Rome: Total War ha avuto il merito di entusiasmare i numerosi appassionati di strategia quando ha fatto il proprio esordio su PC, nell'ormai lontano 2004, consegnando loro un nuovo, affascinante scenario storico con cui confrontarsi. Terzo episodio della serie sviluppata da Creative Assembly, che ancora oggi regna incontrastata all'interno del filone di appartenenza, il gioco consentiva di scegliere una fra le più potenti famiglie dell'Impero Romano e perseguire l'ottenimento del potere assoluto attraverso la crescita delle città sotto il loro controllo, la conquista di nuovi territori e la creazione di importanti alleanze. Concetti ben presenti ai fan di questo franchise, e che vengono riproposti oggi anche su iPhone, a un paio d'anni di distanza dall'uscita del gioco su iPad.
In che modo gli sviluppatori di Feral Interactive sono riusciti a "restringere" l'interfaccia e a ottimizzare i controlli perché Rome: Total War possa esprimere appieno il proprio potenziale anche in un contesto portatile? Sono stati effettuati alcuni accorgimenti, ma in generale la sensazione è che il team si sia limitato a tradurre il titolo in maniera fedele anche sullo smartphone di casa Apple. Ciò non rappresenta un problema durante le fasi gestionali del gameplay, quando cioè bisogna accettare eventuali missioni, fare o ricevere proposte diplomatiche, ma anche muovere le truppe all'interno della mappa. Tuttavia, nel momento in cui si passa alla visuale d'azione, nel corso degli scontri in tempo reale, le cose diventano più complicate: lo scorrimento della telecamera risulta spesso troppo veloce e gestirla è difficile, il che rende anche la selezione e lo spostamento delle truppe meno semplice di quel che dovrebbe essere.
Gameplay e struttura
Alla questione dei controlli non perfettamente ottimizzati si aggiunge l'età di Rome: Total War, che purtroppo si fa sentire soprattutto per quanto concerne la grafica. Vengono visualizzati tantissimi soldati contemporaneamente sullo schermo, in maniera molto nitida, e ciò non provoca cali di frame rate su iPhone X, è vero, ma in termini di texture e animazioni ci troviamo di fronte a un prodotto evidentemente datato, che fa sfoggio di diversi glitch e disattenzioni nell'ambito della presentazione. Al di là di questi aspetti, ad ogni modo, il gioco c'è tutto e vanta uno spessore strategico che su mobile, per tutta una serie di motivi, non conosce rivali. Le meccaniche che regolano il gameplay sono parecchio sfaccettate e profonde, e consentono di dedicarsi con tutta la calma del mondo allo sviluppo dei propri insediamenti con decine e decine di possibili upgrade, attuare eventualmente politiche che possano dare un minimo di sollievo ai cittadini e aumentare la nostra popolarità, oppure disinteressarci di questi aspetti al fine di ottenere quante più risorse possibili da impiegare nelle spedizioni belliche.
È presente un'opzione che permette di automatizzare molti elementi, laddove non si abbia l'intenzione di curare ogni aspetto nel minimo dettaglio, e anche durante i combattimenti l'importanza della pianificazione risulta essenziale, determinando la vittoria o la sconfitta attraverso dinamiche che non sono necessariamente legate alla superiorità o all'inferiorità numerica delle truppe. Dotato anche in questa edizione del doppiaggio in italiano e di una traduzione completa dei testi, il titolo sviluppato originariamente da Creative Assembly può intrattenere gli appassionati del genere per decine di ore grazie alle diverse campagne disponibili e alle modalità di contorno, che permettono di cimentarsi con battaglie veloci oppure con scenari storici preimpostati, da "risolvere" nel migliore dei modi.
Conclusioni
Rome: Total War si conferma uno strategico profondo, sfaccettato e consistente anche nella versione iPhone. Nonostante gli anni che il titolo di Creative Assembly si porta sul groppone, l'esperienza offre un gran numero di situazioni differenti, fasi gestionali interessanti e dettagliate, nonché un set di modalità in grado di garantire un intrattenimento molto duraturo. Certo, lo schermo più piccolo mette un po' in difficoltà per quanto concerne l'interfaccia e la regolazione della visuale, specie durante i combattimenti in tempo reale, mentre la grafica mostra tutti i limiti di una produzione così datata. Parliamo tuttavia di elementi su cui gli appassionati del genere potranno senz'altro chiudere un occhio.
PRO
- Gameplay profondo e sfaccettato
- Diverse modalità, campagne consistenti
- Doppiaggio in italiano
CONTRO
- Grafica molto datata
- Non propriamente immediato
- Qualche problema con i controlli