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Potion Craft: la recensione di un simulatore di vita da alchimista

La recensione di Potion Craft ci parla di un gioco che esce in forma smagliante da più di un anno di accesso anticipato per condurci sulla strada dell'alchimia.

Potion Craft: la recensione di un simulatore di vita da alchimista
RECENSIONE di Giulia Martino   —   19/12/2022

La pozione è un oggetto simbolico del mondo dei videogiochi, spesso una componente fondamentale nell'inventario di tanti personaggi virtuali. In questo 2022 non sono mancati titoli che hanno fatto della creazione di intrugli curativi (e non) la loro meccanica principale: è il caso di Strange Horticulture - che ha diversi elementi in comune con quanto analizzeremo oggi - e di Potion Permit, incentrato sulla vita di un farmacista.

Dopo oltre un anno di accesso anticipato si aggiunge al novero Potion Craft, tutto basato sulla figura e sul difficile percorso di un alchimista in un mondo fantasy dai toni medievaleggianti. È un universo particolare, in cui sono gli ingredienti a condurci alla scoperta di nuovi effetti per le nostre pozioni, tracciando un percorso su mappe alchemiche diverse a seconda della base utilizzata. La bottega dell'alchimista è luogo di ricerca e creazione, ma anche di commercio e di incontro: la gestione dei rapporti con clienti e mercanti è, non a caso, un aspetto centrale in Potion Craft.

Ve ne parliamo approfonditamente nella nostra recensione di Potion Craft.

Un alchimista in erba

Nella nostra bottega si recheranno i personaggi più disparati. I mercanti hanno un'importanza fondamentale in Potion Craft, poiché ci permettono di procurarci gli ingredienti necessari per le nostre pozioni
Nella nostra bottega si recheranno i personaggi più disparati. I mercanti hanno un'importanza fondamentale in Potion Craft, poiché ci permettono di procurarci gli ingredienti necessari per le nostre pozioni

L'avventura inizia con l'insediamento del personaggio principale in una vecchia catapecchia. La presenza di vecchia attrezzatura alchemica, ormai rovinata, ci fa comprendere che un tempo quel luogo era sede della bottega di un alchimista. Perfetto: la nostra intenzione è proprio quella di intraprendere la stessa strada. Potion Craft vuole farci immedesimare nel complesso percorso di uno studioso alle prime armi, e il brevissimo tutorial - che ci dà soltanto le basi, senza dischiudere tutti i segreti dell'arte - è perfetto per instillare curiosità e, al contempo, farci comprendere che c'è davvero tanto lavoro da fare. Perché l'alchimia, arte che somma fisica, chimica, filosofia, astrologia, metallurgia e botanica, necessita di tanto studio. Libresco? No, parliamo di un approccio più pratico.

La necessità di imparare facendo è simboleggiata dalla stessa mappa alchemica, in cui ci muoveremo tramite i nostri ingredienti. Proprio così: in Potion Craft l'alchimista non mette neppure il naso fuori dalla sua bottega, ma si muove in continuazione sul tracciato della sua conoscenza. Nella mappa troveremo disseminati dei segnalini a forma di libro, fondamentali per salire di livello e sbloccare nuove competenze a livello commerciale (spuntando prezzi migliori da clienti e mercanti) o alchemico (dischiudendo una porzione maggiore della mappa). È importante anche seguire gli step indicati nel nostro libro, che traccia una sorta di strada virtuosa nell'indicarci compiti da svolgere e pozioni da creare: articolato in capitoli, segnerà il nostro progresso nella difficile arte dell'alchimia. Si scopre ben presto che i punti interrogativi sulla mappa nascondono effetti - positivi o negativi - che le nostre pozioni possono assumere, e che in molti casi possono anche essere cumulati. Attenzione però, perché bisogna sempre avere un occhio al lato imprenditoriale della nostra attività: sarà molto difficile trovare un acquirente per una pozione che attribuisca un bonus alla rapidità, ma contemporaneamente abbia anche l'effetto di un veleno mortale...

Uno dei primi obiettivi in Potion Craft è quello di riportare la vecchia attrezzatura alchemica della bottega agli antichi fasti.
Uno dei primi obiettivi in Potion Craft è quello di riportare la vecchia attrezzatura alchemica della bottega agli antichi fasti.

Una volta compiuto il percorso voluto aggiungendo gli ingredienti corretti e mescolando il nostro calderone, si userà il mantice per attribuire l'effetto alla pozione e, quando desiderato, concludere il procedimento. Mortaio e pestello sono accessori fondamentali, in quanto il percorso degli ingredienti dipende anche dalla loro lavorazione: più vengono tritati, più andranno lontano. Non sempre è un bene, e ci vogliono mano ferma e cervello fino per muoversi in un percorso spesso accidentato, data la presenza di aree della mappa che, se toccate, rovineranno la nostra pozione. È molto gradevole l'idea di consentire un'ampia personalizzazione di boccette, etichette, nomi e simboli con cui contraddistinguere le nostre pozioni, sentendo così tutto il processo come autenticamente nostro.

Pozioni per tutti

Tra i clienti di Potion Craft ci sono alcuni che strizzano l'occhio a saghe videoludiche famose.
Tra i clienti di Potion Craft ci sono alcuni che strizzano l'occhio a saghe videoludiche famose.

Accennavamo agli aspetti imprenditoriali della nostra attività, che vive in bilico tra due opposte esigenze: da un lato, la sterminata curiosità dell'alchimista (e del giocatore) di scoprire nuove porzioni della mappa e nuovi effetti per le sue pozioni; dall'altro, la necessità di gestire oculatamente le proprie risorse, innanzitutto il denaro. Gli ingredienti non sono economici - e anzi, i creatori di Potion Craft hanno deciso di raddoppiarne il prezzo all'uscita del gioco dall'accesso anticipato - e i mercanti non fanno visita ogni giorno alla bottega: come avveniva secoli fa, si tratta di figure itineranti e con un assortimento variabile, con fluttuazioni significative di prezzo. Ciò che si trova oggi potrebbe non trovarsi domani (o tra una settimana!), o magari potrebbe avere un costo esagerato e non conveniente. Abbiamo reputato corretta la gestione delle probabilità del passaggio dei mercanti in bottega, non trovandoci mai in situazioni di drammatica carenza di ingredienti.

Quello che non mancherà mai sono i clienti - se sapremo farci una buona nomea, ovviamente. Attenzione, "buona" non significa necessariamente "rispettabile": da noi si recheranno personaggi di tutti i tipi, chi semplicemente desideroso di un tonico ricostituente, chi impegnato in inquietanti rituali di negromanzia. Accontentare le varie richieste avrà una ripercussione sulla nostra fama, influenzando la tipologia di clientela che si rivolgerà a noi per i nostri servigi.

Così, se ci troveremo a soddisfare spesso la domanda di pozioni velenose, avremo sempre più clienti con inclinazioni non propriamente raccomandabili. Si tratta di una interessante aggiunta che consente un certo roleplay, ma è possibile anche cambiare approccio in corso d'opera, rifiutando sistematicamente tutte le richieste non di nostro gradimento. Bisogna però prestare attenzione a non alienarci del tutto la simpatia del pubblico, che in fin dei conti ci fornisce le risorse necessarie a proseguire in ciò che realmente ci interessa: il percorso iniziatico dell'alchimista. Curioso il fatto che le richieste non siano mai lineari. Nessuno ci chiederà puramente e semplicemente di preparargli una pozione della forza: il cliente farà presente una determinata situazione ("Devo raccogliere piante su una montagna molto alta", "Voglio liberarmi dell'amante di mio marito" e altre ben più strampalate) e starà a noi trovare la soluzione giusta, magari contrattando con un piccolo minigioco per tirare su il prezzo. Per comodità, potremo salvare le nostre pozioni meglio riuscite nel ricettario, inizialmente composto da poche pagine, acquistabili però in grande quantità da un apposito mercante.

La mappa alchemica di Potion Craft è intuitiva nella navigazione, ma bisogna fare molta attenzione al percorso scelto
La mappa alchemica di Potion Craft è intuitiva nella navigazione, ma bisogna fare molta attenzione al percorso scelto

Menzione d'onore per la resa estetica degli ingredienti: vegetali, funghi e metalli sono tutti immediatamente riconoscibili e ben caratterizzati, con grandi differenze da un punto di vista degli effetti e del percorso che ci faranno svolgere sulla mappa alchemica. Esattamente come in Strange Horticulture, è essenziale conoscere i loro effetti in maniera approfondita per poter raggiungere i propri obiettivi. A livello estetico, abbiamo trovato diversi riferimenti al Manoscritto Voynich del XV secolo, mai decifrato e pieno di illustrazioni di piante misteriose. Insomma, Potion Craft è una gioia per gli occhi (e per le orecchie, con un accompagnamento musicale piacevole e mai invasivo), e la raccolta giornaliera di piante e funghi nel Giardino Incantato regala sempre soddisfazioni e sorprese.

Dal piombo all'oro

La fase di contrattazione permette di abbassare il prezzo proposto dai mercanti e incrementare quello richiesto dall'alchimista ai suoi clienti
La fase di contrattazione permette di abbassare il prezzo proposto dai mercanti e incrementare quello richiesto dall'alchimista ai suoi clienti

Oltre alla vendita di pozioni e alla scoperta della mappa alchemica, ben presto ci accorgeremo di poter riparare - sempre con l'aiuto dei nostri fidi mercanti - i vecchi alambicchi appartenuti al nostro predecessore. Si apre così un mondo di grande complessità che ci porterà al vero scopo dell'avventura: creare la Grande Opera, culmine dell'itinerario alchemico, percorrendo gli step di nigredo, albedo, citrinitas e, infine, rubedo. Si tratta di un'impresa non da poco: la grande potenza delle pozioni richieste per alimentare i macchinari comporta la necessità di conoscere ingredienti e mappa alchemica alla perfezione, poiché le creazioni di alto livello richiedono studio e attenzione per essere completate.

L'introduzione di nuovi clienti, nuove richieste, nuove missioni dei mercanti, nuovi ingredienti e nuove mappe nella versione 1.0 di Potion Craft contribuisce senz'altro a rendere meno tedioso il processo, anche se a tratti si avverte una certa ripetitività di fondo: le giornate dell'alchimista sono sì segnate da progressi e nuove scoperte, ma le meccaniche di gameplay fondamentali rimangono le stesse nell'arco di tutta l'avventura. Potion Craft è in grado di tenere incollati allo schermo per più di venti ore, anche se la durata del percorso alchemico dipenderà fortemente dalle capacità (e dalla fortuna, in alcuni casi) di ciascun giocatore. Impeccabile la traduzione in italiano, che consente una piena comprensione degli effetti degli ingredienti e delle richieste dei clienti.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Multiplayer.it
8.5
Lettori (12)
8.4
Il tuo voto

Potion Craft rispetta pienamente l'intelligenza del giocatore, fornendogli tutti gli strumenti necessari per stimolare la sua curiosità, ma senza prenderlo per mano. La gestione del percorso - alchemico, certo, ma anche imprenditoriale - è rimessa alla volontà di ciascuno, con una totale libertà di gestire il passo dell'avventura. Il lungo periodo di accesso anticipato di Potion Craft ha permesso agli sviluppatori di raccogliere le suggestioni del pubblico e di incrementare la mole di contenuti offerti, senza dimenticare il ripensamento di alcune questioni di bilanciamento (come il prezzo degli ingredienti). Il titolo di Niceplay Games riesce a offrire sfide difficili a chi desidera compiere il percorso alchemico nella sua interezza, ma resta un piacevolissimo simulatore di bottega per coloro che vogliono mantenersi più sulla superficie: la creazione della Grande Opera, si sa, non è un compito alla portata di tutti.

PRO

  • Stile grafico gradevole e ingredienti ben caratterizzati
  • Ottima l'idea delle mappe alchemiche
  • Simulazione convincente e ben articolata

CONTRO

  • Può risultare alla lunga ripetitivo
  • Completare il percorso alchemico è davvero difficile