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Altro giro, altra conversione

Torna lo sparatutto di Mikami e Platinum Games, questa volta su PC

RECENSIONE di Emanuele Gregori   —   29/05/2017
Vanquish
Vanquish
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Non si può certo dire che il Giappone ci abbia abituati a grandi lavori di conversione dal punto di vista tecnico, specialmente se si pensa alle versioni PC dei loro prodotti. Quando qualche settimana fa è stato annunciato - e tempestivamente rilasciato - Bayonetta su Steam, in tanti si domandavano che tipo di porting ci saremmo trovati tra le mani. Platinum Games, come la più bella delle Cenerentola, ci ha stupiti e fatti rallegrare, dando finalmente prova del fatto che anche uno studio profondamente legato al mondo console, se si affida a chi di dovere, può mettere sul piatto una conversione con i fiocchi. Vanquish, a poche settimane di distanza, segue esattamente quella stessa linea. Uscito nell'ormai lontano 2010 su PlayStation 3 e Xbox 360, lo sparatutto in terza persona di Shinji Mikami è ora in grado di far ribollire anche i vostri fiammanti personal computer!

Altro giro, altra conversione

L’ennesimo mondo sull’orlo del baratro

Così come sette anni fa, neppure questa volta Vanquish verrà ricordato negli annali del medium videoludico per una componente narrativa strabiliante e originale. Tutto ciò è però realmente importante? La risposta è "no"! Lo sparatutto in terza persona di Platinum Games, che tanto riprendeva (e in un certo senso migliorava) Gears of War, pone le sue basi sull'ormai inflazionatissimo mondo futuristico, gestito da capi di governo che ne hanno abusato fino a ridurlo ad un cumulo di poche risorse energetiche. A fronte di questa situazione di crisi, la costruzione di una stazione orbitante in grado di accumulare energia solare, diventa il centro di uno scontro tra fazioni che vede noi nei panni di un agente della DARPA, tale Sam Gideon. Quando un colpo di stato in Russia porta al governo il despota Zaitsev, capo dell'Ordine della Stella Rossa, l'attacco alla stazione diviene inevitabile. Su queste premesse si basa un arco narrativo che comprende al suo interno tutte le contraddizioni e le problematiche del mondo moderno, scordandosi l'originalità ma tenendo bene a mente una messa in scena epica ed esplosiva, in tutti i sensi. Il protagonista è chiamato a scongiurare un attacco dall'interno verso la città di New York e, capitanato dal colonello Burns, avrà sulle spalle le sorti di ciò che resta del nostro mondo. Se vi sembra qualcosa di stereotipato, sappiate che lo è. Questo non toglie che le sei-otto ore necessarie al completamento dell'avventura siano in grado di regalare più di un momento di tensione ed esaltazione.

Altro giro, altra conversione

Quote

Vanquish è tornato con il suo mix di frenesia e stile: Platinumg Games ormai al top anche su PC!

Tute spaziali e armi colorite

Spesso i giochi di Platinum Games sono in grado di basare tutto il proprio gameplay su di un'unica, grande trovata. Così come lo stesso Bayonetta vive del suo "Witch Time" o il recente NieR: Automata si sollazzava nell'ariosità dello strafe lungo ed armonioso dei suoi androidi, Vanquish mette sul piatto un sistema di progressione nell'ambiente di gioco che ne ha fatto la fortuna ed ha innalzato le sue lodi fino ad inserirsi nell'olimpo del genere di appartenenza. Gran parte del fascino del gioco è infatti basato sulla mobilità garantita dalla tuta indossata da Sam. Chiamata ARS, questo gioiellino della tecnologica del prossimo futuro è in grado, tra le altre cose, di scansionare e riprodurre in una frazione di secondo tutte le armi che conosce ed ha già analizzato. Ciò che però la rende insostituibile è un sistema di propulsori che permettono al nostro alter ego di scivolare per decine e decine di metri, contando anche su una gestione delle sterzate. Tutto ha chiaramente un prezzo e, nel caso dell'ARS, questo si paga in surriscaldamento. Se utilizzata troppo a lungo o colpita più del dovuto, la tuta necessità di un periodo di tempo per tornare alla sua forma ottimale, lasciando Sam scoperto e vulnerabile. Su questa singola premessa si basa il gameplay di un gioco che varia da situazioni di totale frenesia (con tanto di bullet time attivabile durante la scivolata) a momenti di gestione più strategica.

Altro giro, altra conversione

In questo senso è estremamente azzeccata, anche a distanza di anni, la scelta di rendere parecchio lenti i movimenti del protagonista quando non sta utilizzando i suoi propulsori, così come il forzato effetto a rallentatore e conseguente periodo di raffreddamento della tuta quando si è in condizioni critiche a seguito di una serie di colpi incassati. Seguendo questo schema semplice e preciso si prosegue per tutta la durata dell'avventura, sulla falsariga degli stereotipi del genere e suddividendo le varie zone con i classici punteggi tanto cari a Platinum Games. L'arsenale con cui è possibile equipaggiarsi non si distacca dagli stilemi del genere, mettendo in mostra i classici fucili d'assalto, carabine, fucili di precisione e lanciarazzi; ma prendendosi anche qualche licenza poetica, inserendo strane tecnologie come come una pistola in grado di lanciare un vero e proprio campo di forza e un cannone laser, quest'ultimo estremamente potente ma rischioso, non utlizzando semplici munizioni ma l'energia stessa della tuta. Non potevano certamente mancare i boss in una produzione action come si deve, ed ecco che quelli di Vanquish si rivelano divertenti ed in alcuni casi anche impegnativi, seppur sempre bilanciati nel modo giusto. Conditi anche da qualche meccanica unica e gestione delle mappe, gli scontri di fine sezione si lasciano giocare con estremo gusto, nonostante qualche incertezza nelle hitbox dei punti deboli, che non sempre rispondono nel modo più giusto.

Quando la tecnica è un valore aggiunto

Vanquish è sempre stato un gioiello. Uscito in sordina e trascinato solo ed unicamente dall'altisonante nome del suo director, non ha goduto di quel successo immediato che si sarebbe meritato. Con il tempo è però diventato un vero e proprio cult, guadagnandosi un posto tra i grandi del suo genere. Questa riedizione porta con sé una pulizia generale che non lo avvicina certo alle vette tecnologiche a cui ormai siamo abituati, ma che lo conferma come un gioiello anche per quello che è l'aspetto visivo e prestazionale. Ciò che colpisce maggiormente è un frame rate impressionante, in grado di mantenere i sessanta fotogrammi al secondo in qualsiasi situazione e senza un minimo tentennamento. Lì dove solitamente le conversioni su PC risultano raffazzonate e tirate per i capelli, nonché difficilmente testate a fondo e ottimizzate di conseguenza, Vanquish - così come Bayonetta un mese fa - vi farà piangere lacrime di gioia, mostrando tutto il suo potenziale e un comparto grafico che, al netto dei sette anni passati dalla release, sa ancora difendersi in maniera più che onorevole. Persistono purtroppo gli stessi problemi già presenti nell'originale e riscontrabili in una durata non esattamente esaltante della campagna e una scarsa quantità di contenuti extra, che si limitano a qualche sfida di poco conto. D'altro canto, la gestione divisa in atti e missioni, e la possibilità di rigiocare ognuna di esse alla difficoltà che si preferisce, consente un buon grado di rigiocabilità. Se si considera che tutto questo ben di dio lo si trova a circa una ventina di euro, ci si può ritenere più che soddisfatti.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema Operativo: Windows 10 64bit
  • Processione: Intel Core i7 7700
  • Scheda Video: GTX MSI 1070 GamingX
  • Memoria: 16 GB DDR4 2133Mhz

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Microsoft Windows 7 / 8 (8.1) / 10
  • Processore: Intel Core i3 (2.9 GHz) or AMD equivalent
  • Scheda video: Dx9 1 GB VRAM (Nvidia GeForce 460 or AMD Radeon 5670)
  • Memoria: 4 GB di RAM

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (46)
8.6
Il tuo voto

Vanquish è esattamente come ce lo ricordavamo. In grado di regalare ore di fantasmagorica frenesia e farci dimenticare la poca originalità degli esponenti recenti di questo genere, non ultimo un Gears of War 4 non esattamente esaltante. Se ciò che volevate vedere su PC era un titolo finalmente ottimizzato in maniera degna, aprite il portafogli digitale e lasciatevi travolgere dal piombo dei propulsori della tuta ARS. Che siate nuovi giocatori o veterani del passato, sappiate che non ve ne pentirete. Vanquish mantiene tutte le sue qualità e mette in mostra un gameplay che anche dopo più di un lustro risulta attualissimo e per nulla invecchiato!

PRO

  • Frenetico e adrenalinico come un TPS dovrebbe essere
  • La scivolata vale da sola il prezzo del biglietto
  • La gestione dell'avventura permette una discreta rigiocabilità
  • Bel lavoro di porting

CONTRO

  • Dura poco, e questo non cambia con gli anni
  • Pochi contenuti extra, così come sette anni fa