Andare veloce è divertente, infatti i giochi di guida si concentrano quasi sempre su questo aspetto. Per alcuni però è molto più interessante andare piano, sostituire la velocità con l'efficienza, l'astuzia, il dosaggio assoluto di freno e acceleratore per affrontare metri che sembrano chilometri. Ed è un po' quello che accade nelle mille sfumature dell'off-road, disciplina scelta dalla svedese Zordix per questa la loro ultima fatica. Se volete scoprire come è andata, non vi resta che leggere la nostra recensione di Overpass.
Gare fuoristrada
Come ci hanno insegnato i vecchi Motorstorm, il saggio Mudrunners, quel pazzo di Trials o il recente e più serioso Dirt 2.0, guidare lontani dal solito asfalto è uno spasso, oltre a richiedere un atteggiamento al volante completamente diverso dai soliti racing game. Similmente agli altri giochi, anche in Overpass si affonda nel fango, ma l'argilla più arrendevole è soltanto una delle innumerevoli sfide che un pilota deve affrontare in questo gioco, e senza dubbio la meno insidiosa. I circuiti sono infatti disseminati di sfide come salite estremamente ripide, stretti sentieri rocciosi, pedane basculanti, strade sconnesse e via discorrendo, e saperle superare nel minor tempo possibile, ma soprattutto senza ribaltamenti, sarà essenziale per strappare un buon tempo e di riflesso una posizione soddisfacente.
Le gare, a bordo di Quad o ATV, si svolgono tutte in solitaria e senza il rischio di scontrarsi con gli altri piloti, ma durano diversi giri quindi ogni ostacolo andrà superato più volte; è possibile anche gettare la spugna, circumnavigare un passaggio particolarmente ostico, ma così facendo si verrà penalizzati sul tempo finale. Oltre alle gare singole, Overpass offre una modalità carriera tutto sommato ben organizzata, che impone di spendere i guadagni in riparazioni e permette un po' di tuning dei mezzi nel nostro garage, che non fa mai male.
Tecnica e fisica
Tutto lascerebbe pensare a un gioco sufficientemente interessante, magari non ricco di dettagli e modalità ma comunque diverso dal solito, però Overpass soffre anche di diversi problemi tecnici che lo rendono molto meno divertente di quanto potrebbe sembrare a prima vista. Su PlayStation 4 Pro, dove è stato provato, la fluidità influisce spesso sul gameplay, sulla giocabilità vera e propria, e la scarsa risposta ai comandi non fa che peggiorare la cosa. In alcune situazioni, un mezzo può metterci due secondi nel riprendere gas dopo una discesa in retromarcia, e cambiare le diverse tipologie di trasmissione come suggerisce il gioco non migliora di molto le cose. Ma Overpass non è né reattivo, né preciso, e la precisione è tutto in un gioco in cui anche un piccolo sasso può farti ribaltare.
La fisica su cui è costruito ha chiaramente velleità di realismo, il modo in cui è applicata lascia però dubbiosi e frustrati per via dei tanti incidenti immeritati, oltre che per gli innumerevoli e inspiegabili disarcionamenti del pilota quando alla guida di un quad. A differenza degli ATV, con i quad è possibile aiutarsi spostando il peso avanti e indietro, ma il grip delle ruote sulle superfici non sembra comportarsi sempre nello stesso modo. Con questi problemi, diventa molto difficile divertirsi perché non si ha mai davvero la sensazione di avere piena padronanza dei comandi, e quando si sbaglia lo si fa sempre con il dubbio che non sia poi davvero tutta colpa nostra. Il problema più grande è quando accade il contrario, ovvero quando superi un ostacolo difficile per merito delle imprecisioni del gioco, e non sei nemmeno libero di sentirti un asso al volante.
Problemi, problemi
C'è poi un grave problema con la telecamera che influisce disastrosamente sulla qualità dell'esperienza: in Overpass è spesso necessario controllare dove stanno poggiando le ruote, anche solo per capire come proseguire nel percorso, se non per posizionarsi al meglio nei passaggi più rischiosi. Solo che non è possibile guardarsi attorno se non premendo l'analogico destro, funzione che ci mette troppo ad attivarsi per poi disattivarsi quasi istantaneamente da sola, tornando in posizione classica dietro le spalle del pilota. Così, si è più volte costretti a procedere alla cieca, in perfetta antitesi con lo spirito del gioco, sempre più in balia degli eventi. Che poi il colpo d'occhio non è nemmeno male: a una prima occhiata Overpass non è brutto da vedere, e anche soffermandosi sui dettagli quel che viene mostrato non è affatto sgradevole, solo un po' povero. I tracciati propongono più di quaranta varianti su sei diverse ambientazioni, non sono pochi è vero, ma non sono nemmeno dinamici, non cambiano al nostro passaggio e ogni roccia rimarrà lì giro dopo giro. I mezzi su cui è possibile mettere le mani non sono tantissimi, ma questo perché la volontà di affidarsi a veicoli su licenza (Yamaha, Suzuki, Arctic Cat, Polaris) ne limita realisticamente la varietà.
Conclusioni
Difficile salvare un'esperienza come Overpass. Il gioco non è realistico, non è arcade e le sue continue imprecisioni tecniche di certo non lo rendono divertente. A meno che qualche patch non lo salvi in extremis, guardate oltre.
PRO
- Buona idea
- Carriera discreta
CONTRO
- Fisica imprecisa
- Comandi poco reattivi
- Telecamera antipatica