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Lemmings, la recensione del gioco mobile

A sorpresa, Lemmings è tornato in una nuova forma mobile ed ecco la sua recensione.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   27/12/2018

Non è un'esagerazione dire che Lemmings è un gioco di grande importanza per la storia dei videogiochi, eppure non è riuscito a rinnovarsi in maniera convincente e proporsi nuovamente al pubblico moderno in nuovi capitoli che avessero anche una stilla della genialità originale. Forse il problema è proprio il fatto di basarsi su una grande idea, un'intuizione che vale una volta, rappresenta un pilastro del game design ma non riesce a stabilire un vero canone, esaurendosi in quell'unica espressione originaria o completandosi al massimo con il secondo capitolo. Di fatto, la serie non è riuscita mai a confermarsi negli anni successivi ai 90 e non è capace di farlo nemmeno con questa nuova interpretazione mobile, che emerge come un buon puzzle nell'ambito di queste piattaforme ma impallidisce rispetto a quello che dovrebbe essere un erede ufficiale della tradizione DMA/Psygnosis, come vediamo in questa recensione.

Lemmings Cover


Il nuovo Lemmings è chiaramente una produzione di profilo piuttosto basso, come si deduce anche dalla sua apparizione praticamente a sorpresa sugli store digitali iOS e Android, ma questo non sarebbe nemmeno un gran difetto, visto che i mezzi tecnici non sono mai stati elementi fondamentali della serie. Il problema maggiore di questa nuova versione è la sua eccessiva semplificazione, oltre ai fastidi che possono emergere dalla struttura free-to-play ma ai quali siamo più o meno abituati. Il concetto è sempre lo stesso: si tratta di portare sani a salvi il maggior numero possibile di lemmings da un punto di entrata a uno di uscita all'interno di vari livelli, cercando di far loro evitare ostacoli e pericoli mortali assegnando ad alcuni di essi dei compiti specifici. A differenza dell'originale, tutti i livelli di questo Lemmings si sviluppano in un'unica schermata per calzare meglio sugli schermi dei dispositivi mobile e questo, mentre rappresenta un'ottima idea per garantire la migliore giocabilità su queste piattaforme, è tuttavia una notevole limitazione nello sviluppo del gameplay.

Pianeti di Lemmings

L'idea originale di questo Lemmings si basa sulla presenza di alcuni pianeti da popolare con le creaturine protagoniste del gioco. Questo dà un po' di senso alla raccolta di roditori all'interno dei vari livelli ma non ha particolari approfondimenti in termini di gameplay, essendo più che altro un modo per incrementare il senso di progressione. All'interno dei livelli l'azione richiama quella classica ma con delle variazioni fondamentali poste al sistema di controllo, per funzionare al meglio con il touch screen: invece di agire sui singoli lemmings, si predispongono le azioni direttamente sulle porzioni di scenario su cui vogliamo agire, con lo schermo che appare diviso da una griglia invisibili sulla quale è possibile collocare questi ordini. Possiamo così predisporre la distruzione di blocchi (qualora questi possano essere distrutti), la costruzione di scale, il posizionamento di ombrelli per riparare i lemmings dalle cadute o stabilire punti in cui disporre gli stopper.

Lemmings Mix


Non c'è un tempo limite per concludere i livelli e le azioni devono rientrare nel numero massimo di operazioni possibili che abbiamo a disposizione: una volta concluse queste ci dobbiamo fermare e attendere che si ripristini l'energia, oppure ovviamente acquistare una ricarica con denaro reale. Questo può risultare decisamente fastidioso perché il consumo totale delle mosse effettuabili può avvenire in qualsiasi momento nel bel mezzo di una partita, costringendo dunque all'acquisto di micro-transazioni o all'abbandono del livello. Se il problema può sembrare remoto nelle prime fasi del gioco, diventa piuttosto pressante quando i livelli sono più difficili, costringendo a diversi tentativi per trovare la soluzione, i quali influiscono sul dispendio di mosse e dunque sulla possibilità di andare avanti. Per il resto, si rilevano ovviamente molti punti in comune con i giochi originali, a partire dal concept di base fino alle azioni da far effettuare ai lemmings, ma la sensazione generale è piuttosto diversa. Questo è dovuto a una certa riduzione delle azioni possibili e al fatto della loro diversa gestione: si tratta infatti di agire più sugli elementi dello scenario che sui lemmings stessi, con soluzioni che generalmente portano a un minore sacrificio e impiego strategico delle creature rispetto a quelle che richiedevano i livelli nel vecchio stile.

Conclusioni

Versione testata Android, iPad 2.00
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.5
Lettori (9)
4.6
Il tuo voto

È un po' paradossale ma il problema maggiore di Lemmings è probabilmente il tentativo di trovare una giusta via di mezzo tra la struttura originale e una fruizione ottimale sulle piattaforme mobile, ovvero una buona intenzione che tuttavia finisce per annacquare un po' troppo l'esperienza originale. In questo modo, Lemmings risulta essere un buon gioco mobile ma qualcosa di piuttosto diverso dai suoi capitoli classici, per cui può piacere particolarmente ai nuovi utenti e probabilmente meno a coloro che hanno amato i vecchi titoli Psygnosis. Preso come titolo a sé stante questo Lemmings sarebbe comunque piacevole e si presta bene nel suo ruolo di puzzle game portatile sempre pronto all'uso, se non fosse per l'altro problema principale, dato dalla struttura free-to-play che pone la preoccupazione costante del numero di mosse limitato, pena una lunga attesa o l'esborso di denaro piuttosto esoso.

PRO

  • L'idea originale rimane sempre ottima e coinvolgente
  • Buon sistema di controllo per touch screen
  • Livelli brevi che si adattano bene alla fruizione mobile

CONTRO

  • Struttura e level design decisamente semplificati
  • Il sistema free-to-play con mosse limitate è dannoso
  • Stile grafico un po' piatto e anonimo