Versione testata: iPad
Per giustificare l'ennesimo titolo Tower Defense su piattaforma iOS, un genere che è letteralmente esploso sui device portatili di Apple, se ne sono oggettivamente viste di tutti colori: dall'approccio più serioso e inquetante, magari ambientato in un pericoloso futuro invaso dagli alieni, a quello storico, con cavalieri in armatura, cavalli, streghe e maghi, per finire ai casi più inverosimili e paradossali, con protagonisti magari buffi esserini la cui esistenza appare sostanzialmente senza senso. Volendo soffermarci su questa catalogazione, sicuramente a quest'ultimo gruppo appartiene Jelly Defense, che riesce tuttavia nel difficile compito di creare quasi una sorta di sottinsieme al suo interno: tra tutte le improbabili creature protagoniste di un videogioco infatti, raramente verrebbe in mente ad uno sviluppatore di scegliere proprio queste...
Rosso o blu, mi piaci tu!
Il pianeta Diploglobe, una grigia sfera dall'aspetto plasticoso, è in balia del più pesante attacco alieno mai visto nella storia dei Jelly, la popolazione locale. Questo incipit, inflazionato e piuttosto banale, assume un significato particolare una volta resi conto della reale natura degli abitanti del pianeta: in Jelly Defense infatti non si dovrà armeggiare tra imponenti torri di pietra o articolati macchinari da guerra, ma al contrario l'unico modo per tenere lontana la minaccia aliena è posizionare lungo il tragitto delle truppe nemiche nientemeno che delle morbide (ma non certo innocue) gelatine colorate. L'errore che un utente potrebbe però compiere, magari ingannato dall'aspetto giocoso delle gommose strutture e (soprattutto) dall'assurdo e quasi ipnotico tema musicale che accompagna l'azione, è quello di scambiare il titolo di Infinite Dreams per un gioco quasi infantile o comunque poco profondo; in realtà, come si vedrà tra poco, la componente strategica non solo è ben presente ma è addirittura fondamentale. I nemici da affrontare lungo i soliti percorsi preimpostati appartengono infatti a due macro-gruppi principali, contraddistinti dal colore: i rossi, più numerosi ma in generale meno resistenti, e i blu, all'opposto più tosti da abbattere ma presenti in numero minore. Conseguentemente, anche le torrette gelatinose da piazzare nei punti focali devono tenere conto di questa differenza cromatica: le armi infatti sono a loro volta divise in rosse/blu, in grado di colpire indifferentemente entrambe le tipologie di nemici, soltanto rosse e soltanto blu, specifiche per il medesimo colore ma dotate di una maggiore intensità di fuoco.
Le risorse economiche, indispensabili per erigere le torri, sono di volta in volta raccolte a seguito della distruzione dei nemici ma, alla comparsa (casuale) di un particolare bonus da "tappare" al volo, cadranno letteralmente dal cielo altre numerose (e utilissime) sfere dorate. Il classico schema di raccolta del denaro in alcuni frangenti può tuttavia mutare, proponendo ad esempio una situazione in cui si dovrà partire con un budget prefissato da centellinare, salvo qualche bonus extra, fino alla fine del livello. L'obiettivo finale degli invasori, il "più concreto" rispetto a quello generico dell'occupazione del pianeta, è accaparrarsi i cristalli verdi presenti in una specifica zona dei diversi stage. I preziosi minerali, che dopo ogni attacco positivimanete respinto vengono incastonati dai simpatici Jelly direttamente nel loro firmamento, forniscono inoltre se salvati punti e bonus aggiuntivi. Le sole torri base però non potrebbero garantire la sicurezza dell'ambìto sito, soprattutto in presenza di nemici e boss sempre più potenti: ecco quindi intervenire il gradito sistema di upgrade per le torrette, che permette di aumentare in maniera esponenziale il danno inflitto e la gittata. Oltre al citato extra che aumenta le risorse economiche a disposizione, altri potenziamenti possono essere rilasciati dai nemici uccisi, come scosse elettriche, terremoti o upgrade generici validi per tutte le strutture simultaneamente; all'albero delle invenzioni, somigliante più che altro ad un grosso broccolo, è poi deputato il compito di creare ex novo nuove tipologie di difesa (come l'utilissima gelatina che con il gas velenoso rallenta i nemici). Alternati ai normali livelli di difesa compaiono anche dei divertenti minigiochi, utili a spezzare il ritmo e in generale per evitare un'eccessiva ripetitività. Graficamente parlando, Jelly Defense è piacevole, dalla buona resa cromatica (nonostante il grigio di base per le ambientazioni) ma soprattutto fluido e ottimamente animato; come già accennato poi una menzione d'onore va alla colonna sonora cantata e ripetuta ossessivamente in tutti i livelli (è però fortunatamente disattivabile), che volente o nolente non potrà fare a meno di entrare nel cervello dei giocatori già dopo poche partite.
La versione testata è la 1.06
Prezzo: 2,39€
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Conclusioni
Jelly Defense può tranquillamente essere considerato un Tower Defense di stampo classico, seppur con alcune soluzioni originali e divertenti. L'improbabile ambientazione e la simpatia dei protagonisti contribuiscono a rendere leggermente più appetibile il titolo che, pur restando oggettivamente godibile, ha l'onere di arrivare in un mercato al limite della saturazione. I fan del genere troveranno comunque quanto si aspettano (e anche qualcosa in più), ma per tutti gli altri la scelta è da valutare attentamente, considerando soprattutto il prezzo di acquisto basso ma non certo simbolico.
PRO
- Un tower defense divertente
- Protagonisti buffi e simpatici
- Il dualismo dei colori funziona
CONTRO
- Chi non ama il genere non troverà motivi validi per cambiare idea
- Forse un po' caro secondo gli standard Apple