La tipica struttura delle serie televisive prevede che a circa metà del percorso ci siano alcuni episodi di transizione che, per l'appunto, devono fare di collante tra la prima parte, nella quale vengono apparecchiate tutte le trame e presentati tutti i personaggi, e la seconda, quella nella quale i proverbiali nodi vengono al pettine.
È decisamente il caso dell'episodio 1x04 della serie TV di Halo. Fortunatamente però, gli sceneggiatori di Paramount+, avevano ancora sufficienti cose da raccontare per rendere Homecoming, nonostante un ritmo non esagerato, un passaggio fondamentale e piuttosto interessante per la crescita e l'evoluzione di Master Chief.
Ritorno a casa
L'episodio 4, intitolato Homecoming (ritorno a casa) in inglese, si concentra sui protagonisti umani. Come abbiamo detto raccontando l'episodio precedente, la serie TV di Halo sembra seguire quattro filoni paralleli, che spesso si intrecciano tra di loro. Abbiamo Master Chief, ovviamente, i Covenant, la storia di Kwan Ha e il pianeta Madrigal e la UNSC.
In questo quarto episodio vengono portate avanti le storie che riguardano gli umani, divisi in fazioni costantemente in attrito. La più interessante è sicuramente quella che vede Master Chief, la Dottoressa Halsey e il suo galoppino andare alla ricerca di un secondo manufatto alieno su quello che dovrebbe essere il pianeta natale di John 117. Si tratta di un segmento molto interessante perché va a scavare nel passato dello Spartan e soprattutto perché comincia a delineare un profilo della dottoressa decisamente più oscuro di quel che poteva sembrare nei primi episodi, molto più in linea col personaggio ufficiale.
L'altro ritorno a casa è quello della giovane Kwan Ha sul suo pianeta natale Madrigal, questa volta alla ricerca di quel che rimane della resistenza sul pianeta, spazzata via prima da un attacco Covenant e poi da un sentimento pro-UNSC. Un'organizzazione che anche in questo caso non sembra rappresentare esattamente "i buoni".
Infine ci sono Miranda Keyes e gli Spartan del Silver Team che, con la Halsey lontana, hanno la possibilità di fraternizzare per la prima volta. Una collaborazione che sembra consentire all'umanità di fare grandi passi in avanti nella conoscenza dei Covenant e dei loro obiettivi.
Poca azione
Per l'ennesima volta la serie di Halo si dimostra molto meno dinamica di quanto ci si potesse aspettare. Il che non è un male. Gli sceneggiatori si stanno prendendo il tempo per tratteggiare dei personaggi interessanti, oltre che per raccontare la trasformazione che sta avvenendo all'interno della UNSC, ma soprattutto degli Spartan.
I super soldati, infatti, sono sempre meno macchine da guerra e sempre più super esseri umani in grado di combattere come demoni, ma anche di scherzare e soprattutto ragionare.
Forse il segmento più debole è quello di Madrigal, soprattutto perché per il momento non si capisce come si leghi con la storia di Master Chief e sembra essere messo lì solo come riempitivo (abbastanza interessante, comunque) e per raccontare un angolo di universo poco conosciuto anche dagli amanti della serie.
Quello che è importante, però, è che la serie TV continua a lasciarsi guardare volentieri e anzi ha chiuso l'episodio con un bel punto di domanda, che potrebbe significare che le vicende prenderanno definitivamente il volo.
La serie TV di Halo continua a piacerci, soprattutto perché tratta la serie di Microsoft in maniera molto intelligente, puntando più sulla costruzione dell'universo e i personaggi e meno sull'azione e gli effetti speciali. Per ora, perlomeno. Il risultato è uno show da ascoltare, oltre che da guardare, con tante storie che si intrecciano e profili mai definiti. Non ci sono solo buoni contro cattivi, ma anche tante gradazioni di grigio che rendono il tutto molto più interessante. Come evolverà la storia?
CERTEZZE
- Gli Spartan continuano a evolvere
- Tante storie interessanti
- La prossima puntata promette bene
DUBBI
- La storia di Madrigal al momento è la meno interessante
- Gli effetti speciali continuano a non farci impazzire