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F-Zero 99, la recensione di un divertentissimo ritorno al futuro

F-Zero torna a graziare le sponde dei videogiochi, anche se non nel modo che speravamo: nella recensione di F-Zero 99 vi diciamo perché dovreste dargli una chance.

F-Zero 99, la recensione di un divertentissimo ritorno al futuro
RECENSIONE di Lorenzo Mancosu   —   16/09/2023

Quando F-Zero ha fatto la sua comparsa in mezzo alle danze dell'ultimo Nintendo Direct, il cuore di milioni di appassionati ha letteralmente saltato un battito, salvo poi regolarizzarsi rapidamente al riconoscimento dell'inconfondibile grafica del Super NES. La serie ideata da Takaya Imamura e Shigeru Miyamoto è ormai assente da tanti, troppi anni: fatte salve le pubblicazioni per le macchine portatili, il ricordo di F-Zero GX per Nintendo GameCube è ancora tremendamente fresco nella mente dei fan, dal momento che si tratta senza mezzi termini di uno fra i migliori videogiochi "sci-fi racing" mai realizzati, uno scatolone stracolmo di contenuti e ancora oggi estremamente valido in termini di resa estetica.

Se ormai da qualche mese circola la voce che una versione rimasterizzata di F-Zero GX sia in sviluppo presso gli studi di Next Level Games - team noto per i lavori svolti su Luigi's Mansion - la sensazione diffusa è che il ritorno della serie si trovi attualmente dietro l'angolo, magari proprio tra le file della selezione destinata ad accompagnare l'esordio della tanto desiderata Switch 2. Probabilmente è proprio in quest'ottica che bisogna leggere F-Zero 99: come un piccolo banco di prova volenteroso di sondare il terreno per capire se l'esplosiva fiamma di Captain Falcon arda ancora nel petto del pubblico. A giudicare dalla quantità di giocatori e giocatrici che abbiamo sfidato nel corso delle ultime 48 ore, ci sentiamo di confermare con discreta sicurezza che sì, quel fuoco brucia ancora, e anche molto forte.

Inserendosi nella famiglia dei neonati "99 Games", corrente di titoli introdotta al pubblico da Tetris 99 e in seguito arricchita dalle varianti a tema Pac Man e Super Mario, questa variazione sul tema F-Zero rappresenta senza ombra di dubbio la più curata in assoluto, straordinariamente rifinita per essere una produzione inclusa "gratuitamente" nel servizio di Nintendo Switch Online. Non si tratta di un semplice battle royale di stampo arcade, ma di una piccola operazione nostalgia che traspira da ogni pixel la folle essenza alla base della serie.

Bentornati a Mute City: allacciate le cinture, alzate al massimo il volume delle cuffie, schiacciate l'acceleratore e lanciatevi nella recensione di F-Zero 99.

Una formula immortale

Benvenuti nel gioco che non sapevate di voler giocare
Benvenuti nel gioco che non sapevate di voler giocare

F-Zero 99 pianta solide radici nel codice originale della versione SNES, lasciando quasi invariate le componenti essenziali della ricetta per concentrarsi invece sulla pulizia della veste grafica e sul ventaglio di meccaniche avanzate. Si tratta di una struttura sulla carta estremamente semplice: c'è un pulsante per accelerare e uno per attivare il turbo, la coppia di dorsali per derapare o scivolare sulla pista, e per finire un input destinato alla piroetta con cui tentare di abbattere gli altri piloti o proteggersi dai loro assalti. Questa nuova versione non lesina affatto sui tutorial, introducendo qualsiasi neofita a tre diverse corse pensate per presentare le poche asciutte meccaniche che regolano la produzione, preparandolo in maniera impeccabile all'inferno che si troverà ad affrontare.

Tutto orbita attorno alla gestione dell'energia, risorsa che non si limita alla sola alimentazione del turbo, ma di fatto corrisponde alla salute effettiva della macchina, portando alla totale distruzione del veicolo in caso scenda al di sotto della soglia minima. Ciascuna gara, di conseguenza, assume i connotati di una "death race" nella quale la gestione dei danni è a dir poco fondamentale, perché in caso d'esplosione sopraggiunge la sconfitta immediata e il ritiro dall'eventuale torneo. Se la formula a eliminazione tipica dell'originale si piega perfettamente alle leggi della moderna battaglia reale, l'essenza del progetto non ha assolutamente abbandonato l'anima del racing puro, al punto tale che la guida vince sempre su tutti gli altri elementi dell'amalgama.

L'idea di utilizzare il sistema di partenza del motocross è a dir poco geniale e premia l'abilità
L'idea di utilizzare il sistema di partenza del motocross è a dir poco geniale e premia l'abilità

L'unica meccanica del tutto inedita risiede nel Super Turbo, una variante speciale che consente di librarsi sopra la pista per qualche secondo dopo aver raccolto un determinato numero di Scintille, ovvero sferette luminose che scaturiscono dagli avversari ogniqualvolta vengono colpiti. Al primo sguardo potrebbe sembrare una classica funzionalità di "catch-up" implementata per consentire rimonte altrimenti impossibili, ma bastano poche ore di gioco per iniziare a intravedere le fitte strategie che è possibile mettere in atto sfruttandola nel modo corretto. In linea generale si tratta di una formula di gameplay inaspettatamente profonda, nella quale a fare la differenza è quasi sempre la grezza abilità al volante, unitamente alla capacità di mettere gli avversari fuori combattimento per ricaricare istantaneamente l'energia al massimo.

Al fine di ospitare 99 piloti sul medesimo tracciato, inoltre, Nintendo ha avuto la brillante idea di integrare il medesimo sistema di partenza del mondiale di motocross, aggiungendo intelligenti griglie dedicate che trasformano il cosiddetto "holeshot" - ovvero la capacità di inserirsi per primi nel circuito - in un elemento determinante per agguantare la vittoria. Per il resto, il gameplay ricalca perfettamente l'architettura originale, con la pesante, a volte pesantissima differenza che in pista ci sono altri 98 giocatori che non vedono l'ora di farvi la pelle.

Più contenuti del previsto

Il Gran Prix è dove i migliori piloti si danno battaglia
Il Gran Prix è dove i migliori piloti si danno battaglia

L'offerta di F-Zero 99 si presenta enormemente più ricca rispetto a quella dei suoi predecessori: anziché limitarsi a mettere sul piatto la più classica delle corse arcade, apre a un ventaglio di modalità alternative a tempo limitato che culminano nel grande evento del Grand Prix. Ogni dieci o quindici minuti, accanto alle gare semplici, si alternano varianti quali Circuiti Pro, Gare a Squadre e Mini Prix per rinfrescare la ricetta con variazioni sul tema e regole dedicate. Completando le diverse attività, si mettono infine le mani sui biglietti necessari per partecipare al Gran Premio, ovvero un campionato della durata di cinque corse da affrontare assieme al medesimo gruppo di piloti, nel tentativo di portare a casa il massimo dei punti.

Il Grand Prix è un evento speciale che grazia le sponde dell'opera con cadenza regolare, pertanto non è possibile affrontarlo all'infinito ma è necessario attendere finestre ben specifiche in cui cercare di conquistare - per il momento - la sola Coppa Cavallo. Il motivo di questa scelta è presto spiegato: i punti accumulati nel corso di entrambe le varianti dei Prix contribuiscono a stilare una classifica su base mondiale - resettata ogni settimana - che mette in evidenza i nomi e le statistiche dei cento migliori piloti della galassia, ulteriore testimonianza che l'elemento della fortuna trovi ben poco spazio. Esiste poi un'ulteriore sfida all'interno della sfida: al momento dell'avvio di qualsiasi attività, il sistema di matchmaking seleziona quattro rivali di abilità paragonabile a quella del giocatore, e sarà solo sconfiggendoli che si potrà incrementare - o in caso di sconfitta veder diminuire - il proprio grado pilota.

Nintendo ha implementato diversi sistemi di sfide, medaglie ed elementi di personalizzazione
Nintendo ha implementato diversi sistemi di sfide, medaglie ed elementi di personalizzazione

Strizzando l'occhio a chiunque non fosse interessato alla componente competitiva, Nintendo ha comunque scelto di mettere in piedi un vasto sistema di progressione disgiunto che, in seguito al completamento di determinate sfide, consente di personalizzare l'aspetto delle quattro macchine presenti, ovvero la Blue Falcon del capitano, la Golden Fox del Dr Stewart, la Wild Goose di Pico e l'inconfondibile Fire Stingray rosa di Samurai Goroh; tutte quante, oltre ad accogliere dozzine di livree e cosmetici, hanno mantenuto le tradizionali differenze sul piano statistico, pertanto chiunque abbia apprezzato l'opera originale si sentirà immediatamente a casa.

Per quanto riguarda i circuiti, per il momento sono presenti Mute City I, Big Blue, Sand Ocean, Death Wind I, White Land I e Port Town II, alle quali si aggiunge il difficilissimo Silence, che tuttavia si può sbloccare in maniera definitiva solamente riuscendo a raggiungere le fasi finali - ovvero la top 20 - della Coppa Cavallo. Le piste che mancano all'appello, tra cui l'infame Fire Field e le varianti del Red Canyon, saranno introdotte assieme alla Coppa Regina e alla Coppa Re, che molto probabilmente vedranno luce nel corso delle prossime settimane, una volta smaltito il traffico del lancio. La speranza è che Nintendo, anziché staccare la spina prematuramente, assuma la rara decisione di fornire il giusto supporto nel tempo, magari pescando qualche elemento dalle parti delle versioni portatili.

Una nuova dipendenza

La voglia di giocare un nuovo F-Zero adesso è davvero tanta
La voglia di giocare un nuovo F-Zero adesso è davvero tanta

Tralasciando l'aspetto puramente contenutistico, abbiamo approcciato F-Zero 99 convinti che sarebbe stato del tutto incapace di replicare l'effetto Tetris, presentandosi come un'interessante diversivo di nicchia destinato a stancare dopo una decina di gare. Niente di più sbagliato: la velocità, la pulizia e l'immediatezza della ricetta riescono a generare la stessa forma di dipendenza esperita dalle parti dei tetramini, musicando il calderone attraverso quella che è una fra le più iconiche colonne sonore originali dei primi anni '90, a firma di Yumiko Kanki e Naoto Ishida.

Il risultato è che le ore trascorrono come fossero minuti, mentre quello che inizialmente si presenta come un caos totale inizia ad acquisire lentamente forma: una volta interiorizzata la necessità di guidare in maniera pulita e comprese le potenzialità del Super Turbo, si prende coscienza di quanto sia effettivamente marginale l'impatto degli altri 98 piloti e si comincia finalmente a vincere in maniera consistente. È difficile, al contempo, immaginare che l'anima di F-Zero possa contare sulla stessa durabilità di un'opera immortale come Tetris, che a causa della sua natura unica non ha mai neppure accarezzato il bisogno di trasmettere la sua eredità a un sequel. E sapete quale sarebbe la cura perfetta per combattere la ripetitività intrinseca nella formula? Mettere le mani su un nuovo capitolo di F-Zero, magari quello che gli appassionati stanno attendendo da oltre vent'anni.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch
Digital Delivery Nintendo eShop
Multiplayer.it
8.0
Lettori (23)
7.4
Il tuo voto

F-Zero 99 rappresenta al momento lo scatolone più ricco e rifinito emerso dalle piccole operazioni nostalgia andate in scena dalle parti di Nintendo Switch Online. La casa, senza snaturare la ricetta originale, ha scelto di cucirla su un divertentissimo fondale che strizza l'occhio alla battaglia reale, mettendo in piedi un'esperienza veloce e immediata che rischia seriamente di causare dipendenza. Se da una parte è il gancio perfetto per introdurre nuovi appassionati all'essenza della serie - e qualsiasi fan di vecchia data dovrebbe assolutamente dargli una chance - dall'altra è già capitato che questo genere di esperienza svanisse prematuramente senza lasciare traccia. Si tratta senza dubbio del miglior gioco "99" in circolazione: la speranza è che riesca preparare il terreno per il grande ritorno della serie, magari insieme alla nuova console della Grande N.

PRO

  • Può causare dipendenza
  • Veloce, immediato, davvero divertentissimo
  • Tante modalità e opzioni di personalizzazione
  • L'abilità individuale spicca anche in mezzo a 99 giocatori

CONTRO

  • I contenuti della versione SNES sono quelli che sono
  • Come già capitato, Nintendo potrebbe staccare la spina
  • Peccato non poter giocare con gli amici