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Aggressors: Ancient Rome, la recensione

Aggressors: Ancient Rome è uno di quei titoli che richiedono un po' di tempo per ingranare, ma che sono capaci di regalare grandi soddisfazioni

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   06/09/2018
Aggressors: Ancient Rome
Aggressors: Ancient Rome
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Le prime partite con Aggressors: Ancient Rome lasciano uno strano sapore in bocca, come di qualcosa non detto. Di 4X ormai ne abbiamo giocati tanti e quello di Kubat Software è all'apparenza identico, o quantomeno molto simile, a tanti altri. Ci sono i coloni che costruiscono città e strade sulle caselle che compongono la mappa di gioco. Ci sono nazioni più o meno aggressive da conquistare. Ci sono obiettivi da raggiungere. Ci sono un gran numero di unità militari da formare e gestire. Insomma, c'è un impero da far crescere e prosperare. Il tutorial, diviso in basico e avanzato, spiega molto ma non proprio tutto. Quando si comincia a fare sul serio, ossia quando si prende il controllo del gioco, ci si rende conto che Aggressors: Ancient Rome gode di tutta una serie di sistemi sotterranei che, soprattutto selezionando i livelli di difficoltà più elevati, rendono le partite più profonde di quanto appaia a un primo sguardo.

Aggressors Ancient Rome 10

Entrare in gioco

Metterci a descrivere ogni singola caratteristica di Aggressors: Ancient Rome è francamente impossibile. Considerate che solo il manuale, consultabile online, è formato da più di 240 pagine piene di informazioni e dettagli. Come il titolo fa intuire, Aggressors: Ancient Rome è ambientato ai tempi della Roma antica. Selezionando il Mediterraneo come scenario (volendo è possibile anche generare mappe casuali e personalizzare la partita in diversi modi), ci si ritrova all'epoca della Roma repubblicana, con ancora una gran fetta dell'Italia da conquistare e molti altri popoli europei da soggiogare e annettere al futuro impero. In realtà da qui in poi possiamo condurre il gioco come vogliamo, interpretando la popolazione che preferiamo (tra quelle esistenti al tempo). La difficoltà delle partite varia a seconda del livello scelto in fase di creazione e in base alla civiltà selezionata.

Ad esempio guidare Roma semplifica enormemente la vita, perché si hanno da subito a disposizione ottimi territori e un gran numero di risorse. Lo stesso si può dire di altre grosse civiltà come quella egiziana o quella greca. Le cose iniziano a complicarsi quando si selezionano tribù molto piccole come quella illirica degli Ardiei o il Regno del Ponto, che richiedono più impegno per raggiungere dimensioni tali da impensierire le altre civiltà. Ogni popolazione si distingue per qualche caratteristica culturale, militare o economica. La caratterizzazione agisce in particolare su alcuni dei sistemi profondi del gioco, ossia sul morale delle truppe o su quello della popolazione, così come sulla diplomazia. Tutto questo non raggiunge il livello di un Civilization VI, ma ottiene lo scopo di creare una certa varietà, rendendo interessante rigiocare il titolo più volte usando diverse popolazioni.

Gameplay

Il sistema di combattimento è apparentemente molto semplice, incentrato com'è sulle singole unità e sul poterle unire in legioni, così da aumentarne i valori di attacco e difesa. Per combattere basta muovere un'unità militare sulla casella che si vuole attaccare, sia essa occupata da un'altra truppa, da un'infrastruttura economica (ad esempio una cava) o da una città.

Aggressors Ancient Rome 01

Presto ci si accorge però che le truppe rispondono a tutta una serie di sollecitazioni che le rendono più interessanti del previsto da studiare e utilizzare. Ad esempio le unità create in città appena conquistate sono meno motivate rispetto a quelle create in città già integrate da anni in un territorio, perché sentono ancora il peso del sopruso subito e della sconfitta. Usarle in battaglia può rivelarsi addirittura controproducente, per i contraccolpi morali che causerebbe una loro sconfitta. Se vogliamo è da questi dettagli che emerge il meglio di Aggressors: Ancient Rome, emancipandolo dai modelli di riferimento del genere. Dietro la semplicità apparente di alcune meccaniche, c'è una complessità che altri giochi si sognano, soprattutto sul lato della gestione militare.

Aggressors Ancient Rome 11

Le fondamenta sono quelle di un wargame vero e proprio, con un gran numero di fattori che entrano in gioco ogni volta che si fa una mossa: forza di attacco, frequenza dei combattimenti, campo di battaglia, morale delle truppe e tanti altri ancora. In verità lo stesso livello di complessità lo si ritrova anche nella gestione dell'impero, che non richiede solo di crescere a dismisura per vincere, ma anche di sapere intervenire con efficacia in ogni campo. I fattori da considerare sono moltissimi, come l'orientamento produttivo e la lealtà delle città, la crescita demografica dell'impero, la produzione economica dei territori, e molto altro ancora. Ci sono anche tecnologie da scoprire, selezionabili dal classico schema ad albero, che danno accesso a nuove unità e strutture. In generale, ogni scelta sembra produrre effetti tangibili sulla partita, segno dell'ottimo lavoro fatto per equilibrare il sistema di gioco nel suo complesso.

Aggressors Ancient Rome 05

L'unico lato veramente debole dell'intera produzione, croce e delizia di molti 4X, è quello della diplomazia, che sembra soffrire della sindrome di Civilization, con regnanti che ci dichiarano guerra apparentemente senza alcun motivo, pur di fronte a rapporti fino al turno prima amichevoli e a tentativi di accordo per loro favorevoli. Quasi sempre delle partite ci siamo ritrovati in guerra praticamente con tutti, anche quando non siamo stati particolarmente aggressivi. Per il resto l'intelligenza artificiale si comporta molto bene, soprattutto in battaglia, e non sembra godere di vantaggi artificiali tipici di altri 4X.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7-4770
  • 16 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 960
  • Sistema operativo Windows 10

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows 7
  • Processore: Dual Core 2.0 GHz
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Scheda video: GPU classe DirectX 9 con 1GB VRAM
  • DirectX: Versione 9.0
  • Memoria: 1500 MB di spazio disponibile

Requisiti consigliati

  • Sistema operativo: Windows 7 o successivo
  • Processore: Quad Core 2.5GHz
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video: GPU classe DirectX 9 con 2GB VRAM

Conclusioni

Digital Delivery Steam, GoG
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (4)
8.0
Il tuo voto

Aggressors: Ancient Rome è un ottimo 4X che rivela la sua complessità partita dopo partita. All'inizio può stordire, soprattutto i neofiti, e sicuramente qualcuno rimarrà indispettito dal suo aspetto grafico, non proprio all'avanguardia (diciamo che siamo sotto al livello di Civilization IV), ma i più pazienti scopriranno un prodotto appagante e riuscito, in cui le scelte fatte producono effetti concreti e in cui i diversi sistemi di gioco sono integrati alla perfezione.

PRO

  • Intelligenza artificiale di ottimo livello
  • Tanti sistemi di gioco ben integrati
  • C'è molto più di quel che appare

CONTRO

  • La diplomazia non funziona benissimo
  • Tecnicamente è un po' rozzo