Con la recensione di EA Sports UFC 4 ci ritroviamo a raccontare la più classica delle situazioni, quella di un titolo sportivo che viene migliorato ma non rivoluzionato rispetto alla precedente edizione, ponendosi tuttavia come un eccellente punto di partenza per chi desidera avvicinarsi al franchise.
La simulazione prodotta da Electronic Arts poteva in effetti già contare su di una base molto solida e su di una discreta quantità di contenuti, e le modifiche apportate a questo nuovo episodio vanno inquadrate nell'ottica di una generale semplificazione dei controlli che tuttavia non sacrifica lo spessore dei match. Anzi, in qualche modo li rende più divertenti.
Gameplay
Le novità più significative di EA Sports UFC 4 riguardano il gameplay, che è stato reso sostanzialmente più immediato rispetto ai precedenti episodi della serie. L'obiettivo che gli sviluppatori si sono posti è stato infatti quello di semplificare l'esecuzione delle numerose manovre a nostra disposizione, così da poterle finanche aumentare, e per farlo hanno pensato bene di inserire fra le variabili il tempo di pressione dei pulsanti.
La nuova impostazione funziona decisamente bene ed è molto intuitiva, ma soprattutto permette di ridurre drasticamente la quantità di comandi che è necessario memorizzare per poter accedere all'intero repertorio del nostro combattente. Non è tutto: anche il clinch è stato migliorato e reso più dinamico, sono state ribilanciate le prese di sottomissione (con controlli completamente diversi, più in stile WWE 2K) e si è deciso di aumentare le animazioni durante il ground and pound, moltiplicando così i colpi eseguibili.
Il risultato finale è ottimo e mette insieme due esigenze molto importanti: da un lato, come detto, semplificare determinate meccaniche che rendevano i precedenti capitoli legnosi in determinati frangenti; dall'altro preservare lo spessore strategico che caratterizza ogni match, cedendo davvero poco da questo punto di vista e anzi guadagnando in spettacolarità proprio grazie alla maggiore rapidità con cui evolvono determinate situazioni.
Come da tradizione, relazionarsi al gameplay partendo dalla modalità Carriera, che descriveremo fra poco, risulta molto diverso rispetto a farlo attraverso le modalità veloci, visto che in quest'ultimo caso avremo a che fare con fighter già maturi, veloci e potenti, dotati di un proprio stile e di un set di colpi e mosse ben definito. Sono state introdotte anche le microtransazioni, ma niente paura: servono unicamente per l'acquisto di oggetti cosmetici.
Modalità Carriera
Senza dubbio il fulcro dell'esperienza di EA Sports UFC 4, la modalità Carriera è quella che ci accoglie non appena lanciamo il gioco, catapultandoci nelle atmosfere dei circuiti indipendenti, al comando di un combattente sconosciuto ma determinato a farsi un nome, guadagnarsi un contratto con la UFC e magari, chissà, diventare un campione.
Il nostro personaggio, creato attraverso un editor che consente di scegliere rapidamente il suo aspetto e le sue capacità, per poi magari tornare in un secondo momento a rifinire il tutto, parte infatti dal basso e viene scoperto da un allenatore in cerca di nuovi talenti, che decide di prenderlo sotto la sua ala protettiva e insegnargli progressivamente nuove tecniche per far sì che possa contare su qualcosa di diverso oltre alla semplice forza di volontà.
L'esperimento ha successo e il giocatore può viverlo sulla propria pelle, immedesimandosi nell'avatar e ripercorrere sequenze come quelle del film Warrior... o magari della commedia Colpi da Maestro, in cui un insegnante sovrappeso e di mezza età prova a farsi un nome nel mondo delle arti marziali miste sotto la supervisione del folle ex lottatore Bas Rutten.
Le contaminazioni narrative riscontrabili nelle fasi preliminari della modalità Carriera si esauriscono comunque in fretta, lasciando il posto a una struttura tradizionale caratterizzata da una progressione lenta ma appassionante, in cui ogni allenamento e ogni incontro si trasformano in occasioni per migliorare il personaggio sbloccando punti evoluzione da spendere per potenziarne i colpi e le abilità fisiche.
C'è un'enfasi sul ruolo dei social, che rientrano fra le modalità di promozione degli incontri e vengono richiamati anche quando decidiamo di trasmettere in diretta le nostre sessioni sparring per innescare la curiosità degli appassionati e fare in modo che possano seguire il nostro prossimo match, cercando poi magari di vincerlo in maniera netta e veloce per impressionarli e guadagnare dei fan.
A ben vedere non c'è nulla di rivoluzionario nella modalità principale di EA Sports UFC 4 e le novità si riducono alla fine a degli accorgimenti, ma la sostanza non manca assolutamente e così le sfaccettature di un sistema che intreccia rivalità e alleanze, amicizie e provocazioni, dandoci la possibilità di compiere delle scelte e dunque di plasmare il nostro percorso come meglio crediamo.
Gli altri contenuti
EA Sports UFC 4 vanta una gran quantità di contenuti, pensati sia per il single player che per il multiplayer competitivo. Selezionando la voce "combatti ora" dalla schermata principale si accede a tre modalità differenti: Combatti Ora, appunto, che si pone come il classico incontro veloce ed è disponibile anche in una variante personalizzabile; Alzati e Colpisci, che elimina le prese e il combattimento a terra in favore di scambi veloci e spettacolari; e Modalità Knockout, in pratica un'interpretazione arcade che si rifà al film Senza Esclusione di Colpi e si rivela fin da subito molto divertente: un bel modo per mischiare un po' le carte dell'esperienza. Sono inoltre presenti due modalità di allenamento (pratica e tutorial), nonché eventi e tornei personalizzabili: una dotazione piuttosto completa.
Per quanto riguarda l'online, ci si può cimentare con i Campionati Mondiali e dunque con sfide classificate sulla base di una leaderboard globale; con le Battaglie Blitz, che cambiano regole e modificatori di volta in volta per aumentare la varietà dei match; e infine partecipare a un Incontro Veloce affidandoci al matchmaking o invitando un amico per poter combattere nella maniera più tradizionale. Ebbene, durante i nostri test abbiamo riscontrato un netcode solido, associazioni rapide e praticamente nessun episodio di latenza: la cosa ci ha confortato, considerata la quantità di legnate che abbiamo preso quasi da chiunque.
Il roster disponibile conta qualcosa come cinquanta atleti divisi per sesso e categoria di peso, con una selezione rapida dei lottatori più importanti del momento nonché stelle del recente passato come Conor McGregor, Ronda Rousey e Jon Jones: anche da questo punto di vista non ci si può lamentare.
Trofei PlayStation 4
Sono ventotto i Trofei sbloccabili in EA Sports UFC 4: meno del solito, ma per ottenerli bisogna sviscerare l'esperienza non solo eseguendo una serie di azioni per la prima volta, ma anche raggiungendo obiettivi specifici e non sempre alla portata, come ad esempio diventare GOAT, difendere la cintura dodici volte in carriera e così via.
Realizzazione tecnica
Ci sono state alcune rifiniture, qualche modifica nelle inquadrature e l'effettistica risulta per certi versi differente, donando alla pelle degli atleti un aspetto se vogliamo più realistico, ma in generale la realizzazione tecnica di EA Sports UFC 4 appare perfettamente in linea con l'episodio precedente. Il grosso del lavoro è stato fatto su alcuni nuovi movimenti e in termini di colpo d'occhio non si assiste ad alcuna rivoluzione.
Non è necessariamente un male, sia chiaro: sebbene alcuni aspetti visivi della serie possano essere migliorati, la resa dell'azione in generale è buona e soprattutto è stata introdotta una più precisa corrispondenza fra input e animazioni che si riflette sulle meccaniche di gameplay. Carina la colonna sonora firmata, anche se il grosso dei brani inclusi nel pacchetto non corrisponde esattamente ai nostri gusti, mentre la telecronaca in inglese si conferma funzionale all'esperienza.
Conclusioni
EA Sports UFC 4 si conferma un simulatore di combattimento sportivo solido e parecchio sfaccettato, capace di coinvolgerci in match di grande spessore strategico ma anche, eventualmente, di rilassarci con qualche duello dal sapore arcade nelle modalità di contorno. La Carriera è anche qui la grande protagonista, parte molto bene sul piano narrativo per poi adottare una struttura abbastanza standard a cui però non mancano dettagli e interessanti intuizioni. Sul fronte del gameplay non si può che apprezzare il lavoro di snellimento dei controlli, ora sostanzialmente più accessibili, e la maggiore dinamicità conferita ad alcune fasi dello scontro.
PRO
- Gameplay semplificato ma senza sacrificare lo spessore
- Ottima quantità di contenuti
- Roster ricco e variegato
CONTRO
- Ci aspettavamo qualcosa in più dalla grafica
- Alcuni aspetti del match restano un po' fiacchi