Mick e Ralph sono due adorabili cagnoloni le cui smisurate lingue, per un motivo sconosciuto, sono annodate fra loro. Anziché subire in maniera negativa questa tanto bizzarra quanto scomoda situazione, i due decidono di darsi allegramente all'avventura ed attraversare tutta una serie di scenari evitando ostacoli e raccogliendo il maggior numero possibile di ossa. E' questo l'incipit del qui presente Tongue Tied! di Mojo Bones, che sotto questa scorza di assurdità nasconde un platform di ottima fattura.
Dinamico duo
Come ogni buon titolo mobile che si rispetti, Tongue Tied! poggia su meccaniche estremamente semplici, che riescono però a non risultare stantie grazie all'intervento congiunto di tutti gli altri elementi cardine del gameplay. Compito dell'utente è quelli di aiutare Mick e Ralph a raggiungere la fine dei 60 livelli compresi nell'applicazione, abbinando ai fondamenti del platform un curioso ed efficace sfruttamento della fisica. Il peculiare legame che unisce i due cani protagonisti è infatti il leit motiv su cui si basa l'intera esperienza, e che dimostra una notevole solidità nonostante le strampalate premesse. Con pochi e semplici interazioni con il touchscreen è possibile far compiere all'improbabile duo tutte le mosse necessarie per la loro sopravvivenza: trascinando un cagnolino e rilasciandolo si produce un effetto elastico che ha il doppio effetto di far schizzare lui ed il suo compagno dalla parte opposta e distruggere i contenitori pieni di ossa che si trovano lungo il cammino; basta invece un tap ed il quadrupede selezionato si lascerà cadere usando la propria lingua a mo' di liana, e da qui sarà possibile trascinarlo sullo schermo per fargli raggiungere i bonus più lontani.
Questi comandi di base si possono combinare in tutta una serie di veri e propri tricks (illustrati da un'apposita sezione del menu principale) che consentono di incrementare il punteggio, vero e proprio motore dell'esperienza di gioco. Già numericamente ricco di stage peraltro caratterizzati da un tasso di sfida tutt'altro che banale, Tongue Tied! regala ulteriori motivazioni a chiunque volesse lanciarsi nell'ardua impresa di ottenere la medaglia d'oro in tutti i livelli: si tratta di una sfida stimolante che però mette in luce i -pochi- difetti del prodotto Mojo Bones. Il design dei livelli è apprezzabile ma sembra appoggiarsi troppo di frequente all'escamotage del trial and error, mentre il sistema di controllo non è sempre affidabilissimo, e capita ad esempio che l'inizio di uno swipe venga scambiato per un tap con conseguente game over. Nulla che possa inficiare gravemente la piacevolezza dell'azione, ma proprio questi due motivi potrebbero portare un bel carico di frustrazione a coloro che si mettessero alla ricerca dei migliori punteggi. Al prezzo attuale a cui viene venduto, comunque, risulta davvero difficile non consigliare Tongue Tied!, non fosse altro per i suoi notevoli valori produttivi: ai 60 livelli si affiancano infatti oltre 30 sfide relative agli stessi stage ed una realizzazione tecnica deliziosa. Lo stile grafico ricorda quello dei cartoon di Hanna & Barbera, specialmente per ciò che concerne i due protagonisti, molto convincenti nel look e nelle animazioni: buono anche il sonoro, specialmente in merito alle musiche assolutamente a tema con i toni della cosmesi.
La versione testata è la 3.0
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Conclusioni
Tongue Tied! è un platform che si fa voler bene da subito, sia per l'amabilità dei protagonisti e per la grafica da cartoon, sia soprattutto per un gameplay che si inserisce nel solco dei migliori prodotti mobile, abbinando dunque la semplicità delle meccaniche con un'ottima quantità di contenuti ed un notevole livello di sfida per chi ambisce al 100%. Certo il titolo Mojo Bones non è del tutto originale ed alcuni suoi aspetti possono portare un po' di frustrazione, ma per il prezzo a cui viene venduto è sicuramente un prodotto da tenere in seria considerazione.
PRO
- Grafica deliziosa
- Gameplay semplice ma vincente
- Notevole livello di sfida
CONTRO
- Qualche problemino coi controlli
- Rischio frustrazione nelle fasi più avanzate
- Trial and error talvolta eccessivo