A vederlo non si direbbe, a meno che non abbiate già giocato il primo capitolo, ma questo gioco rappresenta un'interpretazione non solo originale ma anche decisamente buona dell'action RPG in stile hack and slash, come vediamo in questa recensione di Cat Quest II. Dopo un primo esperimento piuttosto riuscito in termini qualitativi e considerando un notevole successo come risposta da parte del pubblico, il seguito era praticamente d'obbligo, ma è evidente come Gentlebros abbia sfruttato l'occasione per apportare delle modifiche alla struttura del gioco e proporre una vera e propria evoluzione, piuttosto che una facile operazione di ampliamento con qualche gioco di parole aggiuntivo su cani e gatti (comunque ampiamente presenti, tranquilli). L'aspetto da RPG iper-semplificato si riflette in un avvio a dir poco fulmineo, ma questo non significa che non ci sia una certa profondità in Cat Quest 2, che si lascia scoprire anche con una certa sorpresa nelle sue meccaniche più sottili solo avanzando per un po' tra le quest.
La storia vede due re in esilio, uno del regno dei gatti (Felingard) e uno di quello dei cani (Lupus Kingdom) lanciati all'avventura per riconquistare i propri diritti, usurpati da invasori. Il raddoppio dei protagonisti determina già alcune nuove caratteristiche fondamentali del gioco in termini contenutistici e di gameplay: l'ambientazione questa volta spazia tra i due regni, rendendo il mondo di gioco estremamente ampio, mentre l'utilizzo costante di due personaggi in contemporanea determina una meccanica diversa e più complessa nelle fasi di combattimento, introducendo peraltro la possibilità di affrontare l'intero gioco in modalità multiplayer cooperativa. È un cambiamento non da poco anche in single player, tuttavia, perché consente di costruire due personaggi contemporaneamente e svilupparli con caratteristiche diverse l'uno dall'altro, di fatto mettendoci al controllo di un vero e proprio party, ristretto a due soli elementi ma in grado di presentare dinamiche cooperative che rendono i combattimenti più stimolanti.
Come cane e gatto
Il multiplayer cooperativo è chiaramente un'opzione sempre gradita, ma la presenza dei due protagonisti ha senso anche giocando in single player, grazie alla possibilità di passare in qualsiasi momento al controllo di uno o l'altro e anche a una buona intelligenza artificiale nella gestione del secondo combattente. La facoltà di sviluppare i protagonisti come guerrieri specializzati nel corpo a corpo o nello scontro a distanza suggerisce l'evoluzione di due combattenti diversi e complementari, in modo da poter contare sempre sia sulla forza della lotta corto raggio che sulla tattica del personaggio ranged con attacchi magici (che come contrappasso subisce però il dimezzamento dei punti ferita), considerando anche che i nemici hanno spesso vulnerabilità diverse che prediligono l'uno o l'altro approccio. A questa varietà di stili di combattimento si aggiungono due slot di magie a testa intercambiabili che forniscono una buona varietà di scelta, che risulta necessaria per affrontare mostri con caratteristiche molto diverse. Descritto a parole sembra un sistema di combattimento da RPG standard piuttosto complesso, invece Cat Quest 2 rende tutto particolarmente semplice grazie a un'estrema semplificazione del metodo di controllo che sembra particolarmente adatto al touch screen, demandando tutto a veloci tocchi sullo schermo e con un'automazione quasi totale per quanto riguarda la gestione dell'equipaggiamento, tanto da rendere preferibile l'uso attraverso il touch screen piuttosto che il controller, ovviamente supportato anche in questo caso come in tutti i titoli Apple Arcade.
Il medesimo stile "streamlined" caratterizza l'intero gioco a partire dallo stesso sistema di quest e progressione: i due protagonisti passano di un punto all'altro della mappa in una sorta di open world super-semplificato, portando avanti semplici quest che richiedono sostanzialmente di entrare in qualche ambientazione e completare i dungeon per ottenere le ricompense e avanzare nella storia. L'estensione e l'apertura della mappa è notevole, con la possibilità di accedere a territori di livello superiore anche in maniera precoce, cosa che può porre di fronte a sfide alquanto impegnative. Il problema è che, anche per lo stile volutamente scherzoso ed esageratamente "carino", non c'è praticamente alcuna profondità per quanto riguarda la lore del gioco, per cui risulta alquanto difficile immedesimarsi veramente nel gioco con il quale si mantiene una fruizione divertita ma in un rapporto piuttosto superficiale, cosa che per un gioco di ruolo può rappresentare un problema. Tuttavia, Cat Quest 2 resta un genuino action RPG dallo spirito allegro e disimpegnato, costruito con grande cura anche per quanto riguarda la realizzazione tecnica.
Conclusioni
La caratterizzazione di Cat Quest 2 rappresenta al tempo stesso un punto di forza e un limite per il gioco, che trova una certa identità nella parodia faceta e disimpegnata degli stereotipi dell'RPG ma rimane fin troppo leggero nella presentazione del mondo e dei personaggi, che pure dovrebbero essere elementi importanti in gioco di ruolo open world con queste velleità. A questo fa da contraltare un'ottima costruzione del sistema di combattimento, veloce ed action ma con alcuni elementi profondi, in grado di rappresentare un'interpretazione davvero molto interessante dell'hack and slash, sebbene molto semplificata. Non ultimo, il metodo di controllo risulta perfettamente adatto al touch screen, cosa davvero non da poco in un gioco mobile di questo spessore.
PRO
- Sistema di combattimento dinamico e divertente
- Ottimi controlli anche via touch screen
- Sempre pronto per il multiplayer cooperativo
CONTRO
- Ripetitivo come quest e dungeon
- Superficiale nella costruzione di storia e personaggi