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Nothing Phone (3), la recensione dello smartphone Android che vuole essere un flagship

Nothing alza ulteriormente l'asticella del prezzo con Nothing Phone (3), che ora va a sfidare i flagship con una proposta decisamente originale nel design... ma la sostanza c'è?

RECENSIONE di Andrea Palmisano   —   08/07/2025
Nothing Phone (3)
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Qualche giorno fa abbiamo parlato delle Nothing Headphone (1), le prime cuffie over-ear dell'azienda fondata da Carl Pei, dando ad esse un valore non soltanto fine a sé stesso, ma interpretandole come parte di un processo di cambiamento che Nothing sembra avere intrapreso: non più produttrice soltanto di dispositivi dal prezzo estremamente competitivo, a maggior ragione col sub brand CMF, ma intenzionata ad esplorare attivamente fasce superiori, quelle dei prodotti premium e flagship.

Autentico cardine di questo percorso, ancor più delle Headphone (1) che comunque sono e restano un accessorio, è il nuovo Nothing Phone (3), lo smartphone che rinnova la linea più pregiata di telefoni dell'azienda.

Un prodotto che ha saputo generare parecchie discussioni dopo la sua presentazione per diversi motivi, a cominciare però dal prezzo: se già Nothing Phone (2) aveva alzato l'asticella partendo da 679€ fino ad arrivare a 849€ per la configurazione più ricca, con questo successore la soglia di ingresso sale ulteriormente, con un listino che inizia proprio da quegli 849€ e arrivando fino a 949€.

Pensare ad uno smartphone Nothing che sfiora i 1000€ sarebbe stato assurdo nel recente passato, eppure ora è realtà e la questione non è certamente di facile archiviazione, perché la concorrenza è composta da nomi con una lunga storia di flagship in questo territorio di prezzo. Scopriamo quindi se il nuovo arrivato ha le carte in regola per stare là in alto nella nostra recensione del Nothing Phone (3).

Caratteristiche tecniche del Nothing Phone (3)

Nothing Phone (3) è uno dei primi smartphone a portare sul mercato il nuovo SoC di Qualcomm, lo Snapdragon 8s Gen 4 prodotto nelle fonderie TSMC.

Si tratta di un chip octa-core (un prime core da 3.2 GHz e 7 performance core da 3.0 GHz) con processo produttivo a 4 nm che rappresenta la proposta destinata ad essere la più diffusa sugli smartphone di fascia medio/alta, dove per i veri flagship la serie Elite resta preferibile in quanto superiore per diversi aspetti.

Le prestazioni sono invece comparabili con quelle dello Snapdragon 8 Gen 3, quindi assolutamente notevoli in senso assoluto. La GPU è una Adreno 825.

A fornire adeguato supporto sono delle memorie estremamente veloci, con la RAM LPDDR5X e l'archiviazione UFS 4.0.

Senza dubbio buona la resistenza ad acqua e polvere di grado IP68 che fornisce una protezione adeguata anche in caso di immersione; va detto però che più di qualche concorrente si è presentato di recente sul mercato con l'ancora più elevato grado IP69.

Deludente invece la presenza di una USB Type-C 2.0 in questa fascia di prezzo: sebbene sia riconosciuto che la stragrande maggioranza del pubblico usa la presa solo per la ricarica, rimane un punto debole dell'offerta.

Il Nothing Phone (3) è per ampio margine il telefono più costoso nel listino dell'azienda
Il Nothing Phone (3) è per ampio margine il telefono più costoso nel listino dell'azienda

Il sensore di impronte è ottico e non ultrasonico, ciò nonostante nella nostra esperienza l'abbiamo trovato molto rapido e preciso.

Completa e molto avanzata la connettività con il set Wi-Fi 7, Bluetooth 6.0, NFC. È presente il supporto eSIM oppure la doppia SIM fisica.

Scheda tecnica Nothing Phone (3)

  • Dimensioni: 160.60 x 75.59 x 8.99 mm
  • Peso: 218 grammi
  • Display:
    • AMOLED da 6.67"
    • Risoluzione 1260 x 2800
    • Refresh rate a 120 Hz
    • Luminosità di picco 4500 nit
  • SoC: Snapdragon 8s Gen 4
  • RAM: 12 o 16 GB di tipo LPDDR5X
  • Storage: 256 o 512 GB
  • Fotocamere posteriori:
    • Principale 50 MP con OIS, ƒ/1.68
    • Teleobiettivo periscopico 50 MP con OIS, ƒ/2.68
    • Ultrawide 50 MP, ƒ/2.2
  • Fotocamera frontale:
    • Principale 50 MP, f/2.2
  • Connettività Wi-Fi: Wi-Fi 7 2.4GHz+5GHz
  • Bluetooth: 6.0
  • Resistenza agli elementi: Certificazione IP68
  • Batteria: 5150 mAh
  • Prezzo:
    • 12 GB RAM + 256 GB | 849€
    • 16 GB RAM + 512 GB Storage | 949€

Design

Potrebbe esistere uno smartphone Nothing senza un design unico ed originale? Ovviamente la risposta è no, perché l'estetica è sempre stata una delle pietre angolari dell'idea di prodotto dell'azienda britannica, in una ricerca che ha portato ad ottenere uno stile retro-futuristico distintivo ed estremamente riconoscibile.

Bisogna dare atto a Nothing che è una delle pochissime realtà del settore a spingersi costantemente in questa direzione: nella ricerca di un'originalità non certamente semplice da applicare in dispositivi tanto "rigidi" e standardizzati. Provate a pensarci: la stragrande maggioranza degli smartphone sono pressoché indistinguibili, non fosse per l'isola della fotocamera che è spesso l'unico elemento su cui i designer riescono a dare un pizzico di personalità.

Il design di Nothing Phone (3) è a dir poco divisivo
Il design di Nothing Phone (3) è a dir poco divisivo

Con Nothing Phone (3), si è arrivati però ad un livello in cui il design sembra essere anche provocazione, elemento di rottura, fattore divisivo. Il telefono ha la forma classica a mattoncino con i bordi smussati, in uno spessore importante di quasi 9 millimetri che è in netta antitesi con le ultime tendenze "Air" di molti costruttori.

Mentre la parte anteriore ovviamente ospita quasi per intero il display protetto da Gorilla Glass 7i (non proprio una scelta da flagship) circondato da bordi simmetrici ed estremamente sottili (1,87 mm), il retro, che conta invece sul Gorilla Glass Victus, racchiude quella che è senza dubbio l'espressione più ardita dell'estro creativo del team di Pete Lau.

La "celebrazione dell'asimmetria", come afferma il materiale stampa distribuito da Nothing, è un potpourri molto elaborato di linee rette e curve, forme geometriche, elementi e materiali diversi, vetro e metallo. Tre binari verticali dividono simmetricamente la superficie fino ad arrivare quasi al lato opposto; all'interno di queste fasce trovano spazio le diverse componenti e infine due delle tre fotocamere posteriori, allineate. La terza, poco più sopra, è fuori asse rispetto ad esse. Non è facile da descrivere a parole il Nothing Phone (3), perché a seconda di chi lo guarda e delle diverse sensibilità può apparire orrendo, sgraziato, "sbagliato" oppure stilosissimo, originale e semplicemente differente.

Il tasto Essential Key posto subito sotto a quello di accensione
Il tasto Essential Key posto subito sotto a quello di accensione

La stessa interfaccia Glyph, segno distintivo dei precedenti smartphone Nothing, è stata totalmente re-immaginata: non più le strisce led che si illuminano creando giochi di luce, ma un disco posizionato nell'angolo opposto rispetto alla lente del teleobiettivo e composto da 489 LED singoli attraverso il quale possono passare il nome del chiamante di una telefonata, segnali legati alle diverse notifiche o avatar associati ai singoli contatti. E ancora, quando impostato, viene visualizzato il timer della fotocamera, il livello del volume quando lo si modifica, e inoltre può fungere da seconda torcia per garantire una luce più ampia e morbida. Poco sotto del display Glyph c'è un'area circolare, un bottone sensibile al tocco che serve per interagire con i Toys, di cui parleremo più avanti.

Sono presenti i soliti tasti lungo la cornice con l'aggiunta però dell'Essential Key, collocato subito sotto a quello di accensione.

Le dimensioni sono di 160.60 x 75.59 x 8.99 millimetri e il peso di 218 grammi, non una piuma ma inevitabile visto l'uso del vetro; ad ogni modo la distribuzione è buona e non affatica durante l'uso.

Display

Lo schermo di Nothing Phone (3) è un AMOLED da 6,67 pollici con risoluzione 1260 x 2800 e densità di 460 ppi. Sono supportati i formati HDR10+ e Ultra HDR con profondità colore 10-bit.

Non si tratta di uno schermo LTPO, il che inizia ad essere un po' un problema quando si parla di un listino sopra gli 800€, fascia in cui diversi concorrenti propongono invece questa tecnologia. A maggior ragione considerando che il predecessore Nothing Phone (2), uscito 2 anni fa con un prezzo decisamente più basso, al contrario era equipaggiato con un OLED LTPO.

La frequenza di aggiornamento può raggiungere i 120 Hz o essere impostata manualmente a 60 Hz; l'opzione dinamica invece permette di adeguarla automaticamente al contenuto visualizzato negli step 60 90 e 120 Hz.

Il display è senza dubbio buono, ma a queste cifre sarebbe lecito aspettarsi un LTPO
Il display è senza dubbio buono, ma a queste cifre sarebbe lecito aspettarsi un LTPO

La luminosità dichiarata è di 800 nit gestibile manualmente, 1600 nit massimi e 4500 nit di picco, ma come sempre ripetiamo che questo valore si riferisce alla riproduzione di contenuti HDR e riguarda solo piccole porzioni di schermo. È comunque un bello schermo, luminoso il giusto per essere leggibile pur non raggiungendo valori record.

Il touch sampling è a 1000 Hz mentre per garantire di proteggere e non affaticare la vista dell'utente è presente un PWM dimming a 960 Hz. Inizialmente l'obiettivo, e anche il dato diffuso nei materiali stampa, era un PWM dimming a 2160 Hz, che però è stato abbassato in quanto non riusciva a mantenere i livelli qualitativi necessari.

Fotocamera

I sensori fotografici posti sul retro del Nothing Phone (3) sono tre, tutti da 50 MP: una wide principale Omnivision OV50H f/1.68 con stabilizzazione ottica OIS, sensore 1/1.3" e zoom lossless 1.5x e 2x; una tele periscopica ISOCELL JN5 f/2.68 da 1/2.75" con OIS e zoom lossless 6x che può spingersi fino a 60x con supporto dell'intelligenza artificiale ed effettuare gli scatti macro; una ultrawide ISOCELL JN1 f/2.2 da 1/2.76" e 114 gradi di campo visivo FOV, che è la stessa del Nothing Phone (2). Su quest'ultima manca l'autofocus, ma per gli scatti macro è delegata la tele.

Qualche perplessità è legata alle dimensioni del sensore del teleobiettivo, più piccolo rispetto a quello del più economico Phone (3a) Pro: 1/1.95'' contro 1/2.75".

Non si tratta quindi sulla carta di una scelta di obiettivi da top di gamma se presi singolarmente, ma la presenza di tutti e tre assieme rende la proposta interessante e soprattutto capace di offrire scatti con una buona coerenza tra di essi.

Le tre fotocamere e il display Glyph
Le tre fotocamere e il display Glyph

Abbiamo spesso criticato le soluzioni in cui al sensore principale molto buono vengono affiancati uno o due obiettivi parecchio più scarsi; in questo caso invece Nothing ha scelto una strada che permette di usare qualsiasi obiettivo con un certo grado di serenità, sapendo che i risultati saranno in ogni caso di buona qualità.

E infatti gli scatti sono convincenti in senso assoluto, con un ottimo livello di dettaglio e una resa dei colori fedele e naturale.

Come sempre accade poi negli smartphone, la qualità dei sensori è solo uno dei fattori perché grande importanza ha anche il software che li gestisce. In questo caso abbiamo a che fare con il TrueLens Engine 4, che lavora molto bene sfruttando le capacità del SoC per processare le foto più rapidamente e gestire in maniera più efficace gli algoritmi.

Non ci è sembrato particolarmente brillante invece il lavoro dell'AI Super Res Zoom per ripulire e dare definizione agli scatti con zoom digitale superiore al 6x ottico; le foto rimangono parecchio impastate e i dettagli si perdono.

Anche la selfie camera è da 50 MP, di nuovo una ISOCELL JN1 f/2.2 e 1/2.76" che in questo contesto è molto valida, e consente a chi intende sfruttarla per contenuti social e simili di avere buone soddisfazioni.

Tutte le telecamere possono registrare video fino a 4K 60 FPS Ultra XDR e i risultati sono in genere molto buoni, ricchi di dettagli e dai colori ottimali. Non è presente un'opzione per l'ultra stabile ma il telefono fa un eccellente lavoro in condizioni mosse usando gli obiettivi stabilizzati.

Batteria

La batteria montata su questo Nothing Phone (3) possiede una capacità di 5150 mAh; da una parte c'è una crescita rispetto ai 4700 mAh del predecessore, dall'altra rimane comunque un valore abbastanza lontano dai record di categoria.

Ad ogni modo ovviamente la capacità è soltanto uno dei fattori che contribuiscono a determinare l'autonomia, con l'efficienza energetica e le tecnologie impiegate che contribuiscono in maniera essenziale. Sotto questo punto di vista Nothing ha voluto adottare la più recente formula a silicio-carbonio, che offre una maggiore densità energetica rispetto all'anodo di grafite più tradizionale.

In effetti all'atto pratico durante la prova non abbiamo mai temuto di restare a secco con il Nothing Phone (3), che ha sempre completato in maniera agile la classica giornata di utilizzo intenso. Allo stesso tempo non si ha la percezione di potersi "dimenticare" della batteria.

La batteria ha una capacità lontana dai migliori rappresentanti della categoria
La batteria ha una capacità lontana dai migliori rappresentanti della categoria

La velocità di ricarica rapida è di 65 W, anche in questo caso un miglioramento se confrontato coi 45 W Nothing Phone (2), ma resta piuttosto modesta nel rapporto con quanto ha da offrire il mercato. La carica da 0 a 100% richiede 54 minuti per essere completata, che non è certamente un tempo lungo ma resta superiore a ciò che sanno fare i concorrenti.

Per fortuna è presente la carica wireless a 15 W, assieme alla carica wireless inversa con la quale è possibile trasferire un po' dell'autonomia del telefono ad un altro dispositivo.

Videogiochi e prestazioni

L'ultimo nato di casa Nothing è ben dotato a livello hardware, e questo è un dato di fatto: SoC performante di ultima generazione e memorie veloci sono un connubio che difficilmente può deludere dal punto di vista delle prestazioni, e l'unico fattore che potrebbe mettere i bastoni tra le ruote è la dissipazione del calore e il tanto temuto thermal throttling.

Né durante la presentazione dello smartphone né nel materiale che ci è stato fornito si è parlato del sistema di gestione del calore, forse perché il Nothing Phone (3) non viene "venduto" come un gaming phone.

Le nostre prove hanno però mostrato uno scenario non ottimale, soprattutto nel contesto di test ad alto carico di lavoro per un periodo di tempo prolungato. Durante i benchmark più impegnativi infatti, come lo stress test di 3DMark, il telefono è diventato letteralmente rovente soprattutto nella zona della cornice, al punto da rendere faticoso tenerlo in mano; ma, cosa peggiore, lo stress test è stato abortito prima della sua conclusione proprio perché lo smartphone ha rilevato temperature troppo alte, andando quindi in protezione. Per intenderci, siamo riusciti a portare a termine tutti i loop soltanto mettendo il Nothing Phone (3) in frigorifero.

Sul Nothing Phone (3) si gioca benissimo, ma il SoC scalda veramente tanto e la dissipazione non è ottimale
Sul Nothing Phone (3) si gioca benissimo, ma il SoC scalda veramente tanto e la dissipazione non è ottimale

Tra le decine di smartphone che abbiamo messo alla prova fino ad ora, è molto raro che qualcuno di essi non riuscisse a concludere questo benchmark; molto spesso abbiamo notato un calo significativo delle prestazioni legato al thermal throttling, ma solo in una manciata di casi la situazione si è rivelata tanto critica. E questo, sebbene possa essere corretto da futuri aggiornamenti software, non può essere certamente un dato irrilevante nella valutazione del prodotto che ambisce al titolo di flagship.

D'altra parte, sembra essere un dato assodato che lo Snapdragon 8s Gen4 sia un SoC che produce veramente tanto calore, dal momento che anche il nostro test sul POCO F7, che condivide appunto lo stesso chip, ha mostrato analoghe problematiche di gestione delle temperature.POCO F7, la recensione di uno smartphone Android medio gamma con l'anima da flagship Sia ben chiaro, nella vita reale è praticamente impossibile raggiungere condizioni simili, per cui il funzionamento in ambito gaming è comunque ampiamente soddisfacente anche con i giochi più impegnativi; però il Nothing Phone (3) tende a scaldare piuttosto facilmente, quindi evidentemente si sarebbe potuto forse fare qualcosa di più a livello progettuale. Al di là dello stress test comunque, i benchmark restituiscono valori molto, molto buoni, anche se non a livello dei flagship equipaggiati con lo Snapdragon 8 Elite, che resta ancora una spanna sopra.

Esperienza d'uso

Nothing Phone (3) gira con la Nothing OS versione 3.5 basata su Android 15. Entro settembre sarà rilasciata la versione 4 del sistema operativo, e questo sarà il primo smartphone a riceverla.

Ovviamente conosciamo già molto bene la Nothing OS 3.5 e confermiamo i pareri decisamente positivi rivolti in passato: si tratta di una personalizzazione molto pulita, non lontana dall'esperienza stock di un Google Pixel ma comunque esteticamente riconoscibile grazie allo stile caratteristico dell'azienda, molto stilizzato e con un ampio uso del bianco e nero.

La NothingOS 3.5 è un'interfaccia molto piacevole, con un'esperienza quasi stock
La NothingOS 3.5 è un'interfaccia molto piacevole, con un'esperienza quasi stock

Parlavamo sopra della nuova interfaccia Glyph che si basa sullo schermo composto da grandi pixel posto sul retro. Oltre alle funzioni di cui sopra, c'è però dell'altro.

I Glyph Toys, nell'interfaccia italiana Giocattoli Glyph, sono in pratica micro app, o esperienze come preferisce chiamarle l'azienda, che vengono gestite interamente dallo schermo Glyph. Per attivarle, interagire con esse o passare da una all'altra è necessario attivare la piccola area sensibile al tocco collocata poco più in basso rispetto allo schermo, e indicata da un cerchio. Una pressione breve ma decisa permette di passare dall'una all'altra, una più prolungata di interagire o attivarle. Allo stato attuale del nostro test ce n'erano 9 preinstallate: alcune semplici e piuttosto banali, come il visualizzatore dello stato di carica della batteria, un semplice orologio o un cronometro. Altre più interessanti, come uno specchio (davvero!) super pixellato attraverso cui farsi un bel selfie centrato con la fotocamera posteriore. Altre ancora simpatiche, come la livella o l'orologio solare che indica la posizione del sole. Altre infine folli e ironiche, come il gioco della bottiglia (sì, quello con la bottiglia che gira), sasso carta forbici per sfidare il telefono o Palla Magica 8 per avere risposte ai propri dubbi esistenziali.

L'interfaccia Glyph offre una serie di micro app, tra il serio e il faceto
L'interfaccia Glyph offre una serie di micro app, tra il serio e il faceto

Vogliamo essere estremamente sinceri: dubitiamo che chiunque possa trovare davvero utile e interessante sul lungo periodo qualsiasi di questi Giocattoli. Anche le cose di maggiore senso pratico, come l'orologio o la batteria residua, sono talmente più veloci da consultare sul display principale come chiunque ha sempre fatto nella propria vita, che fatichiamo davvero a immaginare un uso continuativo passato il fattore novità iniziale. Ad ogni modo, Nothing ha intenzione di distribuire l'SDK affinché nuovi Giocattoli possano essere sviluppati dalla community. Vedremo quindi dove andranno a parare.

Più interessante invece l'implementazione dell'Essential Space, uscito ora dalla beta ed evoluzione di quell'embrione che abbiamo conosciuto per la prima volta sul Nothing Phone (3a). Si tratta di uno spazio in cui raccogliere qualsiasi cosa ci possa tornare utile in futuro, una specie di taccuino o block notes post moderno. Un clic sul bottone fisico e si cattura ciò che appare su schermo, che sia una foto, un sito, un'immagine, un poster con la data di un concerto, il titolo di un libro che vogliamo leggere... qualsiasi cosa. L'intelligenza artificiale si occuperà poi di descrivere, catalogare ed eventualmente registrare le informazioni, in maniera assai utile e interessante. Pressione singola del tasto Essential Key cattura lo schermo, prolungata registra l'audio, mentre doppia porta dentro all'app stessa.

Per di più, in Essential Space è stato integrato l'Essential Recorder, che consente di registrare audio, trascriverlo, sintetizzarlo e sottolineare i passaggi più importanti attraverso - ovviamente - l'intelligenza artificiale. Ogni mese solare saranno disponibili 300 minuti gratuiti. Peccato che per il momento l'IA sia in grado sì di comprendere l'italiano, ma sa esprimersi soltanto in inglese.

Quale sarà l'uso reale dell'interfaccia Glyph passato l'effetto wow?
Quale sarà l'uso reale dell'interfaccia Glyph passato l'effetto wow?

Interessante anche Essential Search, una barra di ricerca gestibile con linguaggio naturale che va a trovare i risultati sul telefono tra file, mail, contatti, calendario e via dicendo e fornisce risposte anche legate a concetti di utilità tipo conversione valute e misure, meteo e molto altro.

Però il posizionamento dell'Essential Key, appena sotto il tasto di accensione, è per noi faticosamente digeribile: abbiamo perso davvero il conto delle volte che abbiamo premuto per sbaglio uno invece dell'altro, e sebbene sul lungo periodo tale situazione possa essere attenuata, ci sembra che soluzioni diverse avrebbero potuto essere più funzionali.

Ottima la durata del supporto, con 5 anni di versioni Android major e 7 anni di patch di sicurezza.

Il prezzo infine, che come detto in apertura fa un bel salto rispetto al predecessore: stavolta si parte da 849€ per la versione 12 + 256 GB e si sale a 949€ per quella 16 + 512 GB. Cifre importanti, che allontanano sempre di più Nothing da quella filosofia che ne ha caratterizzato gli esordi e grossomodo tutto il percorso fino ad oggi. La risposta del mercato sarà, in questo senso, molto interessante, anche perché proprio negli stessi giorni viene lanciato sul mercato il Poco F7 con caratteristiche tecniche estremamente simili, stesso SoC, impianto fotografico inferiore ma batteria e velocità di ricarica migliori. E costa poco più della metà.

Conclusioni

Prezzo 849 € / 949 €

Multiplayer.it

7.0

Nothing Phone (3) è un buono smartphone, poco ma sicuro: l'ultima fatica dell'azienda britannica ha molte qualità a partire da un'esperienza d'uso estremamente piacevole, un SoC ottimo sebbene non al pari dell'8 Elite, una componente fotografica omogenea e convincente, un display luminoso e un design che, pur polarizzando i giudizi, saprà sicuramente trovare degli estimatori. Non ce la sentiamo però di trovare pienamente giustificata la scelta di far lievitare ulteriormente il prezzo rispetto al predecessore, lanciando questo Nothing Phone (3) con un listino che, nella versione più dotata di memoria, sfiora i 1000€. A tali cifre l'assenza di tecnologia LTPO nel display, l'USB 2.0, il set di fotocamere buone ma comunque non da flagship, la batteria di capacità soltanto discreta e la ricarica rapida ma non troppo iniziano a pesare, ed è difficile essere indulgenti quando ci sono concorrenti che offrono di più. Ci sono poi problemi evidenti nella gestione del calore. E anche la scelta della nuova interfaccia Glyph non ci ha convinto granché: al di là dell'originalità, l'utilità pratica è modesta e l'equilibrio tra stile e sostanza pende troppo verso il primo fattore. Dispiace davvero non promuovere appieno il Nothing Phone (3), ma il prezzo a nostro parere è semplicemente eccessivo.

PRO

  • SoC moderno e con prestazioni notevoli
  • Display luminoso e di ottima qualità
  • Esperienza della NothingOS sempre piacevolissima
  • Impianto fotografico molto buono

CONTRO

  • Prezzo davvero alto e non pienamente giustificato dalle caratteristiche tecniche
  • Design molto, forse troppo divisivo
  • La nuova interfaccia Glyph ha più stile che sostanza