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Hearthstone: Ceneri delle Terre Esterne, la recensione

Dopo una settimana in compagnia di Ceneri delle Terre Esterne, ecco la recensione della nuova espansione di Hearthstone

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   14/04/2020

La recensione di Ceneri delle Terre Esterne, nuova espansione di Hearthstone, arriva a poco più di un mese di distanza da quello che è stato il sesto compleanno del gioco di carte targato Blizzard. Anche se sembra passato meno, era infatti l'11 marzo 2014 quando gli sviluppatori di Warcraft, Overwatch e compagnia decisero di buttarsi ufficialmente all'interno del mondo dei card game, riuscendo a spopolare all'interno di questo genere anche grazie all'uso dell'ambientazione di World of Warcraft per attirare gli appassionati di quest'ultimo. Il risultato dell'operazione parla ovviamente da solo, attraverso un successo che ancora oggi continua ad andare avanti nonostante la concorrenza sia sempre più spietata e numerosa con l'arrivo di nuovi titoli come Legends of Runeterra.

Per portare una ventata di novità in Hearthstone che andasse oltre l'aggiunta di nuove carte che avviene puntualmente ogni quattro mesi, per Ceneri delle Terre Esterne l'idea di Blizzard è stata quella di introdurre la nuova classe del Cacciatore di Demoni, la prima in assoluto a essere aggiunta a quelle già presenti nel gioco sin dal suo lancio. Anche per noi la curiosità di conoscere l'eroe impersonato da Illidan Grantempesta è stata alta, e dopo il provato di un paio di settimane fa abbiamo finalmente potuto farlo insieme a tutti gli altri giocatori, con l'arrivo dell'espansione avvenuto lo scorso 7 aprile. In seguito a una settimana passata a giocare coi nuovi mazzi, ecco il nostro verdetto!

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La nuova classe: il Cacciatore di Demoni

Al di là delle caratteristiche legate alle centotrentacinque carte di Ceneri delle Terre Esterne, è dunque il Cacciatore di Demoni a farla da padrone oscurando almeno temporaneamente tutte le altre classi. Un effetto che si è fatto sentire prepotentemente subito dopo il lancio dell'espansione, con il nuovo Demon Hunter provato da tantissimi giocatori. Non sono mancati però i problemi: un po' la novità, un po' la terribile efficacia di questa classe nei confronti delle altre, hanno portato nelle prime ore a fare in modo che non esistessero altro che mirror match.

Se da un lato una cosa del genere era prevedibile, dall'altro il successo del Cacciatore di Demoni anche in termini di win rate ha fatto suonare un campanello d'allarme, associato ai dubbi dei giocatori più esperti che hanno visto nell'eccessivo power level di alcune delle nuove carte introdotte da Ceneri delle Terre Esterne un pericolo per il bilanciamento di Hearthstone. Blizzard ha risposto con un nerf praticamente immediato, avvenuto di fatto dopo circa ventiquattro ore. Carte come Teschio di Gul'dan e Antaen Inibito sono andate a costare un cristallo di mana in più rispetto a quanto inizialmente previsto, mentre nel caso dell'arma Lame da Guerra Aldrachi è stata diminuita la durabilità.

Una mossa obbligata vista la piega che stava prendendo la situazione, abbassando almeno per il momento l'appetibilità del Cacciatore di Demoni che rimane comunque una classe divertente da giocare grazie alla dinamica del Ripudio, che garantisce effetti aggiuntivi alle carte giocate dall'estrema sinistra o destra della propria mano. Dopo la rotazione che ha inaugurato l'Anno della Fenice, starà alle altre espansioni riuscire a valorizzare la nuova classe, nella speranza che non si debba ricorrere anche in futuro a nerf immediati.

Le altre novità: servitori inibiti e carte “prime”

L'arrivo del Cacciatore di Demoni merita senza dubbio il suo spazio, ma Ceneri delle Terre Esterne contiene comunque altre novità. Una di queste l'abbiamo già citata ed è legata ai servitori inibiti, i quali entrano in gioco come dormienti per poi attivarsi dopo due turni dando vita nella maggior parte dei casi a effetti particolarmente potenti. Sono senza dubbio carte da giocare con particolare attenzione visto il loro effetto ritardato, sottoponendosi così a un temporaneo svantaggio prima di ottenere il potenziamento. Vale la pena tenere presente che carte come L'Incredibile Reno non fanno scomparire i servitori inibiti, i quali sono quindi immuni a questa carta in uso in diversi mazzi del Mago.

L'altra novità di rilievo riguarda le carte "prime" (supreme in italiano) sparse tra un po' tutte quante le classi di Hearthstone. In questo caso si tratta di servitori che entrano in gioco con una determinata caratteristica, per poi inserire con il proprio rantolo di morte una versione di loro stessi potenziata all'interno del mazzo del giocatore che li controlla. In molti casi si tratta di carte particolarmente valide per essere giocate, come il Reliquiario Supremo del Sacerdote (6/8 con provocazione e furto vitale, bersagliabile da magie solo da parte di chi lo controlla) o Solarian Suprema del Mago, una 7/7 con +1 danni magici e possibilità di lanciare cinque magie casuali con bersaglio i nemici quando possibile. Tuttavia, la loro efficacia è attualmente limitata da un meta abbastanza veloce, che impedisce in molte partite di arrivare a fare ricorso alle caratteristiche delle carte "prime". Bisognerà quindi tornare a valutarle quando i mazzi si sposteranno un po' di più verso una tipologia di controllo.

Shadowjeweler Hanar

Un discorso simile riguarda le novità del Paladino, spinto da Blizzard nella sua versione pura grazie all'introduzione dei Libram. Salvo novità sconvolgenti nel meta (che potrebbero comunque avvenire, visto che l'espansione è uscita da una settimana), questo set di carte pur presentandosi con una veste interessante dovrà probabilmente aspettare le prossime espansioni per diffondersi maggiormente.

Rispetto al meta precedente all'uscita di Ceneri delle Terre Esterne c'è da dire che i nuovi archetipi stanno un po' tutti facendo fatica ad affermarsi. Merito senza dubbio dell'efficacia di Galakrond e delle carte a esso legate. Comunque sia, tra i nuovi mazzi spicca almeno per il momento lo spell mage, ossia un mazzo composto da sole magie per il Mago. Particolarmente interessante anche il secret rogue grazie alla presenza del Gioielliere Oscuro Hanar, tramite il quale ottenere segreti di altre classi una volta giocatone uno dei nuovi che riguardano il Ladro.

Conclusioni

Digital Delivery Battle.net
Multiplayer.it
7.8
Lettori (8)
5.1
Il tuo voto

Concludiamo la recensione di Ceneri delle Terre Esterne ammettendo le nostre perplessità legate nelle prime ora all'efficacia del Cacciatore di Demoni, che è riuscito a eclissare in brevissimo tempo tutte le altre classi. Per fortuna il Team 5 di Blizzard è intervenuto immediatamente sul bilanciamento, facendo in modo che gli altri eroi riguadagnassero un po' di terreno nei confronti di Illidan. Anche se possiamo dire nel complesso di apprezzare le caratteristiche di questa espansione, l'uscita dal formato standard di numerose carte rende Ceneri delle Terre Esterne valutabile a fondo solo nel lungo periodo: staremo a vedere che cosa tirerà fuori Blizzard nei prossimi mesi.

PRO

  • La nuova protezione dai duplicati accresce il valore delle buste
  • Illidan come eroe è davvero figo!
  • Nuove dinamiche molto interessanti...

CONTRO

  • ...ma poco valutabili nel meta attuale
  • Siamo sicuri che i nerf a tempo di record non fossero evitabili con una maggiore attenzione in fase di design?