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Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi, recensione: l'espansione ci porta in Irlanda

La prima espansione del titolo Ubisoft ci conduce nella verde Irlanda, alle prese con una nuova minaccia: la recensione di Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   12/05/2021

L'attesa è stata più lunga del previsto, fra incertezze e rinvii, ma alla fine eccoci alle prese con la recensione di Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi, la prima espansione per il titolo Ubisoft che ci conduce in un nuovo viaggio, stavolta nelle terre verdi e piovose di Irlanda.

Eivor viene infatti chiamato a Dublino da suo cugino Barid, divenuto sovrano della città ma non senza contrasti e alla disperata ricerca dell'appoggio del re supremo Flann. Una minaccia, però, si muove nell'ombra: sono i misteriosi Figli di Danu, una setta che discende dagli antichi Druidi e si pone l'obiettivo di stravolgere l'ordine costituito.

Storia

Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi, Azar ci permetterà di visitare l'Irlanda.
Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi, Azar ci permetterà di visitare l'Irlanda.

L'Ira dei Druidi diventa accessibile già dopo aver completato uno dei due archi narrativi di Assassin's Creed Valhalla: l'esperta commerciante Azar giunge in visita a Ravensthorpe per dar vita a nuovi scambi e consegna a Eivor la lettera del cugino che pensava di aver perduto molto tempo prima, Barid, che dopo essersi insediato in Irlanda si è impegnato a far crescere un modesto insediamento chiamato Dublino.

Divenuta una piccola città che condivide sia tradizioni vichinghe che cristiane, la futura capitale irlandese è il primo luogo che avremo modo di visitare dopo l'immancabile traversata in mare. Purtroppo i tempi della narrazione appaiono un po' frettolosi, e così le fasi iniziali della nuova campagna risultano sgangherate e inconsistenti.

Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi, una  sfilata di reggenti irlandesi.
Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi, una sfilata di reggenti irlandesi.

Il problema è che anche andando avanti nelle quasi venti ore garantite dall'espansione, fra storia principale e missioni secondarie, le cose non migliorano e alcuni espedienti utilizzati sanno di già visto; a cominciare ovviamente dall'ennesima setta i cui membri dovremo individuare ed eliminare, facendo riferimento al classico tabellone dell'Ordine. C'è anche l'elemento romance con la bella Ciara, ma anche qui le sorprese sono poche.

Dovessimo collocare qualitativamente la quest de L'Ira dei Druidi fra le molteplici saghe presenti nella campagna di base di Assassin's Creed Valhalla, il posizionamento in "classifica" sarebbe ben lontano dalle posizioni più alte. Le potenzialità ci sono e alcune sequenze rimangono molto belle (vedi la canzone nelle fasi iniziali), ma personaggi e situazioni potevano essere gestiti in maniera senz'altro migliore e meno prevedibile.

Ambientazione

Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi, l'ambientazione irlandese vanta paesaggi meravigliosi.
Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi, l'ambientazione irlandese vanta paesaggi meravigliosi.

Diverso è il discorso relativo all'ambientazione, che condivide pregi e difetti dell'Inghilterra del IX secolo che abbiamo potuto visitare nel gioco di base: laddove gli insediamenti urbani si rivelano poveri e scarni per via degli inevitabili limiti architettonici del periodo, alcuni paesaggi mozzano letteralmente il fiato e da questo punto di vista l'Irlanda teme ben pochi confronti.

La mappa è piuttosto ampia, i tradizionali punti di sincronizzazione sono per lo più picchi di montagna ma l'esplorazione non si rivela difficoltosa per via dei dislivelli o dei fiumi. Quando il sole è alto, i colori sono splendidi e ci si trova davvero nel mezzo di meravigliose cartoline, da catturare assolutamente con il Photo Mode. Più spesso capita però che piova o che ci sia una fitta foschia che diluisce il fascino dello scenario.

Struttura

Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi include missioni molto simili a quelle della campagna di base.
Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi include missioni molto simili a quelle della campagna di base.

L'esplorazione rappresenta anche in questo caso un elemento cardine dell'esperienza e risulta funzionale alla struttura de L'Ira dei Druidi, che ci vedrà scoprire man mano nuovi insediamenti da ripulire, conquistare e ristrutturare perché fungano da centri di scambio commerciale con Dublino. Una meccanica che in città trova ulteriore conferma nelle spedizioni di Azar, limitate però a una mera consegna di risorse per far salire il livello dell'insediamento.

Al di là di questo, le missioni principali vengono coadiuvate da decine di incarichi di recupero o eliminazione che dovremo affrontare per forza di cose a metà campagna, al fine di ottenere il favore di re Flann (non a caso vengono chiamate Richieste Reali), e che risultano inevitabilmente meno avvincenti rispetto a quanto già visto in Valhalla.

Gameplay

Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi vi vedrà incantati a osservare lo scenario in più occasioni.
Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi vi vedrà incantati a osservare lo scenario in più occasioni.

Le variazioni sul tema sono insomma poche e sfociano nel sovrannaturale: i Figli di Danu utilizzano una misteriosa foschia che crea allucinazioni e rende vive e concrete creature come i licantropi o il potente Balor, che potremo sfidare completando determinati incarichi per entrare in possesso di una lancia leggendaria, ma in generale il gameplay non si discosta da quello che conosciamo bene.

Il problema de L'Ira dei Druidi non è tanto il suo essere un inevitabile more of the same, cosa assolutamente legittima considerando che si tratta di una semplice espansione, quanto la mancanza di un bilanciamento della difficoltà che renda l'avventura minimamente impegnativa per chi ha già completato la campagna originale e dispone di qualcosa come cento ore di esperienza sul groppone.

Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi, Eivor e Ciara dopo aver sconfitto un asassino Druido.
Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi, Eivor e Ciara dopo aver sconfitto un asassino Druido.

Il sistema adegua automaticamente il livello dei nemici (di default pari a 55) alle nostre capacità, ma nei fatti un Eivor potenziato al massimo non ha alcun problema a massacrare chiunque gli si pari dinanzi, che si tratti di evocatori druidi, mangiafuoco, mastini irlandesi o appunto mostri legati al folklore nordico. Se dunque avete completato Valhalla, vi suggeriamo di aumentare il grado di sfida per non trasformare questa espansione in una banale passeggiata.

Abbiamo citato alcune delle novità sul fronte degli avversari, ma non mancano chiaramente gli equipaggiamenti legati al territorio irlandese, ottenibili portando a termine le varie missioni e le quest extra, nonché alcuni Talenti e Abilità esclusivi, che migliorano ulteriormente le caratteristiche del protagonista e gli consentono ad esempio di evocare un mastino come supporto in battaglia o di tirare una poderosa testata che stordisce i nemici.

Realizzazione tecnica

Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi, Ciara ci attende ai limiti di un corso d'acqua.
Assassin's Creed Valhalla: L'Ira dei Druidi, Ciara ci attende ai limiti di un corso d'acqua.

L'Ira dei Druidi conferma in generale l'ottimo lavoro fatto da Ubisoft Montreal con Assassin's Creed Valhalla, e sebbene non manchino alcuni glitch non c'è dubbio che l'ambientazione irlandese risulti affascinante ed evocativa, con alcuni scorci straordinari quando ci si muove fra le colline e un sistema di illuminazione che fa letteralmente il bello e il cattivo tempo.

I nuovi personaggi non sono eccezionali e danno un po' la sensazione di essere stati sfornati da un semplice editor, in particolare Ciara, ma anche qui la luce può cambiare tutto e ci sono sequenze che in base al contrasto appaiono davvero come il giorno e la notte. Non aspettatevi tuttavia scene con tantissimi soldati in azione, anche perché qui gli assedi e le razzie sono pochini e non particolarmente spettacolari.

La bontà dell'ottimizzazione su PC non si discute, le opzioni sono quelle di cui abbiamo parlato nella recensione di Assassin's Creed Valhalla e con una RTX 3070 si riesce a giocare senza problemi a 60 fps stabili con una risoluzione di circa 1800p (ovverosia 4K calati all'80% utilizzando lo scaler) e con tutti i preset grafici impostati al massimo, con l'unica eccezione dell'antialiasing.

Abbiamo già parlato anche dell'ottimo doppiaggio in italiano, che però nell'espansione L'Ira dei Druidi soffre di qualche incertezza di troppo nelle fasi iniziali, almeno per quanto riguarda i comprimari, e aggiunge ulteriore vaghezza a un comparto narrativo che, come detto, non brilla per tempistiche, idee e caratterizzazione.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 10400
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1080 Ti
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i5 4460, AMD Ryzen 3 1200
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 960, AMD Radeon R9 380
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Hard disk: 50 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i7 9700K, AMD Ryzen 7 3700X
  • Scheda video: NVIDIA GeForce RTX 2080, AMD Radeon RX 5700 XT
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Hard disk: 50 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery uPlay
Multiplayer.it
7.5
Lettori (6)
9.2
Il tuo voto

L'Ira dei Druidi vola basso, consegnandoci una prima espansione di Assassin's Creed Valhalla priva di acuti e di sorprese, narrativamente appannata e prevedibile. L'ambientazione irlandese è meravigliosa in tanti dei suoi paesaggi e con l'illuminazione giusta riesce a consegnarci delle immagini davvero straordinarie, mentre Dublino si rivela un semplice insediamento vichingo dai tratti derivativi. Lato gameplay si notano purtroppo problemi di bilanciamento che rendono la campagna troppo facile e banale laddove la si affronti durante l'endgame, e in generale una connotazione delle missioni ampiamente già vista. Se dopo cento ore di Valhalla ne volete ancora, verrete accontentati; ma per qualcosa di effettivamente nuovo bisognerà magari attendere L'Assedio di Parigi.

PRO

  • L'Irlanda offre paesaggi meravigliosi
  • Sistema di combattimento sempre solido
  • Una nuova campagna corposa...

CONTRO

  • ...ma dai risvolti narrativi non esaltanti
  • Troppo facile se avete completato Valhalla
  • Strutturalmente è un semplice more of the same