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Razer BlackWidow X Chroma

Abbiamo provato l'ultima revisione della tastiera meccanica Razer

RECENSIONE di Mattia Comba   —   15/04/2016

Dopo anni di onorato servizio sulle scrivanie dei giocatori di tutto il mondo, possiamo dire che il modello BlackWidow di Razer ha oramai raggiunto il livello di icona per la casa produttrice californiana. Nel corso degli anni, infatti, si sono susseguite numerose rivisitazioni sia tecniche che estetiche della periferica, ma la sostanza non è mai cambiata così come il nome inciso sulla scocca. Anche in questo caso le novità non sono eclatanti, ma la nuova BlackWidow X Chroma si riconferma come una delle tastiere più interessanti tra le top di gamma presenti sul mercato, mantenendo intatti anche tutti i paradigmi tipici del prodotto: tasti meccanici, tanta personalizzazione e un prezzo importante che, già lo sappiamo, farà storcere il naso ai più.

La tastiera Razer BlackWidow X Chroma può essere comprata con il layout italiano per 180 euro.

Switch verdi...

Estratta dalla confezione, il look della BlackWidow mantiene forme piuttosto familiari e fedeli al modello lanciato per la prima volta nel 2010. Parliamo di una tastiera meccanica essenziale nelle linee, di colore completamente nera e con una cornice non troppo abbondante rispetto all'area occupata dai tasti, che in questo modello sono a filo con lo switch che spunta direttamente dalla scocca. La qualità costruttiva è ottima: Razer ha deciso di utilizzare gli switch meccanici proprietari Razer Green, sviluppati internamente con lo scopo di andare incontro alle esigenze dei giocatori.

Razer BlackWidow X Chroma

La stretta collaborazione tra ingegneri e pro player ha permesso di mettere a punto una soluzione meccanica funzionale e testata per resistere a oltre 60 milioni di pressioni e con roll-over anti-ghosting di 10 tasti. Velocità di attivazione e reattività sono i punti chiave dello switch meccanico Razer Green che si aziona con una pressione di 50 grammi, tenendo al minimo la corsa del tasto in modo tale da poterlo schiacciare ripetutamente in modo più agevole. Il punto di attivazione è a 1,9 mm mentre quello di reset a soli 0,4 mm. A differenza della sorella maggiore Ultimate, la BlackWidow X Chroma è disponibile solamente con gli switch Razer Green che fanno il tradizionale "click" delle tastiere meccaniche quando premuti. Il produttore americano ha a catalogo anche i Razer Orange, che invece puntano proprio sulla silenziosità del meccanismo, perfetto per coloro che prediligono il silenzio o non supportano il costante rumore della tastiera durante l'utilizzo prolungato, ed effettivamente ci sarebbe piaciuto avere la possibilità di utilizzare anche su questo modello di tastiera gli switch più silenziosi. A proposito di utilizzo, possiamo dire di esserci trovati egregiamente con la BlackWidow X Chroma sia durante le sessioni di scrittura - la stiamo utilizzando proprio per scrivere questo articolo - sia giocando a titoli alquanto esigenti sul fronte della reattività come DotA2 e StarCraft. Sebbene il nostro livello con lo strategico Blizzard non sia particolarmente alto, abbiamo comunque apprezzato la qualità della tastiera e il meccanismo di attivazione dei tasti, fluido e veloce in ogni occasione. Per quanto riguarda le normali attività di utilizzo di un PC, sottolineiamo la presenza del tastierino numerico e la disponibilità della tastiera sullo store italiano di Razer anche con layout italiano.

...e tasti multicolore

Com'è facilmente intuibile dal quel "Chroma" riportato nel nome, la tastiera Razer ha pieno utilizzo di tutte le tecnologie legate all'illuminazione led sviluppate in questi ultimi anni dalla società di Min-Liang Tan. Ogni tasto è dotato di una luce autonoma che può essere illuminata scegliendo tra una palette cromatica di 16.8 milioni di colori attraverso il software Razer Synapse.

Razer BlackWidow X Chroma

Oltre a scegliere il colore, è ovviamente possibile impostare degli effetti di illuminazione che coinvolgono tutti i tasti in giochi di luce pittoreschi e dall'utilità meramente estetica. La personalizzazione è molto elevata, con sei tipi di illuminazione che vanno dall'Onda multicolore al Respiro da utilizzare con due varianti predefinite. Vi sono poi i più standard: lo Spectrum Cycling che mantiene l'intensità costante alternando ciclicamente i colori, e il più tradizionale Statico che invece utilizza una sola tonalità. In ultimo c'è poi la possibilità di utilizzare il profilo Reattivo con i tasti che si illuminano per qualche secondo una volta che sono stati premuti. Inoltre se avete altri dispositivi della linea Chroma, come il mouse DiamondBack o il tappetino Firefly, le impostazioni relative a illuminazione ed effetti possono essere trasferite in automatico tra le varie periferiche per averle tutte coordinate sulla scrivania. Tra le funzionalità della testiera segnaliamo la sempre graditissima possibilità di disattivare il tasti Windows durante le sessioni di gioco per evitare di essere riportati al desktop per una pressione errata, e i tasti funzione multimediali per regolare il volume delle cuffie e la riproduzione di file audio e video. Quello che invece ci è mancato è la presenza di tasti specifici per le macro, sempre utili soprattutto per i giocatori appassionati di MMO. In questo caso se volete rimanere in casa Razer la scelta obbligata è il modello superiore, BlackWidow Ultimate. Come per molte tastiere top di gamma però la qualità costruttiva, gli ottimi materiali e la totale personalizzazione dell'illuminazione hanno un prezzo, e anche piuttosto salato: sono infatti necessari 189,99 euro per portarsi a casa la periferica, forse l'unico vero difetto dell'ottimo prodotto Razer.

Conclusioni

Prezzo 189,99 €

PRO

  • Tanta personalizzazione estetica
  • Buona qualità costruttiva
  • Gli switch Razer Green restituiscono un ottimo feedback

CONTRO

  • Costosa