Il 25 Settembre, al G20 di Pittsburgh, oltre che della crisi economica mondiale e dei problemi causati all'ordine internazionale dal nucleare iraniano, si è parlato anche della scomodità di usare il DSi tenendolo poggiato su una superficie piana non inclinata. Il dibattito è stato acceso e ha visto la contrapposizione di due fazioni ben definite: i paesi più integralisti vedono nella possibilità di un Nintendo DSi posato un supporto qualsiasi un'aberrazione della logica sottintesa al concetto stesso di console portatile; i paesi più liberali, invece, credono che uno debba poter giocare nella posizione che più gli aggrada, fosse pure la cinquemilacentoquarantadue del kamasutra. Dopo la presentazione delle rispettive tesi, i falchi tra gli integralisti hanno iniziato ad accusare gli altri di relativismo videoludico, paventando il rischio concreto che la società non riesca più a definire i modi per cui una console viene definita portatile o meno, hanno quindi presentato una mozione per cercare di far passare il principio di "posizione",
secondo cui una console, per poter essere definita portatile, deve esclusivamente essere afferrata con le mani. I liberali, dal canto loro, hanno risposto per le rime posando decine di Nintendo DSi aperti e con la cam accesa sui banchi del congresso... peccato che erano inclinati all'indietro e che le console sono scivolate a terra andando in mille pezzi, con conseguente scrosciare di risate da parte degli integralisti... talmente lunga e forte che gli si è bloccata la mascella e non sono riusciti a dire più niente. Tra bocche spalancate, lacrime di dolore e console in frantumi, il G20 si è chiuso con una maxi rissa che ha fermato il maxi emendamento che pretendeva dai produttori hardware la creazione di una console portatile con un maxi schermo di almeno 32 pollici e con un maxi pennino delle dimensioni di un Calippo.
Senza mani!
Il T-Standee Charger di Thrustmaster è una periferica pensata come base di sostegno per il Nintendo DSi che contemporaneamente ricarica le batterie e permette di regolare la posizione della console, rialzandola leggermente. È evidentemente realizzata per tutti quei
giocatori che amano starsene seduti dietro una scrivania quando giocano e che usano i calzini sporchi come cavalletto. Come è giusto che sia, il T-Standee ha un design molto funzionale e privo di orpelli particolari. Il colore dominante è il bianco, con qualche accenno di grigio. La base di appoggio è ruotabile e piegabile sull'asse verticale e può quindi essere orientata a piacimento. L'attacco per il caricabatteria è nella parte posteriore della base inferiore, mentre lo spinotto di collegamento con la console passa sotto la base snodabile in modo da limitare al massimo la visibilità e l'ingombro del secondo cavo.
Il T-Standee Charger è costruito in un materiale plastico molto solido che ha resistito alla prova Rubbini - per farla bisogna avere per prima cosa a disposizione un Rubbini, in secondo luogo bisogna lanciarlo con violenza contro la periferica da testare. Il Rubbini viene venduto separatamente alla periferica e la redazione di multiplayer.it non offre supporto tecnico in caso di guasti o in caso di diarrea) e alla prova alito dopo aver ingerito sei litri di birra e una ventina di Wurstel. L'accessorio non si è per nulla ingiallito, quindi possiamo ritenerci più che soddisfatti.
Conclusioni
Il T-Standee Charger, venduto a 14.90 euro, è una periferica con una funzione molto specifica che è adatta a quelli che sentono l'esigenza di avere un supporto per giocare su un tavolo o su una qualsiasi altra superficie piana, in modo da liberare le mani. Ovviamente può essere usata al massimo soltanto con i giochi o i software che richiedono l'uso esclusivo del pennino.
PRO
- Funzionale e comoda
- Facilmente orientabile
CONTRO
- Risponde a un'esigenza specifica e non servirà a tutti