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La recensione di Street Fighter V Arcade Edition: il riscatto di Capcom

Ci sono voluti due anni, ma Street Fighter V viene riproposto in un'edizione completa e impeccabile

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   21/01/2018

Il mondo dei videogiochi è fatto di poche e indissolubili certezze. Sappiamo ad esempio che Super Mario non taglierà i baffi, che ogni anno vedremo un nuovo Call of Duty, che Half Life 3 non uscirà mai e che ogni gioco di Street Fighter arriverà in diverse edizioni, ognuna con nuovi personaggi, stage e modifiche al gameplay. Quando Capcom assicurò che non ci sarebbero state ulteriori versioni di Street Fighter V, sotto sotto sapevamo già che sarebbe stata una promessa da marinaio. Non tanto (non solo) perché la serie ci ha abituato a edizioni "Super" e "Ultra" dagli anni 90, ma soprattutto alla luce del pessimo debutto del quinto capitolo. Fin dal lancio nel 2016, Street Fighter V è stato un picchiaduro dal gameplay eccezionale, con meccaniche solide e un ritmo ideale per tornei ed esibizioni online. Eppure, la povertà di contenuti e di modalità single-player, l'instabilità del matchmaking e l'assenza di opzioni di contorno hanno indispettito e sfiduciato tutti quelli che in un picchiaduro non vogliono solo competere con altre persone. Il team guidato da Yoshinori Ono si è così rimboccato le maniche, migliorando gradualmente l'esperienza con correzioni tecniche, una (vera) modalità storia, sfide periodiche, opzioni online e nuovi contenuti da sbloccare, tra arene, fronzoli e combattenti aggiuntivi. Un percorso di perfezionamento che è durato due anni ed è culminato con il recente lancio della Arcade Edition. Per non frammentare la community e scontentare i fedelissimi della prima ora, l'aggiornamento è scaricabile gratuitamente per tutti quelli che hanno già lo Street Fighter V originale, mentre chi lo dovesse acquistare in negozio troverà inclusi i dodici personaggi aggiuntivi introdotti con le Stagioni 1 e 2.

La recensione di Street Fighter V Arcade Edition: il riscatto di Capcom

Comeback

Una delle principali novità di Street Fighter V: Arcade Edition è quella che dà il nome a questa edizione. La tradizionale modalità Arcade (in cui affrontare una serie di match contro l'intelligenza artificiale, fino allo scontro con un boss) era tra le più incomprensibili mancanze del gioco originale. Ci sono voluti due anni prima che una feature all'apparenza così banale venisse introdotta, ma dopo tante scuse, promesse e rinvii, Capcom prova a farsi perdonare per il ritardo facendo le cose per bene. Quella arrivata in Street Fighter V non è una semplice opzione Arcade, ma una celebrazione dell'intero franchise, partendo dalle origini e arrivando ai giorni nostri. È possibile intraprendere sei diversi percorsi, ognuno dei quali legato a un particolare capitolo della saga: dal primo Street Fighter del 1987 a Street Fighter V, passando per l'apprezzata serie Alpha o Street Fighter III: New Generation. Scegliendo Street Fighter II, ad esempio, si affrontano solo i personaggi che erano presenti nel roster di quello specifico capitolo (Chun-li, Guile, Ken, Balrog, Vega...), e non mancano riferimenti e strizzatine d'occhio: il boss finale ovviamente è M.Bison, alcune musiche sono arrangiamenti dei temi storici, mentre costumi e arene sono scelti in modo da essere quanto più coerenti al gioco originale. Vengono date alcune informazioni storiche sull'uscita di Street Fighter II e sulle novità introdotte all'epoca, mentre non manca neppure il classico livello bonus in cui bisogna distruggere barili a suon di pugni e calci. La possibilità di sbloccare illustrazioni e finali per ciascun personaggio invoglia a portare a termine ogni ramo della modalità Arcade con tutti i combattenti. Inoltre, a differenza delle deludenti modalità Storia e Sopravvivenza, Capcom è stata stavolta attenta a offrire una curva di difficoltà equilibrata e non banale: il livello degli avversari cresce man mano che si procede nell'Arcade, fino ad arrivare a una battaglia con boss abbastanza impegnativa.

La recensione di Street Fighter V Arcade Edition: il riscatto di Capcom

Fate largo a Sakura

L'uscita di Street Fighter V: Arcade Edition segna anche l'inizio della terza stagione di personaggi che andranno ad arricchire il roster. Nel corso dei prossimi mesi torneranno volti noti come Blanka, Sagat e Cody, assieme alle new entry Falke e G, ma ad aprire le danze c'è la fan girl preferita dagli appassionati della serie. Sakura riprende buona parte delle tecniche viste in Street Fighter IV, aggiungendo al suo arsenale tutta una serie di nuovi attacchi e abilità che la rendono più versatile e imprevedibile. A seconda del V-Trigger scelto cambiano infatti le combo che è in grado di realizzare e gli strumenti su cui fare affidamento. Per riguadagnarsi la fiducia dei fan, la Stagione 3 non poteva cominciare con un personaggio più adatto.

Triggered

La recensione di Street Fighter V Arcade Edition: il riscatto di Capcom

A fare compagnia alla modalità Arcade c'è una manciata di altre opzioni. Tornano le battaglie a squadre già viste in Street Fighter IV, che permettono a team composti da un massimo di cinque persone di affrontarsi, personalizzando la tipologia di match e le regole di eliminazione. Altrettanto interessanti sono le Battaglie Extra, sfide periodiche in cui si possono vincere costumi, targhette, punti esperienza o Fight Money. I premi possono essere abbastanza ghiotti, ma per prendere parte a queste sfide bisogna pagare un ticket d'ingresso in Fight Money: tocca quindi fare attenzione se non si vuole bruciare preziosi crediti in tentativi falliti. Tante sono le novità meno evidenti (ma altrettanto gradite) di Street Fighter V: Arcade Edition: un suono più chiaro avverte che la Critical Art è pronta per essere utilizzata, sono diminuiti i tempi di caricamento prima di entrare in partita, e nuove opzioni nella modalità Allenamento permettono di controllare chiaramente i frame degli attacchi, per capire subito quanto è vantaggioso utilizzare determinate tecniche e combo. La novità più importante per gli appassionati più competitivi sta però nell'aggiunta di un secondo V-Trigger per ciascun personaggio. In maniera simile alle Ultra di Street Fighter IV, adesso è possibile scegliere quale dei due V-Trigger utilizzare prima di entrare in partita. In alcuni casi il nuovo V-Trigger esalta particolari stili di combattimento, in altri mette una pezza ai punti deboli del personaggio, in altri ancora conferisce nuovi attacchi per creare combo inedite. Il V-Trigger 2 rimescola le carte, stimola a provare di nuovo l'intero roster e, soprattutto, permette di infondere più personalità al proprio personaggio.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
9.0
Lettori (24)
7.7
Il tuo voto

Come Daigo contro Justin Wong all'EVO 2004, il team di Capcom ha ribaltato un match che ormai sembrava perso. Incassati i colpi sopra e sotto la cintura, il team di Ono è tornato sul ring con un'edizione di Street Fighter V arricchita, migliorata nelle meccaniche, e soprattutto priva di grosse mancanze in termini di contenuti offline. Il quinto capitolo è sempre stato un picchiaduro dal sistema di combattimento eccellente, ma chi si avvicina al gioco per la prima volta troverà un pacchetto con numerose modalità single-player, un matchmaking finalmente solido e un gran numero di opzioni mirate all'esperienza competitiva. C'è ancora qualcosa da limare (specialmente sulla distribuzione "avida" dei Fight Money e sul costo di alcuni contenuti), ma si fa davvero fatica a trovare note stonate in questa Arcade Edition. Non è ancora chiaro se questa terza Stagione rappresenterà il culmine per il gioco o un nuovo inizio, ma con Dragon Ball Fighterz dietro l'angolo e un nuovo Soul Calibur all'orizzonte, Street Fighter V si prepara ad affrontare degli sfidanti molto agguerriti.

PRO

  • Un ricco Arcade si affianca a numerose modalità e opzioni
  • Il secondo V-Trigger aggiunge più spessore e varietà
  • Il sistema di combattimento solido e divertente dell'originale
  • Tante aggiunte e dettagli per una migliore esperienza competitiva

CONTRO

  • Ancora qualche imperfezione nei modelli dei personaggi
  • Costumi e arene extra ancora poco accessibili