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Dry Drowning, la recensione

Dry Drowning è la nuova avventura di stampo investigativo realizzata dagli sviluppatori italiani di Studio V. Tiriamo le somme sull'opera nella nostra recensione

RECENSIONE di Davide Spotti   —   01/08/2019
Dry Drowning
Dry Drowning
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Come promesso torniamo a parlare di Dry Drowning, nuova avventura investigativa tutta italiana che va a collocarsi in un promettente contesto futuristico dai contorni distopici. La graphic novel firmata da Studio V è tutta focalizzata su indagini, intrighi da sventare e bivi narrativi in grado di modificare il corso degli eventi. La piccola realtà nostrana, fondata nel 2016 da Giacomo Masi e Samuele Zolfanelli, ha lavorato al progetto per ben tre anni ed è finalmente pronta a raccogliere i frutti del lavoro svolto. Il titolo è infatti prossimo al debutto su PC, PS4, Nintendo Switch e Xbox One. Seguiteci nella nostra recensione per approfondire tutte le peculiarità dell'opera.

Distopia in scale di grigio

L'anno è il 2066. Nova Polemos è una città all'avanguardia dal punto di vista tecnologico, eppure ancora schiava di particolarismi, intolleranze mai sopite che affondano le loro radici nelle pieghe del tempo. È anche una realtà dove il controllo delle istituzioni governative, delle grosse corporazioni, ha silenziosamente messo un cappio al collo all'opinione pubblica, sempre più soggiogata da manipolazioni, dalla ricerca di capri espiatori sacrificabili. Un luogo in cui le menzogne prosperano sotto forma di apparenti buone intenzioni, mentre personaggi dalla dubbia moralità tramano nell'ombra per raggiungere i propri scopi. In questo mare magnum di odio, affilato quanto la lama di un rasoio, naviga a vista Mordred Foley, investigatore privato caduto in disgrazia a causa di una torbida vicenda che non ha mai smesso di alimentare le cronache cittadine. A fianco della sua fidata assistente Hera Kairis, l'uomo si porta appresso il fardello di un passato difficile da dimenticare. Sono trascorsi quattro lunghi anni da quando le sue apparentemente brillanti attività d'indagine hanno finito per mandare sulla sedia elettrica due innocenti.

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L'occasione di risalire la corrente, di ritrovare riscatto, si presenta quando nel suo ufficio fa capolino l'assistente personale del leader politico che ha in mano le redini della città. Il partito delle Bande Nere è tristemente noto per le sue idee estreme e nostalgiche, soprattutto in materia di immigrazione. L'organizzazione lavora dietro le quinte nel tentativo di scagionare il suo uomo di punta dalle accuse che lo vedono implicato in un brutale caso di omicidio, ed è proprio qui entra in gioco il protagonista interpretato dal giocatore. Sì perché la nuova vicenda sembra in qualche modo collegata a quella che lo ha screditato agli occhi dell'opinione pubblica quattro anni or sono. È il cosiddetto caso Pandora, nel quale è implicato un pericoloso serial killer che ama uccidere le proprie vittime rievocando miti greci. Dopo essere apparentemente svanito nel nulla, il mostro sembra essere improvvisamente tornato agli onori della cronaca, e spetterà proprio al protagonista darsi da fare per provare a risolvere un rebus che nemmeno la polizia di Nova Polemos sembra riuscire a districare.

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Dialoghi e bivi narrativi

Iniziamo subito col dire che nella versione finale, come promesso, sono stati introdotti sia l'interfaccia che i sottotitoli in italiano. Senz'altro un bell'incentivo all'acquisto per chi non mastica l'inglese o più semplicemente preferisce godersi la trama senza sforzi. In fase di prova avevamo già rimarcato l'enfasi riposta sulla raccolta degli indizi e sui dialoghi indispensabili per poter arrivare a ricostruire in maniera organica gli avvenimenti. Studio V ha avuto cura di predisporre ben 150 ramificazioni che conducono a tre differenti epiloghi, per una longevità complessiva che si aggira attorno alle venti ore. Il lavoro svolto sui testi è di tutto rispetto, se consideriamo che per la realizzazione del progetto sono state necessarie oltre 750 pagine di sceneggiatura. Uno dei punti vincenti di Dry Drowning è infatti la sua capacità di mettere il giocatore di fronte a decisioni che avranno in qualche modo conseguenze tangibili in rapporto allo svolgimento degli eventi. I dialoghi con i personaggi vengono portati avanti attraverso la comparsa di vignette, mentre accedendo alla voce Investigazione si attiva l'esplorazione della schermata nella quale si trova il protagonista. Selezionando con il cursore i vari punti d'interesse distribuiti per la location è possibile ricevere ulteriori informazioni ed evidenze funzionali alla risoluzione di ciascun caso. Affinché le indagini proseguano è necessario ripulire l'area raccogliendo tutto il materiale utile, mentre in altri casi bisogna risolvere dei piccoli enigmi e reperire così ulteriori informazioni fondamentali ai fini delle indagini.

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Pur con tutti i limiti del caso, Dry Drowning ha il pregio di presentare una buona varietà di soluzioni per quanto riguarda la composizione dei casi da risolvere, che offrono un'interessante alternanza tra la raccolta di oggetti, l'archiviazione di dati e infine l'unione di tutti i pezzi del puzzle quando si è pronti a smascherare chi sta mentendo, basandosi argomentazioni inoppugnabili. A ciò si aggiunge la presenza dei bivi narrativi, che danno modo di influire su alcuni dettagli della storia attraverso soluzioni che comportano la scelta di mantenere in vita certi personaggi a discapito di altri, di condividere o meno determinati segreti con individui dei quali non si ha la certezza di potersi fidare o ancora di stringere accordi che avranno un loro ruolo nel proseguo dell'avventura. Chiaramente non bisogna mai perdere di vista il fatto che stiamo parlando di una graphic novel, e che dunque l'interazione è stata davvero ridotta all'essenziale. Non essendo prevista un'esplorazione ambientale, si ha accesso esclusivamente a una moltitudine di schermate fisse sulle quali compaiono di volta in volta i soggetti con i quali interagire, collocati in differenti contesti. Accedendo al pulsante Indagine è possibile muoversi con il cursore del mouse per la schermata alla ricerca di dettagli riguardanti le scene del crimine e più in generale tutti quei luoghi nei quali potrebbero celarsi delle evidenze degne di essere analizzate dall'attento Mordred. Le location visitabili vengono contrassegnate su una mappa, ma per trasferirsi da un luogo all'altro non si deve far altro che accedere all'apposita schermata e scegliere una delle destinazioni disponibili in quel momento.

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Menzogne da smascherare col talento

Le particolari doti deduttive del protagonista si esplicano anche attraverso la sua abilità di identificare quando l'interlocutore sta mentendo. Questo perché sul volto degli interrogati compaiono improvvisamente delle macabre maschere dalle sembianze animali. In queste fasi bisogna portare allo scoperto l'inganno servendosi di una serie di argomentazioni che fanno necessariamente riferimento agli oggetti e alle informazioni recuperate nell'intero arco dell'indagine. In questo caso, peraltro, si hanno a disposizione solo tre errori prima che la partita si concluda con un nulla di fatto, costringendo il giocatore a ricaricare dall'ultimo salvataggio. Come avviene anche in altri titoli che prevedono bivi, al termine di ciascun capitolo vengono elencate in modo analitico le scelte intraprese durante la partita, così da avere un quadro riassuntivo della situazione prima di procedere oltre. Nell'intento di variare il ritmo del racconto, gli sviluppatori hanno introdotto anche alcuni mini giochi. Ad un certo punto si sbloccherà infatti la modalità Be a Good Citizen, integrata nel visore Aqua OS che è possibile utilizzare anche per le attività d'indagine. In buona sostanza, accedendo a questa sezione si devono completare una serie di livelli che prevedono di attivare delle celle all'interno di una griglia. Ognuna di esse dev'essere collegata organicamente alle altre ruotando ogni singolo blocco fino a identificarne la combinazione corretta.

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Non mancano però nemmeno alcuni spunti direttamente estrapolati dalle indagini, come ad esempio la possibilità di selezionare porzioni di frasi dei dialoghi per ricevere ulteriori chiarimenti dal proprio interlocutore. Talvolta è richiesto di mettere a confronto scene del crimine differenti per individuare le peculiarità che le contraddistinguono, o ancora di ricostruire un segnale radio facendo combaciare dei ripetitori su una griglia. Queste soluzioni aiutano a spezzare il ritmo e a diversificare le attività da svolgere, anche se a nostro avviso avrebbero meritato una gestione un po' più organica. A livello grafico abbiamo apprezzato i bozzetti dei personaggi, non solo ben caratterizzati e distinguibili tra loro, ma anche ottimamente contestualizzati rispetto al contesto distopico che aleggia sullo sfondo. Troviamo infatti che le tonalità in scale di grigio con cui sono stati rappresentati gli individui, contrapposta ai colori delle ambientazioni, sia stata una scelta stilisticamente azzeccata, nonché un buon modo per rendere il gioco più riconoscibile. Senz'altro meno convincenti, viceversa, le location di Nova Polemos, povere di guizzi in grado di farcele ricordare una volta portata a termine la partita. Vale la pena spendere due parole anche per la colonna sonora, che offre oltre due ore di contenuti originali per un totale di cinquanta tracce audio adattate a ciascuna situazione. Dopo aver messo mano alla versione definitiva possiamo confermare che le musiche del gioco accompagnano con efficacia la trama, conferendo alle indagini un sottofondo variegato e coerente con il contesto.

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Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (1)
7.0
Il tuo voto

L'opera prima di Studio V ci ha restituito impressioni positive, proponendoci un'efficace ramificazione narrativa tutta improntata alla raccolta di prove e al progressivo smascheramento degli inganni con un piglio efficace. L'esperienza ludica è molto circoscritta, ma riesce ad amalgamare pochi ingredienti in modo coeso e senza grosse sbavature. Con queste premesse, non possiamo fare a meno di provare una certa curiosità in vista dei futuri progetti dello studio italiano, auspicando magari una nuova esperienza di gioco un po' più strutturata anche sul piano dell'interazione.

PRO

  • Modelli dei personaggi piacevoli da guardare
  • Buona struttura dei casi proposti
  • Colonna sonora azzeccata

CONTRO

  • Scenari non particolarmente incisivi
  • Mini giochi solo abbozzati