La versione Xbox appare fin da subito quella primaria, risultando anche molto piacevole da guardare
Versioni a confronto
Sul versante giocabilità, oltre alla sopracitata novità della cooperazione, i Pivotal si sono buttati anima e corpo nel miglioramento delle routine di intellingenza artificiale della Cpu. I nostri compagni di squadra reagiscono ai nostri movimenti ed alle nostre azioni. Ad esempio, se ci troviamo appostati dietro un cespuglio ed inziamo a sparare a dei nemici, i nostri compagni sbucheranno fuori tutti insieme supportando la nostra pioggia di fuoco. O ancora, se notiamo un appostamento nemico di fronte a noi e decidiamo di accerchiarlo, la Cpu indirizza automaticamente gli altri componenti del gruppo ad abbandonare la strada principale per mimetizzarsi nel sottobosco circostante. Dopo un breve tutorial iniziale, il gioco ci insegnerà come impartire alcuni semplici ordini ai nostri sottoposti. Il miglioramento dell'intelligenza della Cpu sortisce spesso effetti apprezzabili, altre volte non rimarcabili, altrettante volte non sortisce alcun effetto. Il libero arbitrio dei nostri compagni sembrerebbe avere delle componenti random. Nel senso che a volte sono proprio stupidi, vanno in black out, si piantano o non sanno cosa fare. Sicuramente molto meglio dei precedenti capitoli, in ogni caso.
Paese che vai, terrorista che trovi
Quella che ormai è da considerarsi una serie, quella di "Global" dei Pivotal studios, torna sui nostri schermi abbandonando gli scenari di guerra storici per arrivare finalmente ai giorni nostri. Il titolo originale del progetto era in realtà "Global Terror", cambiato in corsa perchè considerato troppo fuorviante (appariva quasi come un nuovo survival horror?). La situazione politica che ci aspetta è quella odierna, con grandi potenze nucleari sparse in tutto il mondo, un mondo minacciato da decine di gruppi terroristici ormai troppo ambiziosi e pericolosi. Chi ha già giocato ai prequel, Conflict Vietnam e Desert Storm, saprà quanto gli sviluppatori tengano al realismo generale delle loro opere. Pivotal non ci risparmia nulla: sofferenza, feriti, dolore e sangue sono garantiti.
Pivotal non ci risparmia nulla: sofferenza, feriti, dolore e sangue sono garantiti
Paese che vai, terrorista che trovi
Ci ricordiamo anche molto bene quanto le ambientazioni di gioco erano state curate, ma allo stesso modo risultavano discretamente monotone nel loro susseguirsi di colori sempre uguali. In Global Storm, per fortuna (ai fini ludici) la nostra azione militare ha come scenografia il mondo intero, non essendo il terrorismo un "esercito" da combattere, ogni paese può essere adatto a fare da sfondo al nostro confronto bellico e quindi ci troveremo a "stanare" organizzazioni para militari a giro per il pianeta, dalle città koreane passando ai boschi colombiani del narcotraffico, fino a giungere alle montagne ghiacciate del Pakistan.
Conflict Global Storm arriva con discreto ritardo sulla scena dei simulatori di guerra che prese piede con l'uscita in sequenza di Vietcong, Shellshock Nam e Conflict Desert Storm, del quale gli sviluppatori di Global Storm sono stati autori. Questa saturazione del mercato data dall'inondazione di militarismo tattico ha forse rischiato di annoiare i videogiocatori con prodotti spesso mediocri, altre volte piacevoli e raramente abbiamo assistito al raggiungimento di apici di giocabilità. Global Storm si pone come seguito ideale di Desert Storm, in un mondo del futuro prossimo dove il terrorismo ha ormai preso piede in tutto il mondo, dalla Korea alla Colombia, passando per le montagne innevate del Kashmir. Ed i protagonisti sono sempre loro: Bradley, Foley, Connors e Jones.
Commento
Global Storm porta con sè diversi miglioramenti e novità succulente come la modalità cooperativa e l'online. Tutto ciò è però da circoscrivere al suo contesto, in quanto questi "upgrade" sono al giorno d'oggi quasi un dovere, rappresentanto feature ormai utilizzate da moltissimi videogiochi e da molto tempo. Sarebbe quindi giusto chiamarli aggiornamenti, invece che novità. Lo sviluppatore Pivotal sembra ormai volersi specializzare in simulatori di guerra, e pian piano ogni comparto dei loro giochi, da quello grafico a quello giocabile, subiscono "lievi" miglioramenti. Il risultato è apprezzabile ma di certo non basta questo a creare un vero e proprio capolavoro, marginando i prodotti di "Conflict" a mediocri giochi da giocare e buoni giochi da guardare. Chi si accontenta gode, si dice. Ma Pivotal non deve nè accontentarsi nè sentirsi appagata, perchè la strada da fare è tanta.
- Pro:
- Ambienti di gioco molto diversificati
- Intelligenza artificiale migliorata
- Modalità cooperativa online
- Contro:
- Tecnicamente iniquo
- In multiplayer scatta che è una bellezza
- Concorrenza spietata sul mercato dei simulatori di guerra
Versioni a confronto
Tutte queste nuove ambientazioni sono realizzate con un numero molto maggiore di poligoni rispetto ai prequel, in forza anche di un motore grafico tutto nuovo. La versione Xbox appare fin da subito quella primaria, risultando anche molto piacevole da guardare. Si capisce subito che il motore di Global Storm ha un'origine Xbox, che sembra anche ottimizzato meglio rispetto alla controparte PC. La versione PlayStation2, come era lecito aspettarsi, soffre di numerosi rallentamenti nelle situazioni più movimentate, riguardo al numero di poligoni utilizzati non c'è da lamentarsi, piuttosto la qualità degli stessi non è paragonabile alle altre versioni, risultando piuttosto scialba e dalle texture slavate. Il motore PlayStation2 sembra poi soffrire particolarmente nelle situazioni multiplayer con lo schermo diviso, quando il gioco diventa addirittura ingestibile causa telecamera scattosa che proibisce una mira dritta e precisa. Il multiplayer è per l'appunto una delle altre novità del gioco. Con un amico ci possiamo cimentare in un cooperativo in split screen, oppure online con un'amico lontano. Il gioco risulta godibile collegati ad Internet, ed i rallentamenti non danno troppo fastidio perchè sporadici e di breve intensità. Sia la versione Xbox che quella Sony usufruiscono della modalità cooperativa online, anche se le due versioni non sono "compatibili" tra loro.