L'elemento più curioso potrebbe essere quella "N" rossa che campeggia ora vicino al logo, ma come vediamo in questa recensione di Arcanium: Rise of Akhan sarebbe un peccato distogliere l'attenzione dal gioco stesso, visto che sicuramente merita di essere approfondito. Dunque, tiriamo subito fuori la faccenda in modo da passare poi alle questioni più sostanziali: Arcanium è uno dei nuovi giochi che Netflix ha messo a disposizione all'interno del suo catalogo di videogiochi. Questo significa che, se siete abbonati a Netflix, potete procedere con il download del gioco in questione senza alcun esborso, almeno per quanto riguarda la versione mobile, visto che è disponibile da tempo anche su PC in early access da diversi mesi a questa parte.
Oltre alla curiosità di trattare un gioco distribuito da Netflix, la questione comporta anche una considerazione importante ai fini della consistenza del gioco stesso: non è un semplice free-to-play con microtransazioni, ma un vero e proprio gioco premium, distribuito attraverso il servizio su abbonamento, cosa che rappresenta già un'ottima notizia.
Chiarito questo, bisogna dire che la scelta di Netflix è stata piuttosto oculata perché il potenziale di Arcanium: Rise of Akhan è notevole. Si tratta di un RPG a base di carte in stile deck builder con alcuni elementi da roguelite, che ricorda per certi versi il noto Slay the Spire, ovvero già un ottimo punto di partenza.
Ambientato in un mondo fantasy tendente al fiabesco, dove la sinistra luna Umbra sta estendendo il proprio potere, portando con sé magia e oscurità, il gioco ci vede mettere insieme una squadra di eroi composta da vari animali antropomorfi in grado di combattere le minacce utilizzando poteri magici derivanti da carte. Nulla di particolarmente nuovo sotto il sole (o la luna, meglio) ma il tutto è fatto decisamente bene e con notevole cura, anche se le questioni di bilanciamento, che sono fondamentali in un gioco di questo tipo, potranno essere valutate solo più sul lungo termine. Quello che possiamo rilevare al momento, piuttosto, è una certa difficoltà nel giocarci su piattaforme mobile vista l'interfaccia chiaramente studiata per funzionare prima di tutto su PC, cosa che può ostacolarne la fruizione su display più piccoli.
Il destino nelle carte
Arcanium: Rise of Akhan ci fa scegliere i tre personaggi con cui iniziare la storia, in base a quelli che abbiamo sbloccato nelle partite precedenti, e una fra tre province da cui partire, ognuna delle quali caratterizzata da una particolare ambientazione e background narrativo, ma tutte accomunate dalla medesima minaccia incombente rappresenta da Umbra. Viene definito "open world" dagli sviluppatori ma la definizione è un po' forzata: di fatto si tratta di muoversi su una mappa a scacchiera scegliendo su quali caselle spostarsi, ognuna delle quali cela una situazione diversa tra incontri con combattimenti, incontri con NPC, mercanti, tesori o esplorazioni varie. Al di là del combattimento, che ovviamente fa scattare la fase di gioco con l'utilizzo delle carte, tutte le altre scene vengono semplicemente raccontate attraverso il testo scritto e alcune belle illustrazioni. È una soluzione che può risultare un po' antiquata ma che non può non essere apprezzata dagli appassionati di giochi di ruolo classici "carta e penna", visto che sembra richiamare la più tradizionali avventure narrate da qualche dungeon master intorno a un tavolo. La disposizione delle caselle e gli eventi corrispondenti avviene in maniera casuale all'inizio di ogni partita, cosa che si aggiunge all'elemento roguelite dato dal fatto che, alla sconfitta di tutto il party, il gioco riparte dall'inizio ma mantenendo alcuni dei progressi effettuati in precedenza.
Buona parte del gioco si incentra sulla gestione delle carte, ovviamente, che vanno conquistate giocando e organizzate in mazzi quanto più potenti possibile e cercando di equilibrarli fra i tre personaggi del party. Durante il combattimento, i tre eroi dispiegano ognuno una mano di carte da utilizzare durante il turno, che vengono poi sostituite nei turni successivi pescano sempre dalle possibilità offerte dai tre mazzi.
All'avvio del turno possiamo già avere un'idea precisa delle mosse che l'avversario, gestito dall'intelligenza artificiale, potrà eseguire contro i personaggi, cosa che consente di elaborare delle strategie più complesse con contromosse studiate per tempo, il tutto tenendo in considerazione l'energia richiesta per l'uso di ogni incantesimo d'attacco o difesa. Alla grande varietà di incantesimi messi a disposizione, che si diversificano parzialmente in base alla classe a cui appartengono i personaggi (non ben definite ma comunque afferenti a grandi linee a quelle classiche del gioco di ruolo), vanno aggiunte numerose variabili fornite dalla possibilità di applicare reliquie e oggetti, mentre le statistiche cambiano all'aumentare del livello. A questo si uniscono le abilità specifiche di ogni singolo combattente e l'abilità suprema che si innesca una volta accumulata la barra di riferimento, tutto questo per dare un'idea della notevole profondità nella struttura.
Trattandosi di un gioco che richiede di passare del tempo nella lettura dei testi, tra descrizione delle situazioni di gioco e gestione di carte e personaggi all'interno dei menù, si riscontra un adattamento non proprio ottimale alle piattaforme mobile, causata probabilmente da uno sviluppo che ha mantenuto il PC come punto di riferimento principale. È un elemento da tenere in considerazione, visto che la lettura risulta difficoltosa e anche la risposta ai comandi può essere incerta, con una disposizione di tasti ed elementi sensibili più portata al mouse che al touch screen.
Conclusioni
Ponendosi in maniera sorprendentemente efficace all'intersezione tra gioco di ruolo classico e gioco di carte, Arcanium: Rise of Akhan può soddisfare chi cerca qualcosa di profondo e strutturato su piattaforme mobile. Il suo mondo fantastico è ben costruito anche se forse non molto carismatico, mentre il sistema di combattimento è congegnato bene, in una giusta via di mezzo tra la tattica ragionata e il ritmo di gioco vivace. Non offre quasi nulla di nuovo sul fronte dei card game né tantomeno su quello degli RPG, ma chi è in cerca di un titolo nuovo su questo genere dovrebbe dare una possibilità ad Arcanium, che oltretutto giova della distribuzione attraverso abbonamento evitando, in questo modo, di scadere nelle derive negative dei free-to-play con microtransazini. Il problema, per quanto riguarda la versione qui recensita, risiede soprattutto nell'adattamento in formato mobile: l'interfaccia non è perfettamente ottimizzata per questo tipo di fruizione e il testo, presente in grande quantità, risulta difficile da leggere sui display più piccoli, purtroppo.
PRO
- Sistema di carte profondo e ben strutturato
- Elementi RPG molto classici, che richiamano la tradizione
- Molto pulito e coeso, anche sul fronte stilistico
CONTRO
- Nulla di nuovo, oltretutto con caratterizzazione non molto carismatica
- Su piattaforme mobile l'interfaccia e i testi non sono ben ottimizzati