Sono passati quasi sette anni dall'uscita dell'originale Touchgrind BMX, ma la formula messa a punto da Illusion Labs appare ancora validissima in questo sequel. Il concept, nato con la serie parallela Touchgrind, in cui però ci si produceva in acrobazie a bordo di uno skateboard, vede il giocatore utilizzare due dita sullo schermo per controllare le estremità di una BMX all'interno di percorsi pieni di rampe da cui spiccare spettacolari salti.
Una volta in aria, è possibile muovere le dita attraverso le più svariate combinazioni per eseguire un gran numero di trick: giri del manubrio o della "coda" della bici, rotazioni complete in avanti, all'indietro o di lato; ma anche e soprattutto manovre multiple, da eseguire mentre la BMX è rovesciata in un verso o nell'altro, oppure effettuate in rapida successione. Riuscire in queste imprese non è chiaramente facilissimo e la difficoltà aumenta a seconda della complessità dell'acrobazia, con tanti fattori che entrano in campo: la velocità di arrivo sulla rampa e dunque il tempo effettivo di "volo", la prontezza dell'input e la sua rapidità, nonché infine la capacità di arrestare il movimento in tempo perché la bici possa atterrare in maniera corretta, evitando così di vanificare lo sforzo con una rovinosa caduta. La formula funziona ancora benissimo, dicevamo, e costruisce attorno a una serie di sfide quella che è la progressione di Touchgrind BMX 2. Ogni scenario vanta infatti il proprio set di acrobazie che, una volta eseguite, ci regalano punti esperienza utili a salire di livello e sbloccare delle casse al cui interno possiamo trovare upgrade puramente estetici, con cui divertirci a personalizzare la nostra due ruote.
Il salto della quaglia
Gli sviluppatori di Touchgrind BMX 2 hanno fatto un ottimo lavoro di arricchimento dell'esperienza rispetto al primo episodio, aumentando non solo le manovre acrobatiche a nostra disposizione ma anche gli scenari, che passano dagli originali sei a nove location in totale.
Alla struttura è stato inoltre aggiunto un multiplayer competitivo asincrono, in cui a turno ci si cimenta con i tracciati alla ricerca dell'high score, nonché la funzione di condivisione dei replay su Facebook. C'è però un piccolo problema: se il capitolo originale poteva essere acquistato per 3,99 euro ottenendo il pacchetto completo, questo sequel adotta un modello freemium che di fatto consente di sbloccare solo i primi tre percorsi (il medievaleggiante Highland Ruins, il vertiginoso The Ridge e Devil's Leap, con i suoi scorci urbani), mentre tutti gli altri vanno acquistati a parte. E quanto costano? Da 2,29 a 3,49 euro l'uno, sebbene ci sia la possibilità di acquistarli tutti in un'unica soluzione al prezzo scontato di 8,99 euro: cifre sostanzialmente al di sopra della media per le produzioni su App Store e Google Play. Dal punto di vista tecnico, il gioco vanta modelli poligonali di discreta fattura e una certa varietà nella caratterizzazione degli scenari, com'era lecito attendersi, ma anche qualche impazzimento della telecamera quando si entra in collisione con un ostacolo o si cade al termine di un salto. Gli stessi replay sono piacevoli da guardare, sebbene vantino solo due possibili visuali e la mancanza di un "atleta virtuale" in sella alla bici, cosa che avrebbe certamente reso più spettacolari le sequenze registrate. Poco da dire invece sul comparto audio, ridotto al minimo.
Conclusioni
Touchgrind BMX 2 ripropone la formula messa a punto da Illusion Labs, basata completamente sul multitouch, che consente di controllare una bici tenendo due dita sullo schermo e muovendole in vari modi per effettuare un gran numero di spettacolari acrobazie aeree. Il sistema di progressione, basato sull'esecuzione di determinati trick e sull'aumento del grado di esperienza, funziona molto bene e pone di fronte sfide entusiasmanti, non banali, che è un piacere riuscire a portare a termine dopo vari tentativi. Il problema sta nel costo eccessivo degli scenari al di fuori del terzetto di base, che vanno acquistati singolarmente o in un'unica soluzione, al prezzo scontato di 8,99 euro.
PRO
- La formula funziona ancora alla grande
- Coinvolgente e impegnativo
- Più ricco del primo episodio...
CONTRO
- ...ma gli scenari extra costano troppo
- Sa essere frustrante
- Sonoro essenziale