Negli ultimi nove anni, Darksiders è un brand che sicuramente avrete sentito nominare, o ne avrete letto in una delle tante occasioni di dibattito. Anche prima di questa recensione. Nel 2010 era un titolo coraggioso, anomalo, affascinante nonché capace di raccogliere alcune trovate di altri franchise e riunirle sotto una propria bandiera. Vigil Games e THQ erano riusciti a mettere a fattor comune un po' di elementi distintivi: un design convincente di Madureira, in grado di catalizzare l'attenzione del pubblico e della stampa, un game design corposo, stratificato e un universo mediamente ispirato, tutto questo in una fase di maturazione completa della settima generazione. Succede che il gioco piace, e parecchio; si costruisce un seguito di community e nel 2016 esce su PS4, Xbox One e PC una versione rimasterizzata che aumenta risoluzione, fotogrammi e ripulisce un po' di superfici. Un lavoro necessario per presentare al pubblico dell'ottava generazione di console - quella attuale - un bel gioiellino di franchise; oggi, molto semplicemente, è il turno delle presentazioni per i possessori di Switch, che potrebbero approfittare di un port decente per godere di un prodotto sì datato, ma in mobilità.
Prestazioni su tutto
Quando scriviamo datato, il fine non è demolitorio ma semplice onestà: il lavoro di rimasterizzazione di alcuni asset aiuta l'utente ad acclimatarsi con lo stile artistico, ma è indubbio come il design di gioco e livelli siano rimasti più o meno gli stessi, con tutti i pregi e limiti del tempo. Elementi a schermo, fisica, animazioni e approccio al platforming, purtroppo, rimangono quelli del 2010; guardandolo invece da un altro punto di vista, chi preferisce un gameplay un pochino più secco, genuino e meno edulcorato dello standard odierno può trovare in Darksiders: Warmastered Edition un tuffo nel passato che non traumatizza.
Dicevamo, Switch: il port odierno presenta due modalità, non una primizia per i possessori della piattaforma ma nemmeno una situazione particolarmente frequente. Da un lato si privilegia l'approccio che è stato adottato nel caso di Warmastered su WiiU, con una risoluzione a 1080p e 30 fotogrammi al secondo (non granitici), dall'altro ci si avvicina, a livello ludico, all'esperienza di ottava generazione grazie ai 60 fotogrammi, ma l'impianto visivo subisce un abbassamento di risoluzione. Detto francamente, la miglior modalità è la seconda: dopo averle provate entrambe, scegliere la modalità Prestazioni sarà un gesto naturale perché sarà il vostro occhio a chiederlo. Giocare a un flusso alto di fotogrammi rappresenta su Switch la soluzione più sensata, proprio per un'ambizione d'immagine non esagerata e quindi nemmeno in grado di reggere il rapporto qualità / godibilità. Giocare a 1080p su un prodotto di nove anni fa, per quanto rimasterizzato, non riesce a creare una differenza visiva così impattante da convincere il giocatore a vivere l'esperienza a un numero di fotogrammi che, oltre a essere visibilmente contenuto, non è nemmeno stabile, con una fluttuazione che crea spesso una percezione ancora più bassa del flusso.
In giro
Non stiamo a raccontarvi ancora una volta dettagli di storia o altro, ciò che conta è che le avventure di Guerra riescano ancora oggi a risultare piacevoli da vivere, grazie anche a un doppiaggio più che dignitoso. Darksiders rimane un prodotto in grado di catturare: sistema di combattimento, bestiario, avanzamento e sviluppi incorporano meccaniche di franchise più grandi riviste, riposizionate ma comunque ben confezionate che ancora oggi nascondono un potenziale di intrattenimento maggiore della somma delle singole parti.
La verità nemmeno troppo nascosta di questo port - già la starete immaginando - è che finalmente Darksiders può essere giocato in mobilità e vi confermiamo che questa Warmastered dà il suo meglio su Switch proprio in giro, lontano dal dock. È in questa configurazione che la differenza tra modalità si assottiglia fino a risultare quasi impercettibile sul fronte grafico, mentre la possibilità di giocare a 60 fotogrammi in versione portatile rappresenta invece un enorme vantaggio, che dona una svolta decisa all'esperienza e determina la migliore causa di acquisto del titolo su Switch. La maggior parte del nostro tempo speso per questa recensione l'abbiamo investito in giro per casa, divisi tra divano, letto e altre zone di routine quotidiana: è indubbio che i 60 fotogrammi e un peso tecnico non eccessivo del titolo si prestino benissimo allo scopo, garantendo un ottimo gameplay grazie ai joycon laterali. Guerra diventa così, per la prima volta, ufficialmente un cavaliere da piccolo schermo, utilizzabile ovunque e capace di fornire a questa versione della Warmastered la sua dignità massima, seppur con un impianto ludico chiaramente ancorato al passato.
Conclusioni
Sappiamo di non stupire nessuno con le nostre conclusioni: a 29.90€, chiedervi di acquistare una remastered che da il suo meglio in mobilità non è semplice, eppure Darksiders è un prodotto che si adatta piuttosto bene al piccolo schermo e per questo merita di essere giocato. Il titolo è riuscito a crearsi un suo seguito grazie a elementi di design forti: per questo motivo, se siete in cerca di un'avventura in grado di mescolare sapientemente caratteristiche di qualità single player tante care a brand ben più famosi, fateci un pensiero perché, dopo un arco societario non ideale, THQ Nordic è tornata a investire sul uno dei suoi franchise più forti perché è convinta del suo valore. Seppur a fronte di compromessi ludici di una generazione fa, anche noi ne siamo convinti.
PRO
- Sempre un prodotto corposo
- Sistema di combattimento
- La portabilità è un enorme valore aggiunto
CONTRO
- Ricchezza poligonale non semplice da digerire
- Costa più delle altre versioni