La recensione della ASUS ROG Strix GeForce RTX 2060 OC Edition ci mette di fronte a una versione spinta della nuova GPU NVIDIA, in questo caso dotata (come ci ha abituato il brand ASUS) di un vistoso apparato RGB che illumina i fregi intorno alle tre ventole, evidenzia la scritta sul bordo superiore della scheda, filtra dal radiatore e spunta anche dallo spesso backplate, attraverso il logo ROG circondato da fregi e dettagli in quantità che corrono lungo tutto il lato posteriore della scheda. Ed è una superficie ampia quella di un modello più lungo e spesso delle RT 2060 che abbiamo avuto tra le mani fino ad oggi, una scheda che con trenta centimetri di lunghezza e ben 5 di spessore fa spazio alla dissipazione a tre ventole puntando a prestazioni elevate, come suggerisce chiaramente la presenza di un secondo connettore ausiliario, a 6-pin, che si aggiunge a quello da 8-pin già visto sulle versioni provate finora.
Entry level di lusso
L'imponente ASUS ROG Strix GeForce RTX 2060 OC Edition ha come cuore, al pari di tutte le altre RTX 2060 in circolazione, una versione ridotta del chip TU106, mettendo in campo 1920 CUDA Core, 6GB di GDDR6 a 7GHz, bus a 192-bit, 5 Giga Ray al secondo per quanto riguarda il Ray tracing e 240 Tensor core. Ma nonostante le caratteristiche siano inferiori a quelle della sorella maggiore, la tecnologia alla base è la stessa della RTX 2070, e come vedremo dalle prestazioni è un fattore rilevante. Rilevante quanto le differenze relative alle nuove tecnologie equipaggiate dalla serie RTX, qui limitate da un minor numero di Tensor Core e RT Core. Ma pur tenendo conto di questo fattore, abbiamo già verificato con mano come i 5 Giga Ray al secondo garantiscano una simulazione dei riflessi simile a quella della RTX 2070.
E abbiamo visto come la 2060 possa guadagnare un buon 30 percento di prestazioni con il DLSS, garantendo un boost prestazionale che dovrebbe compensare il peso del Ray tracing in tempo reale, almeno secondo quanto indicano i benchmark pubblicati da NVIDIA che anticipano l'arrivo di una patch per integrare in Battlefield V l'upscaling basato sul deep learning. Non è il caso, però di festeggiare. Attualmente il supporto per le tecnologie introdotte dalle GeForce RTX è ancora vincolato allo sparatutto DICE per quanto il Ray tracing e a Final Fantasy XV per il DLSS, mentre Tomb Raider, tra i titoli utilizzati la scorsa estate per pubblicizzare le tecnologie NVIDIA, è ancora a secco. Una patch in tal senso potrebbe essere in arrivo, ma per ora non ci resta che battere sulle prestazioni nude e crude di una scheda che risulta piuttosto costosa, con un prezzo di circa 430 euro nella grande distribuzione. E non ci consola pensare che il prezzo possa essere funzionale all'arrivo della vociferata GTX 1160, sempre basata su architettura Turing ma priva dei core dedicati Ray tracing.
Benchmark, temperature e overclock
A ventole ferme, la ASUS ROG Strix GeForce RTX 2060 OC Edition se ne sta intorno ai 40 gradi durante le normali operazioni desktop, garantendo un silenzio tombale. Si fa invece sentire quando è messa sotto sforzo, ma la rumorosità complessiva è contenuta, con la GPU che viaggia intorno ai 61 gradi. E questo nonostante la frequenza raggiunta grazie alla tecnologia Scanner sia di ben 1980MHz, contro i 1860MHz in modalità OC dichiarati da ASUS, garantendo alla scheda ben 7948 punti nel 3DMark Time Spy alla voce grafica. Un bel punteggio visto che ci troviamo di 5 punti percentuali sopra alla Founders Edition, per un vantaggio che risulta evidente anche nei benchmark con The Witcher 3: Wild Hunt che passa da 91 a 95fps in 1080p, arriva a 64fps in 1440p e tocca quota 38fps in 4K. Abbastanza per superare anche le custom di fascia media, sebbene rispetto a queste il margine sia minimo, almeno nel caso di Deus Ex: Mankind Divided che sulla scheda ASUS guadagna qualcosa solo in 4K, raggiungendo quota 39fps, ma resta a 76fps in 1440p e 112fps in 1080p.
Passando a Shadow of the Tomb Raider, al contrario, la scheda ASUS risulta la più veloce da noi provata in 1080p e 1440p, toccando rispettivamente 88fps e 57fps, ma in 4K si ferma a valori che abbiamo già visto con una custom a tre ventole più economica, con 30fps. Fa invece valere la sua superiorità assoluta con Forza Horizon 4, un titolo ben ottimizzato che sfrutta a fondo la GPU, arrivando a 101fps in 1080p, 79fps in 1440p e 54fps in 4K. Niente male, considerando che fino ad ora abbiamo lasciato la scheda in mano al software e che ci aspettiamo buoni margini di overclock manuale. Margini che abbiamo messo alla prova spingendo la memoria a 8000MHz e la GPU a 2085MHz, arrivando a 69 gradi di temperatura senza per questo mettere le ventole sotto sforzo, con il risultato di ottenere 41fps in The Witcher 3: Wild Hunt, 41fps in Deus Ex: Mankind Divided, 32fps in Tomb Raider e 58fps in Forza Horizon, ovviamente in 4K, toccando al contempo quota 8521 punti nel test grafico di 3DMark Time Spy che ci hanno portato a un soffio dalla RTX 2070. E questo, in alcuni giochi, vale anche per le prestazioni in 1080p, anche se in altri casi la sorella maggiore risulta superiore e riguadagna distanza con l'alzarsi della risoluzione. Risulta però chiara una certa vicinanza tra due schede che hanno un costo ben differente, in un frangente in cui il Giga Ray e i Tensor core in più della sorella maggiore hanno un peso relativo.
Conclusioni
Multiplayer.it
9.0
La ASUS ROG Strix GeForce RTX 2060 OC Edition è una scheda potente che ci permette di giocare in 1440p ad alto framerate e di scommettere sulle nuove tecnologie NVIDIA spendendo una cifra decisamente più ragionevole di quella necessaria per acquistare le sorelle maggiori. Una cifra che soffre comunque un rincaro generazionale evidente, ancor più marcato nel caso della scheda ASUS, ma che non compromette il vantaggio sulla RTX 2070 in termini di rapporto tra prezzo e prestazioni. Prestazioni che agguantano il 4K a quasi 60fps con un titolo come Forza Horizon 4, promettendo l'Ultra HD a tutto tondo con il DLSS, ovviamente laddove sarà supportato. Ed è qui che arriviamo per l'ennesima volta alla questione del supporto per le nuove tecnologie NVIDIA. Tecnologie che funzionano, ma che funzionano con un paio di giochi a diversi mesi dal lancio della serie GeForce RTX.
PRO
- Una GeForce RTX 2060 potente e piuttosto silenziosa
- Illuminazione RGB a tutto campo
- La potenza bruta si avvicina a quella di una RTX 2070...
CONTRO
- ...ma il prezzo si somma a un rincaro generazionale molto elevato
- Decisamente ingombrante
- Le tecnologie RTX sono ancora confinate a pochissimi titoli