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PES 2019 Mobile, la recensione

La versione mobile di Pro Evolution Soccer si aggiorna con l'edizione 2019, che introduce alcune importanti novità soprattutto sotto il profilo tecnico, grazie all'uso dell'Unreal Engine.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   22/12/2018

PES 2019 Mobile conferma un approccio di cui abbiamo parlato negli ultimi tempi per quanto concerne le produzioni per i dispositivi iOS e Android, che possono essere aggiornate anche con una completa rebuild che ne cambi completamente l'aspetto e la struttura, diventando di fatto giochi differenti. Si tratta di una soluzione che risulta particolarmente indovinata per gli sportivi, e che infatti è stata adottata sia da Electronic Arts per FIFA che da Konami per Pro Evolution Soccer. In quest'ultimo caso l'opera di rinnovamento riguarda anche e soprattutto l'aspetto tecnico, rinvigorito tramite l'adozione dell'Unreal Engine.

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Il potente motore grafico sviluppato da Epic Games consente anche in ambito mobile di ottenere una grafica definita e ricca di dettagli al netto di un alto frame rate, nonché di includere quantomeno una parte dei tantissimi asset della versione console di PES 2019. Parliamo dunque di nuove animazioni per i giocatori, di una resa migliorata per i volti degli atleti più celebri, e in generale di un impatto visivo irrobustito, che sui terminali di nuova generazione può essere goduto al massimo delle sue potenzialità grazie alle regolazioni incluse nel pacchetto, che permettono di impostare la qualità su tre differenti preset e scegliere fra 30 e 60 frame al secondo. Testando il gioco su iPhone X, abbiamo potuto puntare sulla miglior resa possibile senza mai imbatterci in un'incertezza.

Gameplay e struttura

Oltre ai miglioramenti grafici, PES 2019 Mobile vanta l'introduzione di nuovi campionati ufficiali, nuovi giocatori leggendari e una modalità multiplayer competitiva in locale, oltre a tutta una serie di sfumature che però non sembrano aver scalfito la formula originale del gioco, pensato come una sorta di riduzione della modalità MyClub ma privo di contenuti più classici come i tornei, la stagione tradizionale e men che meno la Master League. Ciò significa che chi si avvicina a questa esperienza per giocare con la propria squadra preferita e i relativi atleti rimarrà inevitabilmente deluso, Dopo aver selezionato team e allenatore, partiremo con una rosa di discreti brocchi che però potremo far crescere partita dopo partita, guadagnando esperienza e sottoponendoli ad allenamenti mirati, per poi sostituirli con calciatori di alto livello sbloccati in vari modi: utilizzando gli osservatori e gli agenti, puntando cifre variabili alle aste e ovviamente ricorrendo al denaro reale.

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Sul fronte della progressione, insomma, c'è poco da dire: la maturazione del team è continua e ci sono tanti elementi che arricchiscono la fase gestionale dell'esperienza, ma il fatto di affrontare compagini casuali attraverso un sistema di matchmaking asincrono trasforma le prime ore in una sequenza di partite noiose e scialbe, che si concludono puntualmente con risultati tennistici. Bisogna insomma attendere un pel po' prima di ottenere una sfida decente, ma chi ha già fatto ampiamente pratica con la versione casalinga del calcistico Konami dubitiamo possa avere tutta questa pazienza. È un peccato, perché anche sul fronte del gameplay le soluzioni adottate da PES 2019 Mobile funzionano molto bene, sebbene non siano state in alcun modo modificate negli ultimi anni.

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Abbiamo dunque i controlli tradizionali, con grossi pulsanti che però coprono un po' troppo lo schermo, e un layout moderno che invece funziona a gesti e si rivela davvero immediato e piacevole, specie in combinazione con lo stick virtuale invisibile e riposizionabile. Chi si aspettava una fisica un po' più consistente rimarrà ancora una volta deluso, come chi pensava di poter ascoltare una telecronaca in italiano con dialoghi inediti: il duo Caressa / Marchegiani sciorina le solite frasi e oramai l'esigenza di un rinnovamento anche su questo fronte si è fatta pressante. Nulla da dire invece sul multiplayer online, ottimizzato e dotato di un matchmaking rapidissimo, con zero latenza (ma le persone che lasciano il match quando perdono sono ancora un bel po'), e sulla colonna sonora firmata, con brani di gran moda che potremo ascoltare mentre navighiamo fra i menu e gestiamo la squadra.

Conclusioni

Versione testata iPhone (3.0.0)
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
7.0
Lettori (3)
8.9
Il tuo voto

PES 2019 si conferma un mix di pregi e difetti, punti di forza e debolezze che convivono nell'ambito di un'offerta che non mancherà di entusiasmare chi è a digiuno del calcistico targato Konami, ma rischia di annoiare e indisporre chi invece ha avuto modo di provare le ultime edizioni del gioco in versione casalinga. L'idea di puntare tutto su di una progressione praticamente identica a quella della modalità MyClub, senza includere nel pacchetto alcuna variante tradizionale, taglia infatti le gambe a un titolo che grazie all'Unreal Engine è stato arricchito anche sul fronte tecnico e che in termini di gameplay ha bisogno di ben poche rifiniture.

PRO

  • Controlli gestuali eccellenti
  • Grafica notevolmente migliorata
  • Online ben implementato

CONTRO

  • Prime ore lente per chi conosce PES
  • Mancano le modalità tradizionali
  • Fisica ancora leggerina