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Pedagogia del massacro

Arriva anche in Europa un fenomeno horror giapponese

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   29/04/2016
Pedagogia del massacro

È una brutta giornata di pioggia e un gruppo di studenti giapponesi sta finendo di pulire un'aula scolastica prima di andare a casa. L'atmosfera è quella giusta per raccontare storie dell'orrore e per farsi qualche scherzo macabro. Alla riunione partecipa anche una delle professoresse, un tempo anch'ella studentessa della Kisaragi Academy, la scuola superiore in cui si trovano e conoscitrice delle leggende che le ruotano attorno; leggende nate da alcune misteriose sparizioni e dal fatto che l'istituto sorge dove un tempo c'era una scuola elementare dal passato misterioso, la Heavenly Host. Tutto sembra procedere bene, ma la pioggia non cessa di cadere. In onore di una delle studentesse presenti, che sta per trasferirsi, il gruppo, formato da ragazzi tra i sedici e i diciassette anni, esegue un rituale propiziatorio per rendere eterna la loro amicizia. È a quel punto che avviene l'impensabile: la terra inizia a tremare, il pavimento si apre e, dopo qualche attimo di panico, i ragazzi si ritrovano in un'altra dimensione, dentro quella che sembra essere una vecchia scuola elementare. Cos'è successo? Perché sono tutti divisi? Perché in giro per le aule e i corridoi ci sono così tanti cadaveri? Chi sono le inquietanti presenze che tentano di ucciderli? Per rispondere a queste domande non resta che giocare a Corpse Party, un originalissimo horror remake di un titolo del 1996.

La versione PC di Corpse Party è arrivata in Occidente: potevamo non recensirla?

Un retroterra importante

Pedagogia del massacro

A giudizio di chi scrive, uno dei grossi meriti di Steam, e del digital delivery in generale, è l'aver permesso a molti titoli che mai avrebbero trovato la strada per una distribuzione retail su PC in Occidente, di arrivare dalle nostre parti. Corpse Party è emblematico in tal senso, visto che si tratta di un survival horror risalente al 1996, pubblicato inizialmente solo su PC-9801 (fate attenzione perché non c'entra nulla con i PC Windows). Nel 2008 fu portato su PC Windows in un remake pieno di nuovi contenuti, uscito solo in Giappone (che è poi la versione che stiamo recensendo). L'edizione più completa rimane però quella del 2010 per PSP, che offre una grafica più ricca, soprattutto negli elementi di contorno. In realtà più che di un singolo gioco, per Corpse Party sarebbe giusto parlare di una serie, visto che ha anche due sequel e che nel frattempo l'originale è arrivato su Nintendo 3DS e su sistemi iOS, entrambi disponibili anche da noi (la versione per la console portatile di Nintendo è un port di quella PSP, non di quella PC). Volendo potremmo citare il fatto che dalla serie sono stati tratti quattro manga e due OAV, ma crediamo che abbiate capito che stiamo parlando di quello che a suo modo è un piccolo fenomeno, in gran parte giapponese, ma con qualche eco anche dalle nostre parti. Insomma, il gioco di Team GrisGris ha un retroterra di tutto rispetto. Meglio non farsi ingannare dal suo aspetto spartano, simile a quello di un gioco di ruolo per sistemi a 16-bit (l'originale fu sviluppato usando RPG Maker), perché nasconde molto altro

Cadaveri e papere

L'avventura dei ragazzi della Kisaragi Academy è divisa in capitoli con protagonisti i vari componenti del gruppo. L'obiettivo è sopravvivere, ma per farlo bisogna prima capire cosa sta succedendo e chi è che li vuole morti.

Pedagogia del massacro
Pedagogia del massacro

Soprattutto bisogna cercare di riunire il gruppo. Insomma, occorre esplorare, cercare di leggere più documenti possibili e parlare con i vari spiriti, per ottenere informazioni preziose. Le meccaniche di gioco sono davvero semplicissime e ricordano quelle di un qualsiasi JRPG in cui si interagisce con l'ambiente posizionandosi davanti agli oggetti e premendo il tasto azione. La gran parte del gioco la si passa a leggere dialoghi e a cercare di risolvere i puzzle di cui è disseminata la tetra scuola elementare, raccogliendo i nomi delle vittime degli spettri. Inizialmente alcuni passaggi possono sembrare facoltativi, ma ci vuole poco per accorgersi che non è così: basta imbattersi nel primo tra i molti finali negativi. Sì, ogni capitolo prevede la possibilità di commettere degli errori, che costringono a ripetere ampie porzioni dell'avventura, per andare alla ricerca del dettaglio perduto... diciamo così. Fortunatamente i singoli capitoli non sono lunghissimi (si finiscono in meno di un'ora), ma quando capita di doverli rigiocare due o tre volte la stanchezza si fa sentire, soprattutto quando non è chiaro cosa manca per ottenere il finale giusto. In questi casi la tensione non aiuta. Non fraintendete, perché Corpse Party è costruito davvero bene e riesce a trasmettere una forte tensione durante l'esplorazione e alcuni dialoghi. Peccato che alcuni momenti, che dovrebbero essere i più tesi, risultino invece scialbi. Ci riferiamo ad esempio agli inseguimenti, che con la visuale a volo d'uccello proprio non rendono e finiscono per diventare fastidiosi, soprattutto dopo che si è capito lo schema di movimento del nemico di turno, annullandone la pericolosità. In molti casi è possibile addirittura bloccare i malcapitati, a causa di un'intelligenza artificiale basilare e prevedibile.Insomma, il gioco di Team GrisGris riesce meglio quando racconta la sua storia mettendo in pausa il giocatore, ossia quando partono i lunghi dialoghi e le piccole sequenze animate che mimano gli eventi narrati. In questo lo sviluppatore giapponese si è dimostrato capace di sfruttare al massimo ogni trucco a sua disposizione per rendere più interessante e drammatico il racconto, con strategici cali di illuminazione, una coreografia ben studiata nelle sequenze animati, con effetti sonori particolarmente inquietanti e con un doppiaggio mai invasivo (solo in lingua giapponese). Un plauso va anche ai brani musicali, alcuni dei quali davvero molto belli e azzeccati per il gioco. In chiusura di articolo vi segnaliamo che i testi sono completamente in inglese e che per ora non è prevista una traduzione in italiano. Sappiamo che molti di voi ci tengono a saperlo.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7-4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo Windows XP/Windows Vista/Windows 7/Windows 8
  • Processore 1.5 GHz
  • Scheda video 64 MB VRAM compatibile con DirectX 9.0c
  • 512 MB di RAM
  • Spazio su disco 4 GB

Conclusioni

Digital Delivery Steam, GoG
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
7.5
Lettori (4)
8.2
Il tuo voto

Corpse Party rimane piacevole nonostante gli anni trascorsi dalla prima uscita (è proprio vero che la pixel art invecchia meglio della grafica 3D). Ciò che fa davvero bene è riuscire a creare un'atmosfera tesa e drammatica, nonostante gli scarsi mezzi a disposizione. Team GrisGris ha usato ogni trucco per rendere il suo racconto in pixel il più angosciante possibile. Peccato soltanto che alcuni momenti, quelli che dovrebbero mettere più tensione, sono limitati proprio dalla tecnologia utilizzata. Ad esempio gli inseguimenti non riescono mai a spaventare e, una volta capito il trucco per superare il nemico di turno, si fa presto ad aggirarlo. Peccato anche per la presenza di troppi finali sbagliati. È vero che sono un modo per allungare il gioco, ma in certi casi è snervante dover ripetere due o tre volte lo stesso capitolo perché ci si è persi per strada un dettaglio. Sicuramente a qualcuno questo sistema piacerà, ma partite preparati su ciò che vi aspetta.

PRO

  • Buona narrazione
  • Molti personaggi interessanti
  • Atmosfera ottima durante l'esplorazione

CONTRO

  • Alcuni limiti tecnologici penalizzano la tensione
  • I finali sbagliati possono rivelarsi un boomerang