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Mascalzoni strategici nella recensione di Antihero

Uno strategico in stile board game per smartphone

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   15/01/2018

È davvero un ottimo periodo per gli amanti degli strategici sulle piattaforme mobile, con il genere che ha trovato uno sbocco in maniera particolarmente convincente su questa grossa fetta di mercato, rendendo giustizia a un interfaccia di controllo da sempre poco adatta a molte tipologie videoludiche ma che può diventare perfetta per giochi di questo tipo. A suggellare questa tendenza è arrivato di recente nientemeno che Sid Meier's Civilization VI nella sua forma sostanzialmente integrale su iPad, tanto per dimostrare come la tecnologia abbia ormai colmato il gap tra hardware mobili e PC su questo fronte videoludico, dopo aver visto svariate conversioni importanti come XCOM e simili. Dalla strategia pura a variazioni sul tema, si arriva a questo particolare board game particolarmente ben adattato su touch screen da Tim Conkling e Versus Evil, dimostrando come anche un piccolo e poco conosciuto progetto possa rappresentare una scelta ugualmente valida, se non anche superiore, rispetto ai suddetti nomi altisonanti. Antihero mette insieme caratteristiche strategiche nel classico stile 4X con lo stile compassato dei giochi da tavolo a turni, arricchendo il tutto con una notevole complessità e una caratterizzazione molto particolare, che non fa mai male. Protagonista del gioco è un "master thief", che cerca di raggiungere la vetta della scala antisociale all'interno di una Londra vittoriana tutta delinquenza, nebbia, vicoli oscuri e lampade a gas. In questa affascinante ambientazione ci troviamo a muovere il protagonista e i suoi scagnozzi come pedine su una scacchiera rappresentata con visuale isometrica, con lo scopo di raggiungere alcuni obiettivi principali per vincere la partita a turni contro i vari avversari e aspiranti "antieroi", essenzialmente rubando, corrompendo e assassinando.

Mascalzoni strategici nella recensione di Antihero

Gaslight anti-hero

Lo scopo del gioco è dunque vincere contro l'avversario presente sulla stessa mappa, sia questo gestito dall'intelligenza artificiale o da un altro giocatore umano in multiplayer. La vittoria si ottiene portando a termine una lista di obiettivi che involvono varie attività criminali dislocate tra le strade della città. C'è una solida struttura strategica alla base di Antihero, appoggiata su un sistema di regole complesse e stratificate, all'apparenza anche un po' macchinose ma inserite comunque in maniera sensata e logicamente collegate tra loro, presentate con una progressione che le rende facilmente assimilabili, all'interno della Campagna single player. Si parte dalla base della gilda che funge anche da sede di tutte le operazioni del comparto gestionale, e da questa si esplorano le mappa interamente coperte dalla classica "fog of war", da svelare progressivamente. L'economia si basa sulla raccolta di oro (conquistabile svaligiando i vari edifici con il master thief) e delle lanterne, che si accumulano prendendo il controllo di attività commerciali e simili attraverso l'impiego degli scagnozzi.

Mascalzoni strategici nella recensione di Antihero


La partita viene vinta dal primo concorrente che raggiunge tutti i "punti vittoria" richiesta, che sono obiettivi prefissati tra corruzione, uccisioni ed estorsioni varie in questa gara al personaggio più politicamente scorretto. Un elemento particolarmente riuscito è proprio la diversità di approcci concessa al giocatore, che può decidere la sequenza con cui raggiungere i vari punti vittoria e il comportamento generale da adottare, prediligendo il furto, il controllo delle attività commerciali e sociali della città o l'uccisione efferata. Il sistema di evoluzione del protagonista riflette questa varietà di sfaccettature, consentendo di approfondire il raggiro, il furto o l'uccisione attraverso abilità da sbloccare progressivamente in ognuno dei tre comparti, anche se una crescita più o meno equilibrata in tutti i settori è solitamente richiesta per portare a termine le missioni più avanzate. La caratterizzazione grafica in stile cartoonesco fa un ottimo lavoro nel dare un tono particolare alle classiche atmosfere vittoriane e l'interfaccia si adatta bene all'utilizzo del touch screen. Il punto debole maggiore risiede probabilmente nella longevità, visto che le meccaniche a un certo punto raggiungono un punto di saturazione e una volta conclusa la Campagna, il multiplayer basato sulle schermaglie secche potrebbe non durare a lungo.

Conclusioni

Versione testata Android 1.0.14
Digital Delivery Steam, App Store, Google Play
Prezzo 5,49 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (1)
5.6
Il tuo voto

Antihero riesce a carpire perfettamente l'atmosfera e il ritmo dei board game strategici, inserendoli in un contesto ben ottimizzato per la fruizione mobile e arricchendo il tutto con un'ottima caratterizzazione grafica. Ottimo, sotto tutti gli aspetti, il lavoro svolto da Tim Conkling e dal team di The Banner Saga anche con questo progetto emerso più in sordina rispetto alla serie ad ambientazione nordica. Posto che necessiti di una certa propensione per lo stile riflessivo e il ritmo compassato, con le partite che possono durare anche a lungo, l'unico difetto significativo pare essere una Campagna piuttosto corta e un multiplayer stimolante più nel breve che nel lungo termine, in mancanza di una struttura online più ricca di elementi per alimentare la community.

PRO

  • Ottimi meccanismi strategici
  • Bella caratterizzazione vittoriana/cartoonesca
  • Perfettamente godibile su piattaforme mobile

CONTRO

  • Campagna piuttosto corta
  • Mancanza di mordente nel multiplayer sul lungo termine