Sappiamo bene che di pseudo MMORPG per piattaforme mobile ce ne sono ormai a bizzeffe, ma questo titolo Neocraft si distingue, se non altro, per una notevole cura nella costruzione del mondo di gioco e del sistema di combattimento, pertanto guardiamo con un po' di interesse a questa recensione di Guardians of Cloudia.
La storia è un insieme di cliché a cui si può prestare ben poca attenzione, ma riguarda tanto per cambiare l'eterna lotta del bene contro il male, in questo caso all'interno di un mondo fantasy in stile anime che circonda il territorio di Cloudia. In sostanza, si inizia con l'essere una giovane promessa tra gli "Skywalker" (miracolosamente scampati agli avvocati di Lucas, a quanto pare), coloro che sono destinati a diventare guardiani, e ci si ritrova coinvolti in una lotta molto più grande di noi, con nemici apparentemente imbattibili ma che ci porteranno attraverso un lungo percorso di formazione verso l'auto-miglioramento e l'evoluzione in combattenti a pieno titolo. Tutto questo oltre ovviamente alle implementazioni multiplayer in PvP, trattandosi di un ibrido con elementi in stile MMO.
Sebbene Guardians of Cloudia non brilli propriamente per originalità, vi si scorgono alcuni elementi peculiari e interessanti, come il sistema di combattimento e la gestione dei pet, che da orpello diventano un vero e proprio elemento basilare del gameplay in questo particolare RPG. Già da una prima occhiata, tra caratterizzazione grafica e stile di gioco, appare molto chiara la vicinanza con Tales of Wind, che è in effetti sviluppato dal medesimo team Neocraft, ma considerando la qualità di quest'ultimo non si tratta di un elemento necessariamente negativo.
Certo, questo toglie ulteriore originalità a un gioco di per sé non proprio innovativo, dunque se avete giocato già a Tales of Wind sapete esattamente con cosa abbiamo a che fare: si tratta di un RPG con combattimenti in tempo reale e presenza di quest in single player PvE o modalità multiplayer tra 1v1, Team vs Team, Guild vs Guild, e una sorta di Battle Royale, tanto per non farsi mancare proprio nulla. Guardians of Cloudia non eccelle praticamente in nessuna delle diverse tipologie di gioco in cui si cimenta, ma nel complesso risulta un titolo piacevole, da provare volentieri anche grazie alla distribuzione free-to-play.
Tra MMORPG e JRPG
La struttura di gioco si basa sulla tipica commistione di elementi tra MMORPG e JRPG che si è propagata a dismisura in ambito mobile in questi anni, riuscendo in questo caso a trovare anche una buona mediazione attraverso un sistema di combattimento in tempo reale anche divertente e una particolare progressione dei personaggi. La componente MMORPG è forse quella più debole: presentando la solita sequela di quest da affrontare senza ragionarci nemmeno più di tanto, con l'esigenza del grinding per potenziare i personaggi tutta la struttura da RPG single player si trasforma ben presto nella classica sagra dell'autoplay, con il personaggio che corre da solo da una parte all'altra verso i punti d'interesse e gli obiettivi da portare a termine. Sappiamo che può essere difficile, visto che la stessa struttura di gioco spinge a usare escamotage del genere per affrontare il grinding endemico, ma il consiglio è di cercare di evitare il più possibile il ricorso al pilota automatico, perché di fatto toglie qualsiasi interesse a giocare.
Controllando direttamente i personaggi si può apprezzare anche una buona variazione di situazione tra una quest e l'altra e soprattutto un sistema di combattimento piuttosto divertente, anche se tendenzialmente confusionario. Questo si basa sul controllo diretto del personaggio e l'uso di diverse abilità speciali con i loro classici periodo di cooldown, dunque da gestire e dosare al meglio. A tutto questo si aggiunge l'uso dei pet, che sono parte integrante della customizzazione e della progressione dei personaggi, come vediamo in seguito.
Gli Skywalker, ovvero coloro che sono destinati a diventare Guardiani, sono dotati di particolari abilità di combattimento e si suddividono in cinque classi principali: arciere, spadaccino, rogue, mago e oracolo, ognuno dei quali a sua volta può evolversi seguendo due strade differenti, portando in totale a 10 possibili specializzazioni da intraprendere. Sebbene la meccanica del combattimento non cambi più di tanto tra un personaggio e l'altro, si distinguono quantomeno combattenti ranged o a distanza ravvicinata, dotati di abilità speciali che emergono ai livelli più avanzati in grado di modificare sensibilmente la potenza di attacco e di costituire in questo modo elementi ben equilibrati per costruire una squadra in multiplayer.
Le statistiche progrediscono all'aumentare del livello ma anche utilizzando equipaggiamenti più avanzati, per alcuni dei quali è richiesto anche il ricorso alle micro-transazioni, a meno che non ci si voglia affidare esclusivamente alla fortuna e al grinding selvaggio. La cosa non è di per sé un gran problema nella struttura PvE del gioco, ma lo diventa ovviamente quando si entra nell'ambito del PvP, dove la deriva pay to win può facilmente emergere.
Un altro elemento che rientra sia nella progressione che negli aspetti che coinvolgono le micro-transazioni sono i pet, vero e proprio elemento distintivo di Guardians of Cloudia rispetto ai molti altri titoli del genere. Invece di essere semplici elementi estetici, i pet in questo gioco sono parte integrante del gameplay, visto che sono sostanzialmente degli alleati che ci sostengono durante i combattimenti. Queste creature sono dotate di poteri magici elementali che possono amplificare gli attacchi dei personaggi e infonderli di ulteriori effetti. Inoltre, i pet si evolvono, cambiando aspetto e caratteristiche in maniera notevole e aggiungendo ulteriore spessore strategico alla loro gestione e impiego in battaglia, andando a costituire un vero e proprio gioco nel gioco, che in questo modo assume quasi i connotati di una specie di Pokémon.
Conclusioni
Guardians of Cloudia svolge il suo compito in maniera convincente come RPG online mobile, ma senza alcun guizzo particolare in termini di gameplay o caratterizzazione. Il suo elemento più particolare, ovvero la gestione dei pet in concomitanza con la progressione dei personaggi, quasi sullo stile Pokémon, finisce sostanzialmente soffocato dai meccanismi delle micro-transazioni. Detto questo, per qualche ora può comunque essere un RPG divertente e rilassante, che piacerà sicuramente a chi ha apprezzato Tales of Wind, purché si eviti di cadere nella trappola dell'auto-play.
PRO
- Tecnicamente pulito e piacevole a vedersi
- Sistema di combattimento action in tempo reale divertente
- Buona l'idea dei pet e la loro gestione in stile quasi Pokémon
CONTRO
- Assolutamente nulla di originale
- Micro-transazioni tendenti al pay to win nel PvP
- Solita tendenza al grinding e all'auto-play