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Of Bird and Cage, la recensione di un'avventura metal parecchio stonata

La recensione di Of Bird and Cage, un'avventura narrativa giocata al ritmo di un disco metal che fallisce miseramente lì dove voleva stupire

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   23/05/2021

Gitta Barbot è una donna di venticinque anni dalla vita davvero infelice: lavora in un ristorante sotto un capo abusivo e verbalmente violento, sta insieme al suo spacciatore (è una tossicodipendente) che la tormenta per farsi pagare le dosi e la picchia in continuazione e vive in un camper fatiscente insieme a un padre manesco e ubriacone. Il suo sogno è quello di diventare una cantante, ma la sera in cui si recherà nell'unico locale della sua città che ha un palco per musicisti esordienti, per provare a dare una svolta alla sua vita, attiverà una serie di eventi che la travolgeranno. È lì che conoscerà Bres Lupus, un uomo scorbutico e, nemmeno a dirlo, violento, che la rapirà per motivi che saranno spiegati nel corso dell'avventura attraverso una serie di scene legate alla bellissima colonna sonora, composta da Arnold Nesis con la partecipazione di un ex Guns N' Roses, degli Epica, dei Within Tempation e di tanti altri artisti della scena progressive metal. I testi delle canzoni formeranno quindi la maggior parte dei dialoghi del gioco, in una commistione tra gameplay e musica che sinceramente ci aveva incuriosito moltissimo. Purtroppo, come vedremo nel corso della recensione, Of Bird and Cage non funziona. Qualcuno avrebbe dovuto fermarlo e farlo svoltare, ma ha preferito farlo sbattere contro a un muro. Ma non arriviamo subito alle conclusioni perché c'è molto da dire.

Storia

Dal punto di vista narrativo la storia di Gitta non è molto originale: è la classica protagonista piegata dagli eventi che deve riuscire a risvegliarsi e a dare una svolta alla sua vita, grazie a dei personaggi discutibili. La trama parafrasa la fiaba di La Bella e la Bestia in chiave moderna, mettendoci quel tocco di brutalità metal che sicuramente piacerà a più di qualcuno. Di fatto la povera Gitta passa il tempo a prendere pugni in faccia da chiunque, quindi a restituirli con gli interessi, in una serie di svolte telefonatissime e di momenti non proprio sensati. Detto questo non aspettatevi chissà quali misteri, perché il racconto, pur saltando dal presente al passato, passando per delle sequenze oniriche, è molto chiaro. Il gioco ha elementi adventure, con dei puzzle da risolvere trovando oggetti da usare con altri oggetti, ma ha anche diverse sequenze d'azione di cui parleremo più avanti. Se la storia è in qualche modo discutibile, quindi salvabile, purtroppo il resto di Of Bird and Cage è davvero terribile.

Timer da incubo

Gitta, la protagonista, gira il mondo con il suo grembiule
Gitta, la protagonista, gira il mondo con il suo grembiule

L'intero game design di Of Bird and Cage è bacato fino al midollo. L'idea di realizzare un gioco che sia una specie di videoclip di un'opera metal sulla carta è davvero interessante, ma è la realizzazione a essere più problematica e le soluzioni adottate da Capricia Productions non sono quelle giuste. Partiamo da quello che possiamo considerare il punto di non ritorno del gameplay: la disgraziata scelta di far durare ogni scena il tempo di una delle canzoni del disco o, in alcuni casi, di una strofa di una canzone. Ora, immaginate di stare esplorando un ambiente che non conoscete, con il gioco che vi dà degli obiettivi senza darvi alcun suggerimento su come raggiungerli. Avete bisogno di calma e di ragionare su cosa fare. Di osservare, di cercare oggetti interattivi. Insomma, di compiere tutte le azioni che si compiono in casi del genere. Immaginate ora di avere sempre una spada di Damocle sotto forma di timer che vi impedisce di fare qualsiasi cosa in modo lucido, perché si esaurisce a grande velocità.

Bres Lupus, rapitore e uomo violentissimo dal passato tormentato
Bres Lupus, rapitore e uomo violentissimo dal passato tormentato

Le uniche emozioni che si provano sono profonda ansia e un grande risentimento, perché si ha sempre la sensazione di non stare seguendo una storia, ma di viverla nel modo sbagliato. È vero che la durata del gioco consente di riprovare più volte senza grosse perdite di tempo e, volendo, è possibile selezionare le singole scene per trovare ciò che si è mancato, ma il punto è che in un titolo incentrato teoricamente sulle scelte del giocatore si vorrebbe che il risultato finale fosse frutto della volontà dello stesso, non degli errori commessi per la troppa fretta. Del resto in alcune scene il timer non ha proprio senso. Ad esempio perché metterlo nelle sequenze oniriche? Pure i sogni a tempo? Ad aggravare la situazione ci pensano anche i classici collezionabili che in uno scenario del genere sono un vero e proprio paradosso. Immaginate di dover battere le mappe per andare a caccia di documenti quali foto, testi e oggetti speciali, ma di non avere il tempo nemmeno per leggerli o osservarli a causa del timer. Praticamente ci si perde la gran parte del retroterra dei personaggi. Una follia, dal punto di vista videoludico, che si paga con il distacco e il disinteresse per quello che accade sullo schermo.

I (tanti) altri problemi

La gabbia e l'uccellino
La gabbia e l'uccellino

Come accennato, i problemi di Of Bird and Cage non si limitano al timer. Se la parte adventure non funziona a causa dei vincoli temporali, gli altri sistemi di gioco sono uno più disastroso dell'altro. Ad esempio i personaggi hanno la brutta tendenza a prendersi a pugni, dando vita a delle risse basate su di un sistema di combattimento scivoloso e limitatissimo, in cui si fatica a capire quando si va a segno con i pugni o quando si manca. Come se non bastasse, a un certo punto del gioco spuntano delle fasi FPS, con delle sparatorie in cui i colpi sembrano sparire nei nemici, peggiorate dalla lentezza generale dell'azione e dall'imprecisione del sistema di mira.

Volendo ci sono anche le pessime sezioni di guida, fortunatamente più rade delle altre, quindi foriere di minore sofferenza, ma comunque basate su un modello assolutamente irrealistico e poco soddisfacente. Ah, stavamo dimenticando i quick time event, che arrivano all'improvviso (spesso è difficile anche accorgersi che sono iniziati) e richiedono reazioni velocissime per non fallire. Molto discutibile anche come viene gestita la dipendenza di Gitta: quando va in crisi d'astinenza, la sua visione viene distorta e le mappe si riempiono di fiamme. Peccato che tutto questo in termini di gioco non abbia altro effetto che quello di dare un po' fastidio e rendere meno leggibile ciò che accade sullo schermo. In alcuni momenti Of Bird and Cage sembra una tortura.

Dei problemi abbiamo già parlato?

Il gioco è popolato anche da creature da incubo
Il gioco è popolato anche da creature da incubo

Come se non bastassero i problemi elencati, il titolo di Capricia difetta moltissimo anche dal punto di vista tecnico / stilistico. Capiamo di non essere di fronte a una grossa produzione, ma i modelli umani, animazioni comprese, sono davvero bruttini, compresi quelli dei protagonisti, che passano moltissimo tempo sullo schermo. Meno disturbanti gli scenari, che rendono bene soprattutto nei momenti più visionari. Certo, non aspettatevi chissà quale livello di dettaglio, ma un minimo di gusto per la composizione degli ambienti è odorabile, quantomeno nei momenti più ispirati.

Gitta e Bres
Gitta e Bres

Un ultimo appunto: non è chiaro come mai la povera Gitta debba vivere la sua intera avventura vestendo un grembiule da cameriera. Lo indossa praticamente sempre: quando dorme dal suo ragazzo, quando va in un locale per provare a farsi scoprire come cantante, quando scappa dal suo rapitore e in tutte le altre scene del gioco in cui appare da adulta. Capiamo il non voler realizzare due modelli 3D distinti, probabilmente per mancanza di risorse, ma a questo punto non era meglio eliminare il grembiule, visto che per le due ore circa che dura Of Bird and Cage, Gitta lavora soltanto per cinque minuti? Perché si è scelto di farglielo tenere sempre indosso? Per ricordarci quanto la vita sia stata ingiusta con lei? Non bastava il fatto che tutti gli uomini che la circondano la prendono letteralmente a pugni in faccia per tutto il gioco e a volte tentano anche di spararle?

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 12,49 €
Multiplayer.it
3.0
Lettori (4)
7.5
Il tuo voto

L'unico problema di Of Bird and Cage è che è realizzato in modo atroce. Finita tre volte l'avventura (il gioco dura circa due ore, quindi non abbiamo sofferto molto) e visti tre finali su quattro, compreso l'unico positivo, non abbiamo trovato davvero niente da salvare a parte la colonna sonora, che però è a suo modo un problema per com'è stata utilizzata e per i limiti che impone. Probabilmente gli sviluppatori avrebbero fatto meglio a eliminare del tutto gli elementi di ricerca e i puzzle, visto che gestiti in questo modo causano solo profonda frustrazione e non vengono recepiti come delle scelte narrative, ma come delle prove in cui si può riuscire solo dopo vari tentativi, per creare un titolo puramente illustrativo della colonna sonora, un vero e proprio videoclip interattivo. Lo avremmo apprezzato decisamente di più.

PRO

  • La colonna sonora
  • Il prezzo

CONTRO

  • Il timer rende frustrante ogni sequenza in cui ci sono cose da cercare
  • Come picchiaduro è terribile e come FPS è terrificante, ma come gioco di guida è orrendo
  • Si ha sempre la sensazione di sbagliare, più che di fare delle scelte