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AMD Ryzen 7 5800X: la recensione della CPU Zen 3 da otto core

8 core e 16 thread per una CPU di fascia alta da gaming ottima anche in prospettiva: la recensione del Ryzen 7 5800X

RECENSIONE di Mattia Armani   —   04/12/2020

La recensione del Ryzen 7 5800X ha per protagonista un'opzione da gaming di fascia alta, un processore equipaggiato con 8 core e 16 thread che potrebbe dare soddisfazioni con i titoli futuri, inevitabilmente ottimizzati per le console che montano CPU Zen 3 sempre da 8 core. Il fulcro, comunque, è l'architettura, rivista alle radici e come abbiamo avuto modo di vedere forte di un salto netto in termini di potenza di calcolo che questa volta si estende pienamente al gaming, con il superamento definitivo di uno dei pochi punti deboli dei processori Ryzen delle serie precedenti.

Caratteristiche

Ryzen 7 5800X 6

Pur essendo un'evoluzione della precedente Zen 2, l'architettura Zen 3 compie un passo in avanti in termini delle latenze, complice un cambiamento che ha permesso di inserire in ogni blocco della CPU 8 core, tutti con accesso diretto a una cache raddoppiata, al posto dei 4 precedenti. Questo significa che il Ryzen 7 5800X ha un solo CCX che riduce il traffico interno, già migliorato grazie alla riduzione della latenza tra i core e grazie a un redesign globale dedicato in parte alla cache che ci porta alla promessa, mantenuta, di un incremento di IPC del 19%. Inoltre l'aumento dell'efficienza, da 1.9 a 2.4 volte rispetto all'architettura precedente, ha permesso agli ingegneri di AMD di puntare verso frequenze di punta più alte che per il Ryzen 5 5800X corrispondono a 4.7GHz. Certo, la frequenza base risulta inferiore, con 3.8GHz, ma è funzionale a mantenere consumi eccellenti e temperature che possono essere tenute a bada con un dissipatore di fascia media.

Ma proprio qua ci scontriamo con la mancanza di un dissipatore incluso nel pacchetto, nonostante un aumento di prezzo di 50 dollari che nel complesso riduce sensibilmente la convenienza rispetto al Ryzen 7 3800X, toccando i 400 euro. Si spinge quindi verso l'alto, allontanandosi dallo sweet spot della fascia gaming, finendo per confrontarsi con il 5900X e il 5950X che nascono già per configurazioni di fascia enthusiast. In ogni caso parliamo di una CPU potente in un ecosistema pensato per funzionare ancora con le schede madri della serie 500, già dotate di supporto per il PCIe 4.0 e di un'alimentazione robusta, appaiata con dissipazione attiva del chipset persino con modelli B550 Mini-ITX come la MSI Gaming Edge che abbiamo provato anche con il Ryzen 9 5950X senza riscontrare particolari problemi.

Ryzen 7 5800X 2

In sostanza l'intero ecosistema è già pensato per sostenere e spremere CPU decisamente potenti che tra l'altro, come la serie precedente, funzionano egregiamente con buona parte delle schede madri X570 e con diverse B450, in corso di aggiornamento a partire da quelle ASRock. Le possibilità di risparmiare qualcosa, insomma, non mancano (anche comprando un sistema da zero) ma la rinuncia alla serie 500 significa anche abbandonare il PCIe 4.0 e determinate funzioni come Smart Access Memory e Rage Mode legate alle nuove GPU Radeon RX 6000. Ma anche in questo modo resta sul piatto una tecnologia che come abbiamo detto vanta un salto prestazionale decisamente generoso e spinge le performance in gioco, liberandosi definitivamente dei freni in 1080p dei precedenti Ryzen, anche in alcuni titoli tutte le CPU trattengono in qualche modo GPU di nuova generazione sensibilmente più potenti e avanzate.

Benchmark

Ryzen 7 5800X 4

Per il nostro test abbiamo puntato sulla stessa configurazione utilizzata per le prove principali del Ryzen 9 5950X e del Ryzen 5 5600X, con uno Scythe Mugen 5 come dissipatore e una robusta GIGABYTE X570 AORUS Master per alloggiare processore, GIGABYTE GeForce RTX 3070 Gaming OC e 16GB di memoria DDR4 G.Skill Trident Z Royal da 3600MHz con CL16. Da notare che AMD ha promesso che con gli aggiornamenti BIOS i nuovi Ryzen dovrebbero lavorare senza problemi con memorie a 4000MHz, traendo ulteriori benefici (ed è già possibile ottenere qualcosa in più portando le memorie attuali a 3733MHz) ma per ora ci accontentiamo di una frequenza comunque sufficiente per ottenere buone prestazioni. Passiamo quindi a valutarle partendo dai benchmark sintetici.

CPU-Z ci ha premiato con 660 punti in single thread e 6713 punti in multi-thread confermando anche per questo modello un salto di circa 24 punti percentuali in ogni campo rispetto al predecessore e questo grazie al balzo nelle istruzioni per secondo, grazie alle frequenze di punta più elevate e a uno scaling quasi perfetto utilizzando più core. Un'evoluzione a tutto tondo che in CPU Mark vale addirittura un salto del 25%, sempre rispetto al 3800X installato sulla medesima configurazione, con un punteggio notevole di ben 29131 punti. Nessuna sorpresa quindi dal punto di vista prestazionale con questo 5800X che rispetta i pronostici anche in POV-Ray, con 613 pixel per secondo in single thread e 5443 pixel per secondo in multitread, e in Cinebench R20 con 627 punti in single thread e 6120 in multithread, arrivando quasi ad affiancare un 10900K da 10 core. Non male per una CPU che raramente supera il TDP con i consumi effettivi e che fa anche di meglio sul piano pratico, arrivando a superare il 10900K di un buon 8% con 172fps di media in Handbrake, ottenuti come al solito convertendo in H.264 il nostro file video di prova da 4GB.

Per provare i giochi, come anticipato, abbiamo usato una GIGABYTE GeForce RTX 3070 OC che ci ha premiato con 299fps in Wolfenstein: Youngblood, superando di 29 punti il punteggio fatto con un Ryzen 7 3700X e sfruttando quasi ogni megahertz in più rispetto alle versioni base. Lo si vede anche dai 317fps toccati attivando il DLSS laddove però il 5600X è risultato di 3 immagini per secondo, probabilmente per questioni di ottimizzazione. In generale infatti il 5800X risulta in 1080p dall'1% al 3% più veloce del modello inferiore, facendo valere i 100MHz in più di frequenza di punta e toccando 113fps in Tomb Raider, 122 in Metro Exodus, 198 in Rage 2, 111fps in Control e 181fps in The Witcher 3. Risulta quindi più potente e più veloce del 5600X, facendo valere almeno in parte il divario di prezzo, ma risulta anche più caldo, toccando spesso i 76 gradi di temperatura sotto sforzo. Tra l'altro sotto stress test risulta il più caldo dell'intera lineup Zen, sebbene senza mai superare livelli preoccupanti, ed è probabile che sia a causa del singolo chiplet che a differenza di quello del 5600X impacchetta otto core.

Ryzen 7 5800X Benchmark

In ogni caso il nostro Mugen 5 si è dimostrato in grado di restare intorno ai 78 gradi anche spingendo la frequenza in overclock a 4750 MHz su tutti i core, la massima frequenza che abbiamo raggiunto prima di avvertire segnali di instabilità. Così facendo non abbiamo ottenuto grandi incrementi prestazionali in gioco, laddove la frequenza del singolo core è spesso dominante, ma abbiamo riscontrato un aumento prestazionale del 3.5% nei test sintetici che probabilmente è indizio della possibilità di un guadagno di qualche frame in quei titoli che sfruttano a fondo l'intera CPU. Niente di eccezionale, comunque, per un processore già pensato per avvicinarsi ai propri limiti, lavorando spesso al massimo delle frequenze. Tra l'altro non dovrebbe essere necessario, nel prossimo futuro, forzare la CPU per ottenere maggiori prestazioni in gaming. All'orizzonte c'è infatti il Precision Boost Overdrive 2.0 che dovrebbe dare meno problemi rispetto alla prima versione della tecnologia e valorizzare ulteriormente processori che garantiscono prestazioni già elevatissime e si scrollano definitivamente di dosso in freni in 1080p, guadagnando infine la vetta anche in questo campo. Tra l'altro il Ryzen 7 5800X risulta tra i meno difficili da trovare del quartetto di CPU Ryzen 5000, anche se in sovrapprezzo, cosa che sbilancia ulteriormente un prezzo consigliato di 474,58€ euro che rappresenta il principale tallone d'achille di questo processore.

Conclusioni

Prezzo 475 €

Multiplayer.it

8.8

Il Ryzen 7 5800X è un processore eccellente che si erge in vetta alla categoria degli octa-core con punteggi in gioco ottimi e prospettive di sfruttamento eccellenti considerando che entrambe le console di nuova generazione montano una soluzione analoga. Ma richiede un buon dissipatore, non incluso nella confezione, il cui prezzo si somma all'aumento con un rincaro complessivo che si fa sentire particolarmente su un modello che non rientra nella fascia enthusiast e risulta estremamente meno conveniente del 5600X, comunque soggetto a rincari.

PRO

  • Spesso al pari o superiore al top di gamma consumer della concorrenza
  • Prestazioni in gioco eccellenti a qualsiasi risoluzione
  • Gli 8 core potrebbero diventare un punto di riferimento anche nel gaming

CONTRO

  • Tra rincari e mancanza di dissipatore scivola nella fascia di prezzo enthusiast
  • Sotto carico risulta più caldo degli altri Ryzen 5000
  • Non certo una CPU da overclock