stelle e strisce si distinguono dai mezzi pesanti europei per un numero maggiore di marce e per la possibilità di trasportare semirimorchi più lunghi, che in American Truck Simulator possono mettere a dura prova le abilità del giocatore in fase di parcheggio. Una delle differenze principali con Euro Truck Simulator 2 consiste proprio nel poter selezionare la difficoltà della manovra da compiere una volta giunti a destinazione, permettendo un maggior guadagno di esperienza nel caso in cui si optasse per la più articolata e complessa. Tra le caratteristiche peculiari del gioco vi sono anche la possibilità di pesare il carico su apposite bilance e un funzionamento leggermente differente nella gestione delle infrazioni del codice stradale: se in Europa il deterrente è rappresentato dagli autovelox, in American Truck Simulator sono le (numerose) pattuglie della polizia a vigilare sul rispetto dei limiti, pronte a comminare salatissime multe da mille dollari. Naturalmente bisogna fare molta attenzione anche ai semafori, che a differenza dell'Europa sono posizionati sulla parte opposta degli incroci e non sulla linea d'arresto, una situazione che talvolta può spingere all'errore, soprattutto sui caratteristici saliscendi di San Francisco.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Sistema operativo: Windows 10
- Processore: Intel Core i7-4790 3,60 GHz
- Memoria: 8 GB RAM
- Scheda Video: MSI Geforce GTX 980
Requisiti minimi
- Sistema Operativo: Windows 7 64-bit
- Processore: CPU dual core da 2,4 GHz
- Memoria: 4 GB di RAM
- Scheda Video: GeForce GTS 450 (Intel HD 4000)
Requisiti consigliati
- Sistema Operativo: Windows 7 / 8,1 / 10 a 64-bit
- Processore: Quad Core CPU 3,0 GHz
- Memoria: 6 GB di RAM
- Grafica: GeForce GTX 760 (2 GB)
Scorci rilassanti
Dal punto di vista tecnico il titolo risulta più solido dell'ottima espansione Scandinavia grazie alla maggior cura riposta nei dettagli, tuttavia gli insediamenti urbani, pur essendo molto più ricchi e vari, presentano ancora diversi cloni di vetrine ed edifici.
I centri cittadini e i magazzini sono impreziositi da un numero superiore di pedoni animati, talvolta impegnati in attività peculiari; appena fuori Las Vegas, ad esempio, è possibile osservare una pista per skateboard con diversi ragazzi intenti a effettuare acrobazie. Si tratta di piccoli frammenti di vita che aumentano il coinvolgimento e donano alle città americane un volto più colorato e "umano" rispetto a quelle apprezzate in passato. Anche le strade e il cielo sono più realistici e fra le alte cose è possibile osservare meteore, velivoli di vario genere e persino gli iconici rotoli di paglia (i cosiddetti tumbleweed) che talvolta attraversano la carreggiata nelle aree più aride. Buonissimi gli effetti di illuminazione, soprattutto durante albe e tramonti, dove il delizioso HDR è in grado di regalare scorci particolarmente poetici e rilassanti, una delle caratteristiche più amate della saga "Truck Simulator". Con la nostra configurazione di prova, al massimo del dettaglio e in 1080p il frame rate risulta stabile sui 60 fotogrammi al secondo nella maggior parte dei casi, ma qualche calo è ravvisabile in condizioni particolarmente stressanti, come un trafficatissimo centro cittadino sotto una pioggia battente. Tra gli aspetti tecnici più interessanti vi è la rinnovata intelligenza artificiale del traffico, che riesce ad interpretare più efficacemente le intenzioni del giocatore evitando ingorghi e incidenti banali, una delle piaghe delle prime build di Euro Truck Simulator 2. Buoni, infine, la colonna sonora originale e i vari campionamenti audio, sebbene una parte di essi sia stata tradotta dall'opera precedente.
Conclusioni
Basato sulla medesima infrastruttura ludica di Euro Truck Simulator 2, American Truck Simulator regala tutto il fascino dei diciotto ruote a stelle e strisce e, al momento, un delizioso scorcio di panorami e atmosfere caratteristici della "West Coast". La California e il Nevada, che a breve saranno affiancati dall'Arizona, rappresentano solo un piccolo assaggio di ciò che possono offrire gli USA in termini di varietà naturale e urbanistica, tuttavia sono più che sufficienti per garantire ore di esplorazione e appaganti consegne. Aggiunte interessanti come un'intelligenza artificiale più rifinita, la presenza della polizia e nuove caratteristiche del gameplay legate al setting americano, oltre a un mondo più vivo e colorato, donano all'opera una peculiare identità protesa a spiccare il volo con i prossimi aggiornamenti. Al momento Euro Truck Simulator 2 risulta ancora il miglior simulatore dedicato all'autotrasporto, ma se lo avete divorato e subite il fascino degli States non potete assolutamente farvi sfuggire l'ultima fatica di SCS Software, pur essendo un poco acerba.
PRO
- Il fascino dei diciotto ruote americani
- Città e paesaggi più ricchi e animati
- Intelligenza artificiale del traffico migliorata
- Simulazione profonda e coinvolgente
CONTRO
- Contenuti validi ma limitati
- Per il "Coast to Coast" potrebbero volerci molti anni