Far Cry 5: Dannati Luridi Zombi, la recensione

Far Cry 5: Dannati Luridi Zombi conclude la trilogia di DLC realizzati da Ubisoft per l'ultimo episodio della sua celebre serie sparatutto. E così, dopo il frettoloso flashback della guerra del Vietnam di Ore di Tenebra e l'assurdo viaggio spaziale di A Spasso su Marte, gli sviluppatori ci consegnano un nuovo spin-off con protagonista, si fa per dire, l'aspirante regista Guy Marvel, anch'esso fra i comprimari della campagna del gioco base. In realtà il pacchetto è strutturato come una serie di episodi autoconclusivi, in stile Left 4 Dead, che si completano abbastanza rapidamente e raccontano ognuno un differente soggetto che il buon Marvel prova a proporre al produttore di turno... ricevendo quasi sempre un netto rifiuto. Le sette mini campagne dell'espansione si aprono con un'introduzione in stile fumetto, stavolta più azzeccata rispetto a quanto visto in precedenza, e dopo le parole "immagina che..." l'esperienza lascia spazio all'azione. Pronti ad affrontare gli zombie?

Missioni

Quando Guy Marvel comincia a raccontare le sue sceneggiature, ci si ritrova nei panni di personaggi differenti, che vengono introdotti rapidamente e spesso ricalcano situazioni volutamente stereotipate, che pescano nell'immaginario cinematografico dei b-movie horror. Nella campagna Killer Climate, ad esempio, impersoniamo un ranger che esplora il territorio montano alla ricerca di superstiti nel mezzo di un'invasione di zombie, combattendo non solo con i "normali" morti viventi ma anche con alci, orsi, lupi e ghiottoni trasformati in creature orripilanti (e parecchio resistenti). Undying Love rielabora invece la storia di Romeo e Giulietta, con il primo che viene trasformato in un non-morto e la seconda che, imbracciate le armi, decide nonostante tutto di andare a salvarlo dai membri della gang che lo hanno rapito, facendosi strada tra frotte di nemici.

The Fast and the Fiendish cita da una parte "Fast and Furious", dall'altra "Crank": il protagonista è stato morso e deve correre rapidamente nel suo laboratorio per creare un siero che possa curarlo, procedendo prima a piedi e poi a bordo di un veicolo, con tanto di timer a segnare il tempo che gli rimane da vivere. Escape from the Rooftop si rifà invece a Dying Light, inscenando una serie di combattimenti che si svolgono sui tetti, sebbene in maniera un po' troppo sbrigativa. Il commento sguaiato di Guy Marvel rappresenta un extra di non poco conto, sebbene in alcuni casi scada eccessivamente nel volgare, mentre il gunplay è quello a cui Far Cry 5 ci ha abituati: immediato, consistente e sfaccettato grazie all'ampio arsenale disponibile.

Struttura e gameplay

La durata non è certamente il punto di forza di Dannati Luridi Zombi, come del resto era accaduto con il già citato Ore di Tenebra e, sebbene in misura minore, A Spasso su Marte. In questo caso, tuttavia, l'indovinato ingrediente dei morti viventi (che aggiungono sapore ovunque li metti, sono oramai un po' come il prezzemolo) e la natura autoconclusiva, frenetica e spettacolare delle sette mini campagne aiuta a divertirsi e ad affrontare le missioni in maniera coinvolgente. Stavamo per scrivere "spensierata", ma nella realtà dei fatti la scelta della morte permanente aggiunge un bel po' di pepe al gameplay: laddove si dovesse incorrere nel game over, bisognerà ricominciare la missione da capo.

Al livello di difficoltà intermedio, in verità, questo paletto non costituisce chissà quale problema, visto che la sfida si fa intensa solo nelle parti finali di ogni episodio, quando i nemici diventano davvero numerosi e virtualmente infiniti, dunque bisogna muoversi rapidamente e cercare di distruggere i dispositivi responsabili dell'invasione degli zombie; ma alzando la difficoltà, ad esempio nella modalità Attacco ai Punti, le cose possono diventare più complicate. Un ottimo spunto per giocare questo DLC in cooperativa online con un amico, peraltro l'unico modo per accedere al multiplayer: gli sviluppatori non hanno ritenuto necessario inserire il matchmaking, dunque si può affrontare l'esperienza insieme solo tramite invito.

Grafica e sensazioni

Anche nel caso di Dannati Luridi Zombi lo scenario non appartiene alla campagna di Far Cry 5, anzi parliamo di sette ambientazioni differenti. Non enormi, per carità, ma coerenti in termini di design e capaci di non apparire generiche, sebbene alcune missioni risultino più ispirate di altre. È simpatico il modo in cui la narrazione di Guy Marvel e del suo eventuale interlocutore cambino dinamicamente ciò che vediamo sullo schermo: ad esempio in una storia i due litigano sul fatto che debba essere giorno o notte, e così mentre ci si muove lo sfondo viene modificato di conseguenza. Merita una nota positiva anche la presenza di nemici appartenenti a classi diverse: oltre a quelli di base, ci sono varianti che lanciano proiettili esplosivi, oppure altri corazzati che caricano il bersaglio.

Certo, sono tante anche le occasioni mancate, ma in generale dal punto di vista tecnico è stato fatto un buon lavoro, gli zombie si comportano da zombie (dunque non aspettatevi chissà quale intelligenza artificiale, coerentemente con la natura selvaggia di queste patetiche creature) e non mancano alcune situazioni spettacolari, ma soprattutto si è cercato di puntare forte sulla varietà. L'azione viene accompagnata da una colonna sonora sintetica che ben si adatta alle atmosfere cinematografiche delle sette campagne, nonché come detto dalle voci di Marvel e dei vari produttori a cui cerca di vendere i propri script. L'aspirante regista sarà così abile da riuscire a vendere anche il DLC di cui è protagonista? A nostro avviso sì: pur non brillando in termini di contenuti, il pacchetto risulta divertente e discretamente rigiocabile.