A tre anni dall'uscita del capostipite, la casa dei titoli di corse tutta italiana Milestone ha portato un nuovo motore grafico alla sua produzione dedicata al campionato mondiale di motocross. A seguito dei grossi miglioramenti del precedente capitolo, MXGP 3 segna il definitivo abbandono dell'engine proprietario della casa, a favore dell'eclettico e sempre sorprendente Unreal Engine 4, probabilmente il motore più versatile esistente e che non perde occasione per farsi notare, con qualche ombra, anche in questa incarnazione. L'anno di distanza rispetto a MXGP 2 è quindi giustificato nell'ottica di un sensibile restyling grafico, ma molto è stato fatto anche sul versante della fisica. Siamo riusciti a mettere le mani sulla versione Xbox One, sarà riuscita Milestone a migliorarsi ancora?
Volto nuovo, vecchie maniere
Parlando dei menu risulta subito evidente la necessità di uno svecchiamento decisivo per le produzioni Milestone lato presentazione, anche se essendo impegnata in molteplici progetti racing è comprensibile che venga attuata una ottimizzazione in senso pratico, ma l'impostazione menu ricorda troppo vecchie fatiche del team e l'impressione non molto gradevole è quella di giocare lo stesso titolo con una skin diversa. Se questo è un dettaglio tutto sommato trascurabile, non è possibile sorvolare sulla struttura ormai stantia della carriera, legata maggiormente alle produzioni della generazione precedente, la cui inadeguatezza si esplica nella solita sequela di schermate statiche sugli inevitabili contratti proposti al nostro pilota, come al solito completamente personalizzabile.
L'identità con il nostro centauro sporco è forzata fin dall'inizio, in modo da rappresentare un avatar da potenziare attraverso il sistema di crediti interno; eventuali miglioramenti delle moto vengono pagati in valuta virtuale che è possibile guadagnare nel corso delle gare. Il sistema economico interno è già ben definito, tanto che è disponibile un DLC per moltiplicare i crediti per accumulare e velocizzare le operazioni di upgrade, ma il gioco mette tutto nelle mani dell'utente senza ricorrere a queste pratiche scorciatoie. Tolto il dettaglio di una carriera più doverosa che ispirata, a livello contenutistico c'è ben poco da lamentarsi su MXGP 3, le modalità sono davvero molte e includono il Gran Premio e campionato (indipendenti dalla carriera), prove a tempo, diverse modalità e il supporto alle gare online. Particolare tra i più scontati, considerando la licenza, è la presenza di tutte le livree, piloti e circuiti del campionato ufficiale MXGP e MX2. Largo quindi ai vari Cairoli, Lupino e Maddii per quanto riguarda la nostra compagine, e all'appello non mancano ovviamente le case. Adeguate ed energiche le musiche prodotte internamente da Milestone, che conosce bene il range di utenza al quale è rivolto il prodotto, con una playlist ricca di dubstep ed elettronica varia.
A tutto divertimento
Quello che colpisce maggiormente di MXGP 3 è l'impatto sul fango vero e proprio, purtroppo su Xbox One a seguito di lunghi caricamenti, con un sistema di guida immediatamente appagante e sapientemente calibrato da Milestone. Le possibilità di personalizzazione offerte al giocatore sono molte, coinvolgendo la stessa fisica, l'intelligenza artificiale degli avversari e l'immancabile riavvolgimento per correggere gli errori, tuttavia è bene ricordare che la difficoltà è impostata di default su un livello molto facile, e tutti gli aiuti attivati. Le impostazioni vengono trasferite automaticamente a tutte le modalità, quindi senza una rapida visita alle opzioni di gara il gioco sembrerà eccessivamente permissivo e accessibile.
Impostando la fisica semplificata per assimilarne le dinamiche, l'effetto generato è quello di un grande divertimento e spettacolarità, tanto da evocare affascinanti fantasmi dal passato, come Enduro Racer di SEGA. Nonostante la sua natura inevitabilmente "simcade", il racing Milestone non è da sottovalutare nelle sue dinamiche disattivando gli aiuti e impostando la difficoltà in modalità realismo. In questo caso il gioco sa diventare piuttosto impegnativo, con le cadute del pilota che non rappresentano più degli sporadici eventi, senza però arrivare a toccare vette di realismo in grado di inficiare il divertimento. Questo significa che, anche in modalità pro, qualche contatto magari inevitabile verrà perdonato, un compromesso che a noi non è dispiaciuto ma che potrebbe generare dei dissapori. Meno entusiasmante risulta la gestione dell'intelligenza artificiale, con i piloti che hanno la tendenza a mantenere una distanza calcolata. Tale implementazione si risolve nella classica scalata, con i primi posti ovviamente a debita distanza e più ostici da raggiungere.
Obiettivi Xbox One
MXGP 3 presenta i classici 1000 punti giocatore, suddivisi in 36 obiettivi. I primi sono conquistabili con relativa facilità semplicemente provando le varie modalità, occasione che vi permetterà di accumulare rapidamente oltre 100 punti. Per i restanti sarà necessaria una maggiore quantità di tempo e di lavoro, considerando la necessità di sviluppare la modalità carriera, e non solo. Buona fortuna!
Nel fango, per la terza volta
Nutrivamo grandi aspettative per l'aspetto visivo di MXGP 3, ma la realizzazione tecnica su Xbox One, la versione da noi testata, è una doccia tiepida nonostante il completo passaggio all'Unreal Engine 4. L'immagine risulta notevolmente sporca e sfocata, a causa probabilmente di un livello di blur molto aggressivo, e anche sulla risoluzione utilizzata, che sembra inferiore al Full HD, al costo della perdita su tanti dettagli. L'interazione con l'ambiente è appena accettabile, un particolare che non stupisce molto con questo motore grafico, ma si vede fin troppo bene che gli sviluppatori hanno cercato di evitare clamorose uscite di strada e impatti con cartelloni che non si muovono di un millimetro, riportando in pista con eccessiva severità il pilota. Un particolare questo che si ripercuote negativamente anche sul gioco, poiché è sufficiente anche uscire di poco dal circuito per vedersi riportati indietro e perdere preziosi secondi. Non ultimo, il framerate si dimostra piuttosto instabile in occasione delle gare più affollate, complice anche l'utilizzo di effetti particellari, scendendo anche di molto dai 30 fotogrammi al secondo di base, già non molto entusiasmanti in un racing di questo tipo.
Le tonalità risultano eccessivamente scure e opprimenti, tanto da costringere a un aggiustamento alla gamma, fortunatamente con buoni risultati. Il meteo nelle gare è completamente personalizzabile, ma la realizzazione della pioggia risulta quella meno incisiva, con un semplice livello indipendente applicato allo schermo. Poco convincente anche l'audio: la resa tra la tipologia di moto a 2 e 4 tempi è ben definita, ma i suoni risultano stancanti alla lunga e il mixing audio non è ottimale, con gli effetti ambientali eccessivamente in sottofondo. A uscirne vincitore è fortunatamente l'aspetto più importante, ovvero la resa del fango, convincente nella sua deformazione dinamica e minaccioso quando arricchito di appropriati shader. A livello generale tecnicamente possiamo dire che questo passaggio all'Unreal Engine risultava doveroso, e lo stacco rispetto al motore interno Milestone è immediatamente avvertibile, con una resa maggiormente realistica, ma su console il limite tecnico non può essere ignorato, alimentando l'attesa e la necessità di hardware più potenti, come Xbox Scorpio.
Conclusioni
MXGP 3 porta avanti il solido discorso del capitolo precedente, puntando sul completo passaggio all'Unreal Engine, che permette una resa maggiormente realistica e al passo coi tempi. Purtroppo, almeno su Xbox One, i compromessi grafici sono evidenti, con un frame rate a 30 fotogrammi poco stabile, e un'immagine molto sfocata. Per il resto, a risaltare maggiormente è lo spirito di un titolo sorprendentemente divertente, considerando la nicchia a cui è rivolto, che forse meriterebbe di essere scoperto anche dai non appassionati di motocross e che pecca solo sul versante audio e la gestione delle collisioni, che non metterà d'accordo tutti. Le licenze ufficiali e la grande quantità di contenuti sono un bel valore aggiunto per la longevità del gioco. Considerate il voto strettamente legato alla versione console.
PRO
- Molto divertente, ma non superficiale
- Tutte le licenze ufficiali
- Tanti, tanti contenuti
CONTRO
- Compromessi grafici su Xbox One
- L'audio non convince appieno
- Le collisioni non piaceranno a tutti