MSI GL63 8SE, la recensione

Negli ultimi due mesi sono fioccati i portatili dotati di schede video Nvidia RTX e l'MSI GL63 8SE si inserisce in questo interessante filone. Questo perché l'ultima evoluzione delle soluzioni per notebook Max-Q permette ai sistemi da gioco compatti di fare un ulteriore passaggio verso una direzione che negli anni ha permesso di passare da enormi desktop replacement pensati unicamente per gli appassionati, a prodotti in grado di unire prestazioni perfette per giocare (e non solo, ovviamente) a dimensioni, peso e durata della batteria degni di un prodotto utile anche nella vita di tutti i giorni. Il laptop MSI fa un passo in più, è parte di una famiglia di cui abbiamo già scritto in passato, che nasce per mantenere anche i costi a livelli più che accettabili. In questo caso il cartellino del prezzo, originariamente più alto, si attesta online attorno ai 1.500 euro su portali di vendita come Mediaworld. Cerchiamo di capire se ne vale la pena e quali compromessi sono stati trovati da MSI.

Design e qualità costruttiva

Tolto dalla scatola ci troviamo immediatamente a casa: l'MSI GL63 8SE riprende alcune idee già evidenziate in passato dalla famiglia GL di MSI, tra cui ovviamente l'abbinamento cromatico tra nero e rosso, tipico per l'azienda di Taiwan, ma anche l'ampio utilizzo di plastiche opache per ricoprire tutta la scocca del prodotto. Una scelta che ovviamente lo rende un po' meno prestigioso a livello di estetica rispetto ad altre soluzioni in metallo. Bisogna però dire che nella decina di giorni che è stato a nostra disposizione non abbiamo mai avuto modo di notare problemi a livello di flessione dei materiali e la sensazione è, nel complesso, di assoluta solidità. Tra l'altro il peso, di circa 2.2 Kg, è molto buono e lo si può portare in giro senza affaticarsi troppo. La tastiera a isola è assolutamente precisa e la corsa dei tasti in linea con quella di molti prodotti simili: perfetta per scrivere, si difende molto bene anche quando si gioca. Discorso simile per il touchpad che, comunque, difficilmente userete per giocare e si porta dietro pregi e difetti riscontrabili nel 90% di notebook simili. A livello di connettività lo spessore di 3cm ha permesso di pensare a una dotazione completa: due USB 3.1 Gen 1 Type A, una USB 3.1 Gen 2 Tybe A, una Type C, HDMI, Display Port, Ethernet e lettore di schede SD. A cui ovviamente si vanno ad aggiungere gli ingressi jack 3.5mm. Il pannello da 15.6" Full HD (1920x1080) è un discorso a parte e rappresenta forse l'elemento meno convincente dell'intera offerta. La cornice, dove è incastonata anche la webcam a 720p, è abbastanza spessa ma su questo si può nel complesso anche soprassedere. Meno esaltante la scelta di uno schermo a 60Hz che, per quanto ovviamente utilizzato per contenere i prezzi, allontana l'MSI GL63 8SE dalla più recente offerta di prodotti con monitor a 120Hz e 144Hz. Tra l'altro anche a livello di colori non si evidenzia per neri eccezionali e, in generale, a parte una buona resa delle scene con tonalità molto sature tipiche dei videogiochi, la sensazione è che si tratti di un monitor di qualità media. In circolazione c'è di meglio ed MSI stessa dovrebbe offrire un modello identico nelle specifiche ma con pannello a 120Hz, che però non abbiamo avuto modo di testare con mano.

Ottime specifiche tecniche

La dotazione del modello da noi provato prevedeva, oltre all'SSD da 256GB e al disco meccanico da 1TB 7200rpm, 16GB di Ram, il processore Intel i7 8750H e ovviamente la Nvidia RTX 2060. Tutti elementi che conosciamo e che abbiamo testato in passato in prodotti simili a partire dal processore Intel da 6 core (e 12 thread grazie alla tecnologia Hyper Threading) che dai 2.2GHz di base è in grado arrivare a pieno carico fino a una frequenza massima di 4.1GHz. In combinazione con la Nvidia RTX 2060 Max-Q, dotata dei 1920 Cuda Core della versione desktop ma come al solito con frequenze un po' più basse, ci si garantisce un sistema che a 1920x1080 si comporta senza alcun tipo di problema e come vedremo sotto riesce a garantire ottime performance praticamente con qualsiasi titolo di ultima generazione e, guardando avanti, anche con quelli in uscita da qui al futuro prossimo. Il prezzo da pagare per un sistema così muscolare è ovviamente un certo aumento delle temperature che in realtà non si fanno sentire tanto sulla scocca, che resta relativamente fresca e non dà problemi anche durante lunghe sessioni di gioco, quanto sulla rumorisità delle ventole che a tratti si fanno sentire con una certa insistenza. Non è drammatica come situazione, però abbiamo provato anche portatili da gioco più silenziosi. Infine il sistema di casse interne si comporta nell'insieme bene, ha una riproduzione tutto sommato fedele sia dell'audio in game, sia di quello di alcuni film che abbiamo guardato sull'MSI GL63 8SE. Certo è che, come sempre, un bel paio di cuffie saranno una soluzione preferibile sia per annullare l'eventuale fastidio delle ventole, sia per una riproduzione audio più soddisfacente nel suo complesso.

Prestazione in game

In termini prestazionali, come dicevamo in apertura, la RTX 2060 Max-Q è una scheda in grado senza alcun problema di supportare il gioco a 1080p ed è eventualmente il pannello il limite maggiore per sfruttarla al meglio. Con Resident Evil 2 Remake, al massimo delle impostazioni grafiche, abbiamo costantemente raggiunto un valore di circa 100 frame al secondo. Cifre simili a quelle di PUBG, lo sparatuttto che ha dato il via alla moda dei Battle Royale e che qui si è comportato in maniera assolutamente più che degna (non è il gioco più bello del mondo a livello visivo ma nemmeno quello meglio ottimizzato).

Doomha visto salire parecchio gli fps con una media di 130, sempre al massimo delle impostazioni, ma punte in alcuni casi di 150. Valori analoghi a quelli di Rainbow Six: Siege di Ubisoft. Infine The Witcher 3, benchmark immancabile almeno fino a quando CD Project non si deciderà a rilasciare Cyberpunk 2077, si è fermato a Ultra attorno ai 50 frame al secondo. Diciamo che qui la scelta che qualcuno potrebbe fare è di lasciar perdere le RTX, rinunciando per ora alle esose caratteristiche che si porta dietro (e che abbiamo ad esempio già analizzato in questo speciale dedicato a Battlefield 5) puntando ad acquistare un portatile dotato della precedente generazione di schede video, oramai venduti a prezzi abbastanza concorrenziali. Magari andandone a cercare uno dotato di GTX 1070 o GTX 1080 Max-Q, che offrono performance simili. La scelta in questo caso è del tutto personale.