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Nickelodeon All-Star Brawl, la recensione di un clone di Smash più competente del previsto

Abbiamo recensito Nickelodeon All-Star Brawl, un nuovo sfidante di Super Smash Bros. Ultimate che cerca di proporre un'alternativa, con degli assi nella manica.

RECENSIONE di Aligi Comandini   —   08/10/2021

Quello dei picchiaduro è già per sua natura un campo minato dove infilarsi quando si è un giovane team di sviluppo di belle speranze. Si tratta, dopotutto, di un genere dove il "guadagno facile" non è contemplato e bisogna vedersela rispettivamente con una fanbase hardcore spesso molto vocale, meccaniche complesse legate a doppio filo a una miriade di dati e calcoli e un mercato piuttosto saturo dove non mancano le colonne portanti. Offrire qualcosa che non sia mai stato fatto, dunque, è già di per sé un'impresa al limite della disperazione e quando si tenta di abbandonare la complessità tipica di questi titoli in favore di sistemi più accessibili la risposta generale è una perdita di interesse sia da parte dei neofiti del genere che dalla parte veterana della community.

In questo percorso a ostacoli, però, esiste un singolo nome che è stato capace di evitare praticamente ogni pericolo con una grazia inarrivabile per tutti gli altri: Smash Bros., una serie talmente stratificata da essere ad oggi sia la più giocata in assoluto dagli utenti casual che una delle più appoggiate dai videogiocatori esperti. Negli anni la saga di Sakurai è riuscita a rinnovarsi e migliorarsi con costanza, fino ad arrivare a quel Super Smash Bros. Ultimate che ad oggi ha molto probabilmente il miglior roster mai visto in un picchiaduro (da poco peraltro completato con l'arrivo di Sora). Eppure anche in questo assoluto stato di grazia, una macchia rimane: l'ultimo Smash ha un netcode atroce, che rende estremamente difficile giocare online con serenità, e men che meno organizzare eventi competitivi a distanza nella problematica era Covid.

Uno spiraglio per un'imitazione dotata di una sua personalità, quindi, esiste al di fuori della semplice non esclusività e i Fair Play Labs, accompagnati dai Ludosity, hanno deciso di cogliere la palla al balzo creando Nickelodeon All-Star Brawl: un "clone di smash" dotato di rollback netcode (e che quindi dovrebbe essere infinitamente più stabile in rete), incentrato sul competitivo e rafforzato da alcuni dei personaggi più iconici della storia dei cartoni animati. La validità del sistema di combattimento peraltro poggia in larga parte proprio sui Ludosity, dato che si tratta di un gruppo di sviluppatori (da sempre fan della serie di Sakurai) con già all'attivo Slap City, un altro titolo simile.

Come vedremo nella recensione di Nickelodeon All-Star Brawl, sono premesse ben più solide della media su cui fare affidamento.

Gameplay: Smash ma non troppo

Nickelodeon All-Star Brawl: un Patrick aggraziatissimo
Nickelodeon All-Star Brawl: un Patrick aggraziatissimo

La passione dei Ludosity per il titolo che fa da ispirazione al tutto diventa immediatamente cristallina appena messe le mani su uno dei venti personaggi disponibili nel roster. Nonostante, infatti, si tratti di volti ben diversi da quelli del picchiaduro di Nintendo - tra cui Spongebob e Patrick, un paio di Tartarughe Ninja, Danny Phantom, Ren e Stimpy, e molti altri - i loro set di mosse sono spesso parzialmente mutuati da quelli del lavoro di Sakurai. Sia chiaro, non stiamo parlando di una copia carbone e non è facile inventarsi mosse del tutto originali in un titolo simile, ma buona parte dei personaggi restano rimaneggiamenti di combattenti già visti, seppur modificati in modo da risultare comunque unici rispetto alle loro controparti "nintendiane".

Le cose iniziano a cambiare seriamente quando si entra più nel dettaglio del sistema di combattimento, perché - pur poggiando su fondamentali pressoché identici a quelli di Smash Ultimate, tra cui percentuali al posto dei punti vita che indicano la vostra facilità di "lancio" fuori dallo schermo e tre vite per personaggio - Nickelodeon All-Star Brawl mette in campo alcune meccaniche distintive che mutano del tutto l'approccio al combattimento.

Partiamo ad esempio dal movimento, dato che in All Star Brawl non è possibile eseguire schivate rapide durante la parata. Usare il tasto della guardia in aria permette però di scattare nella direzione scelta e la presenza del doppio salto rende la mobilità aerea base superiore a quella di Smash. L'assenza di schivate a terra, peraltro, non significa che non vi siano opzioni avanzate di questo tipo: premere contemporaneamente il salto e la parata mentre ci si sposta permette infatti di eseguire con discreta facilità il cosiddetto wave dash, un movimento rapido costante che risulta praticamente obbligatorio padroneggiare contro giocatori esperti. Non bastasse, se si scatta verso il basso in aria si atterra con velocità nettamente maggiore rispetto al movimento aereo normale, è possibile "bloccare" la direzione del proprio personaggio in modo da continuare senza problemi l'offensiva mentre ci si allontana dal nemico, ed è presente anche qui un salto corto se si preme brevemente il pulsante del balzo. Sì, insomma, come potete vedere il gioco è basilare solo all'apparenza e abbiamo a malapena iniziato.

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L'assenza di schivate, infatti, ha modificato la guardia già citata, che non si consuma se colpita più volte, ma porta a uno stordimento se venite colpiti parando al margine dell'arena (cosa che rischia di farvi immediatamente perdere una delle tre vite). Parate istantanee o eseguite premendo la direzione contraria agli attacchi nemici sono più efficaci, e fare entrambe le cose con tempismo perfetto porta ad eseguire una guardia perfetta che vi lascia in vantaggio per un contrattacco. Sempre parlando di opzioni difensive, poi, è persino possibile rimandare al mittente i proiettili con gli attacchi, o addirittura usare una presa per trasformarli in oggetti lanciabili (ogni volta che vengono respinti si velocizzano).

Gli attacchi sono andati incontro a modifiche simili: qui non ci sono colpi smash caricabili, ma attacchi pesanti piuttosto lenti che funzionano con un sistema "sasso, carta, forbice" dove una direzione batte l'altra se vengono utilizzati in contemporanea. I colpi normali funzionano invece in modo simile ai "tilt" del gioco Nintendo, mentre le mosse speciali sono praticamente identiche per funzionalità, con quelle verso l'alto che rappresentano anche le migliori mosse di recupero per non finire fuori dall'arena. Nel complesso? È un sistema ottimo, molto più tecnico di quanto ci aspettassimo, ed estremamente divertente. La maggiore enfasi sulle combo (che risultano anche più facili da eseguire) rende il tutto più frenetico, ed è evidente come qualcuno già molto allenato con il sistema degli Smash possa convertire le sue capacità con grande naturalezza nel competitivo di Nickelodeon All-Star. Sia chiaro, nel complesso troviamo il tutto un po' meno intuitivo e rifinito rispetto a Smash, ma se si considera il livello del gioco originale quanto ottenuto dagli sviluppatori resta assolutamente degno di lode.

Contenuti: dopo l'online il vuoto

Nickelodeon All-Star Brawl: le partite a quattro sono caotiche ma spassose
Nickelodeon All-Star Brawl: le partite a quattro sono caotiche ma spassose

Vista così, l'opera di Fair Play Labs e Lodosity sembrerebbe avere tutte le carte in regola per vedersela ad armi pari con alcuni dei picchiaduro più blasonati in circolazione e non solo con gli altri "cloni di Smash". Se tuttavia si vanno ad analizzare i valori produttivi del gioco e i suoi contenuti, l'edificio inizia a mostrare alcune crepe.

Si parla dopotutto di un titolo sviluppato con risorse e tempo piuttosto limitato, in cui il focus centrale degli sviluppatori è stato chiaramente (e furbescamente) il gameplay. Tutto il resto è dunque pelle e ossa, con modalità scarne e prive di particolari attrattive e un online pensato esclusivamente per la massima funzionalità a discapito della varietà di opzioni. Nickelodeon Brawl offre perciò un allenamento con opzioni di personalizzazione deboli (ma, curiosamente, la possibilità di far avanzare le mosse frame by frame e di visualizzare le hitbox dei colpi), un tutorial a immagini fisse, un arcade mode trascurabile contro l'intelligenza artificiale e privo di narrativa, una modalità a tempo, e una modalità Sport davvero caotica e pensata per i giocatori più casual, dove per vincere è necessario scagliare una palla (ce ne sono di vari tipi) al centro di due obiettivi a stella. Abbiam trovato quest'ultima un extra abbastanza divertente nel suo delirio, ma difficilmente verrà preso in considerazione dalla community.

Nickelodeon All-Star Brawl: Bikini Bottom è sempre un'arena suggestiva
Nickelodeon All-Star Brawl: Bikini Bottom è sempre un'arena suggestiva

Lo stesso online è alquanto limitato: è possibile creare delle lobby, o selezionare tra partite classificate e veloci, eppure il matchmaking non è particolarmente ritoccabile (per quanto rapido), e può capitare di trovare partite con seri problemi di connessione. Se non altro il netcode è sembrato reggere più che bene: dopo i primi giorni di server intasati e crash vari, le cose si sono rapidamente stabilizzate e ora la maggior parte delle partite scorre senza problemi o latenza (al di fuori di rari freeze). Ottimo, e siamo spanne sopra all'online di Smash Ultimate, pur con la necessità di qualche opzione in più.

Anche dal punto di vista tecnico il gioco non impressiona né per qualità dei modelli tridimensionali né per le arene. Il carisma di molti dei combattenti salva dunque la baracca, oltre a una discreta varietà di scenari in cui combattere (tra cui anche alcuni quadri atroci che sono praticamente l'equivalente delle peggiori arene di Smash, ad esempio un'imitazione davvero non necessaria di Pokéfloats...). Considerando le risorse alle spalle delle software house coinvolte, ad ogni modo, non crediamo sia il caso di lamentarsi davanti a un'opera comunque solida in questo campo.

Conclusioni

Multiplayer.it
7.0
Lettori (1)
6.9
Il tuo voto

Dal punto di vista del puro gameplay, Nickelodeon All-Star Brawl è indubbiamente uno dei migliori cloni di Smash in circolazione. Che i suoi creatori siano appassionati della serie con notevole consapevolezza del funzionamento delle sue meccaniche più avanzate è evidente per chiunque bazzichi nel genere, ed è bello constatare come siano riusciti a mettere in piedi un sistema di combattimento estremamente solido, pur non attenendosi al 100% ai canoni dell'opera che li ha ispirati. I valori produttivi del gioco, però, sono chiaramente scarsini e ciò lo porta ad essere carente sia dal punto di vista tecnico che da quello contenutistico. Il suo futuro risiede tutto nel competitivo online, che se non altro può contare su un netcode infinitamente più valido di quello del titolo Nintendo. Nel complesso? Un buon lavoro, che ha le carte in regola per dare vita a una community di appassionati.

PRO

  • Ottimo gameplay, più tecnico di quanto appaia e con interessanti elementi unici
  • Roster piuttosto variegato con alcuni personaggi Nickelodeon inconfondibili
  • Rollback Netcode, che al momento pare piuttosto solido

CONTRO

  • Pochi contenuti
  • Comparto tecnico tutt'altro che impressionante
  • Al momento ha ancora pochi combattenti tra cui scegliere