Oggi più che mai sappiamo quali possono essere gli effetti che inquinamento e abuso delle risorse possono avere sulla Terra: dallo scioglimento delle calotte polari alle tempeste tropicali, passando per inondazioni e desertificazione. Non temete, la recensione di Imagine Earth non vuole essere una lezione di ecologia, ma proprio la consapevolezza dell'argomento rappresenta un elemento fondamentale nel gioco del team indipendente tedesco Serious Bros. Imagine Earth è un titolo che viene descritto dagli stessi sviluppatori come un simulatore di civilizzazione globale in tempo reale, praticamente un videogioco nel quale dovrete cercare di colonizzare pianeti e intere galassie, tenendo però presenti alcune rigide regole. Il nobile intento è pienamente centrato, con lo stimolo ulteriore dato dal dover contrastare delle altre compagnie che faranno in modo, fregandosene del riscaldamento globale e in barba alle emissioni, di mettervi i bastoni fra le ruote. Nel tentativo di trovare il giusto equilibrio tra ambizioni espansionistiche e intenzioni ambientaliste, percorrerete pianeta dopo pianeta la strada verso la bonifica e la colonizzazione dell'universo.
La struttura di gioco
A differenza di molti strategici in tempo reale, nei quali le strutture possono essere collocate su spazi quadrati o esagonali, qui ci troviamo di fronte a una suddivisione dei pianeti in celle triangolari. Questa inusuale mappatura costringe ad una strategia particolare che ha sì delle limitazioni per quanto riguarda i confini, potendo far collidere solo tre costruzioni alla volta, ma anche delle implicazioni profonde per quel che concerne la gestione dello spazio a disposizione. I pianeti sono divisi per grandezza, e se ne trovano di cinque dimensioni differenti. Ognuno di essi poi può avere sulla sua superficie un buon numero di territori diversi, dal mare alle montagne, da deserti a foreste pluviali, oltre a presentare otto distinti biomi. Si va da pianeti ghiacciati a luoghi più simili alla Terra, da mondi principalmente vulcanici ad altri quasi totalmente ricoperti da foreste.
Tuttavia, se a primo acchito sembra uno strategico molto simile a tanti altri, in Imagine Earth dovrete impersonare un manager di un'azienda di colonizzazione spaziale che deve vedersela con innumerevoli imprevisti legati alle caratteristiche dei pianeti sui quali vi troverete. Il tutto sempre accompagnato da un velo di equilibrio precario diviso tra emissioni, riscaldamento globale, qualità della vita ed economia nuda e cruda. La prima cosa che sarete chiamati a fare è scegliere un punto di atterraggio per la prima capsula coloniale, l'equivalente del "Centro Città" di Age of Empires. Una volta atterrati dovrete tentare di aumentare la popolazione rendendo la loro vita quanto più piacevole possibile in un pianeta alieno, all'interno di un'area delimitata nella quale poter costruire. Avranno bisogno di cibo quindi, che voi dovrete dar loro costruendo fattorie, campi di coltivazione, barche per la raccolta di molluschi, serre e acquedotti per aumentarne la produttività. Ma non si vive di solo cibo, e ovviamente a voi e agli abitanti della colonia servirà ben presto l'energia per poter mandare avanti tutti i macchinari e le attrezzature. Ci si ritrova così a costruire strutture tecnologiche e urbane, impianti energetici o finalizzati alla produzione di cibo, ognuno con le sue caratteristiche e i suoi potenziamenti all'efficacia, ai costi di produzione o all'emissività. A questo punto avrete già capito dove va a parare il gioco: ogni edificio ha, oltre a un costo in denaro, anche un diverso impatto ambientale in quanto a emissioni, inquinamento e consumo energetico. Poiché il tasso di inquinamento avrà nel tempo ripercussioni sull'ambiente e sui malus ricevuti, è chiaro che trovare il bilanciamento tra tutti questi fattori diventi cruciale.
Interessante è la meccanica del Congresso Mondiale, una sorta di consiglio che si svolge ogni 20 minuti di gioco, nel quale tutte le compagnie presenti sul pianeta si riuniscono e votano sull'inserimento o meno di alcuni modificatori positivi o negativi, legati all'inquinamento o alle costruzioni. Ciò significa ad esempio tasse sulla produzione di carbone o riscaldamento, così come aiuti economici da parte della banca globale per specifiche categorie di costruzioni. Peccato che il Congresso Mondiale non obblighi le compagnie a rendere più riconoscibili le strutture posizionate sulla griglia planetaria. A volte ci siamo trovati a dover far orbitare diverse volte il corpo celeste per trovare una determinata costruzione, dovendo mettere in pausa il tempo per non rischiare di subire conseguenze negative.
Ecologia ed Economia
Su ogni pianeta incontreremo delle razze indigene, talvolta ostili e altre no, con le quali poter stringere alleanze e accordi commerciali. Questo mercato, unito al commercio spaziale tramite lo spazioporto e alle alleanze con le altre compagnie di colonizzazione, fanno degli scambi commerciali una meccanica indispensabile per l'avanzare della nostra azienda. Potrete comprare qualsivoglia bene o edificio se riuscirete a stringere alleanze con gli altri personaggi e in più avrete a disposizione un mercato azionario: più crescerà la vostra colonia, il tenore di vita e la valutazione generale, più le vostre azioni saliranno di prezzo, permettendovi poi di vendere per ricavarne denaro. Mentre scriviamo, l'interfaccia è ancora afflitta da traduzioni mancanti e da personaggi 2D animati in maniera piuttosto semplicistica.
Mentre cercherete di espandere la vostra colonia, vi troverete ad affrontare calamità naturali derivate dal riscaldamento globale, come tornado o tempeste tropicali, mentre buona parte dei pianeti ha sulla sua superficie dei vulcani pronti a generare caos. C'è poi lo scioglimento delle calotte polari al raggiungimento di un determinato aumento di temperatura globale: il risultato è un innalzamento degli oceani, con la distruzione di alcuni degli edifici costruiti vicino alle coste, costringendo quindi a spostarli in luoghi più sicuri. Tuttavia, Imagine Earth si prende però anche qualche libertà più fantasiosa, col giocatore che può comandare alcuni elementi grazie all'aiuto di Gaia, la madre terra. Su tutti i pianeti ci sono infatti dei templi di civiltà passate con i quali potrete utilizzare i poteri della natura. Si va da eruzioni vulcaniche appunto, a depressioni di terreni per far spazio a coste e specchi d'acqua; oppure potrete dar fuoco a insediamenti alieni che vogliono provare a distruggervi, fino a comandare una pioggia di meteoriti.
Modalità di gioco e tecnica
Oltre alla campagna principale (della durata di una quindicina d'ore) c'è la modalità Competizione, nella quale scegliere una delle otto società diverse con cui giocare, incluse razze aliene. Potrete scegliere la tipologia di pianeta, quindi grandezza e bioma, regolare la quantità di eventi naturali, impostare le regole del gioco, le risorse iniziali e il limite di tempo. Lo scopo è battere i concorrenti guadagnando più punti vittoria grazie al conseguimento di obiettivi particolari: questi vanno dal raggiungere un determinato numero di abitanti al vendere per primi una certa quantità di beni rari.
L'altra modalità a disposizione è la partita infinita, una sorta di survival nel quale non avrete obiettivi particolari e potrete rilassarvi e godervi tutte le meccaniche di gioco senza pressioni di sorta. Non ci sarà nessun tipo di circostanza a far terminare prematuramente il gioco e potrete anche sperimentare alcune strategie da utilizzare nella campagna o nella competizione. Ciliegina sulla torta è un editor dei pianeti nel quale dar sfoggio di tutta la vostra fantasia e creare il mondo che volete, così da poterlo giocare nella modalità competizione, o caricarlo online per metterlo a disposizione della community.
Conclusioni
Imagine Earth è un originale inno all'ecologia. Un gioco che strizza l'occhio ai fratelli maggiori del genere ma che pur coi suoi limiti prova a veicolare un messaggio. Ma anziché ridursi a fare la paternale, il gioco di Serious Bros. riesce anche a proporre un'esperienza divertente e non banale, merito senza dubbio dei feedback della community e del lavoro fatto nei tanti anni in cui il gioco è stato in Accesso Anticipato.
PRO
- Messaggio ecologico ben integrato nel gameplay
- Tanta varietà nelle situazioni e nelle ambientazioni
- Editor interessante con possibilità di condividere il pianeta creato
CONTRO
- Animazioni e design dei personaggi non certo di altissimo livello
- Sporadiche assenze di traduzioni
- Le strutture sono poco riconoscibili