Here comes the boom

Dopo molteplici esperimenti, il genere degli sparatutto mobile sembra finalmente aver raggiunto un certo grado di maturità dal punto di vista dei controlli. Portare su di un touch screen la precisione e l'immediatezza richiesta da questo filone non è stato ovviamente semplice, ma Guns of Boom, l'ultimo titolo di Game Insight, dimostra come in realtà la cosa fosse assolutamente fattibile.

Il gioco, completamente votato alla componente competitiva con scontri in multiplayer online quattro-contro-quattro, adotta infatti un layout molto immediato ma al tempo stesso completo e ben organizzato: nella parte sinistra e destra dello schermo sono posizionati due stick analogici virtuali invisibili e riposizionabili per il controllo del movimento e della mira, il fuoco si attiva automaticamente non appena abbiamo un nemico nel reticolo e viene finanche sfruttato il 3D Touch per ricorrere all'iron sight senza dover agire su di un pulsante differente. Le uniche icone extra da tenere presente durante le partite, al di là del cambio arma, sono infatti quella relativa alle granate quella del kit medico, entrambe dotate di un breve cooldown e di grande importanza per il successo di un match. Le bombe consentono di eliminare avversari "alla cieca" o stanarli da un appostamento, mentre la ricarica energetica ripristina una buona parte della salute, permettendoci di continuare a esplorare gli scenari alla ricerca di possibili bersagli senza una spada di Damocle a penzolarci sulla testa. Anche la corsa risulta ben implementata: per attivarla basta effettuare un piccolo slide verso l'alto con il pollice sinistro, in modo del tutto naturale.

Squadra Fortezza Due

Appurata la bontà dell'impianto di base, Guns of Boom propone un'esperienza stilisticamente molto vicina a quella del classico Team Fortress 2, con lo stesso tipo di grafica cartoonesca e personaggi dalle proporzioni esagerate, ma anche scenari splendidamente disegnati, ben caratterizzati e dotati di un certo grado di varietà.

Capita infatti di combattere sui tetti dei palazzi, muovendosi fra vetrate a specchio e oggetti minimali, oppure all'interno di una grossa fattoria in notturna, con lo stridere dei grilli e delle cicale che fanno da sottofondo alle sparatorie. Le mappe sono tante e vantano tutte un design convincente, con zone all'aperto ma anche appostamenti, posizioni rialzate e quant'altro. È però soprattutto la qualità del matchmaking e del netcode che stupiscono: avendo passato una ragionevole quantità di tempo in soft launch, il titolo di Game Insight può contare su di una base d'utenza molto ricca e appassionata, che affolla i server e consente di trovare partite nel giro di pochi secondi, unendosi eventualmente ai clan e portando a termine tutta una serie di achievement per lo sblocco di oggetti ed equipaggiamento. Quest'ultimo può contare su qualcosa come cinquanta armi differenti, conferendo dunque all'esperienza una solida progressione e motivi concreti per continuare a giocare ancora e ancora, senza peraltro incorrere in alcun limite imposto dal formato freemium: Guns of Boom può essere usato in modo del tutto gratuito e le dinamiche pay-to-win ci sono sembrate molto vaghe, a ulteriore conferma di un lavoro di ricerca e rifinitura da non sottovalutare.