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Serious Sam - The Second Encounter

Non c'era modo migliore di ripartire, dopo gli ultimi tre giorni che ci hanno visto Offline, regalandovi un intera giornata dedicata a Serious Sam 2. Abbiamo quindi deciso di pubblicare non solo la recensione di quello che è uno degli Fps più attesi di questo inizio anno, ma anche un approfondimento sul Multiplayer ed uno in cui illustriamo le differenze tra il primo capitolo e questo seguito. Non perdiamo altro tempo e diamo la parola a Francesco Sorrentino: it's Serious Time!

RECENSIONE di La Redazione   —   25/01/2002
Serious Sam - The Second Encounter
Serious Sam - The Second Encounter
Serious Sam - The Second Encounter
Serious Sam - The Second Encounter

Atterraggio di fortuna (?)

Dopo aver sconfitto il gigantesco boss finale di First Encounter (uno dei più colossali che la storia dei videogiochi ricordi), il nostro Sam si è teletrasportato a bordo dell'astronave alleata per fare una capatina sul pianeta Sirio, quando uno scontro "aereo" con un trenino di misteriosi alieni (che non aveva calcolato bene le distanze), danneggia i motori della "SSS Centerprice", facendola atterrare malamente sulle montagne del Sud America, e precisamente a Sierra De Chiapas. Qui inizia la nuova peregrinazione di Sam, che affronterà sul percorso la ritrovata razza aliena dei Mentali, che memore della fresca sconfitta del primo incontro, sarà ancora più incavolata che mai!
Dodici livelli belli lunghetti ambientati nelle antiche civiltà dei Maya e degli Assiro-Babilonesi, e poi verso il finale nell'Alto Medioevo, con l'ausilio un arsenale di armi revisionato a cui si sono aggiunti tre esemplari nuovi di zecca (il lancia-fiamme, la motosega spacca-ossa e il fucile di precisione), contro una marea di nemici da abbattere prima di giungere al luogo dove è risposto il mitico Sacro Graal e da dove sarà attuabile la ripresa del viaggio verso Sirio.
Riuscirà nell'impresa il nostro eroe? A voi l'arduo compito di aiutarlo nell'intento ...

Serious Sam - The Second Encounter
Serious Sam - The Second Encounter

Squadra che vince ... si cambia!

Deve essere stata questa l'opinione dei programmatori croati all'atto delle progettazione di Second Encounter. Dovete sapere che inizialmente c'era un solo ed unico Serious Sam in gestazione; poi, i soliti imprevisti sulla tabella di marcia ed il periodo natalizio dell'anno Duemila che incalzava alle porte, ha obbligato la Croteam all'uscita "precoce" del gioco, separando in due parti il progetto iniziale: "First", uscito l'anno scorso di questi tempi, e "Second" ultimato ed andato in "gold" nella prima decade di Gennaio 2002.
Entrambi sono stati calcolati a prezzo budget (20 dollari circa ciascuno). Inoltre, parte dell'allestimento dei nuovi livelli presenti in Second Encounter era stata già ideata alla nascita della versione First! L'opinione comune di tutti, comunque, è quella che la "non preventivata" suddivisione abbia giovato parecchio, dato che gli avanzamenti tecnici attuati sul motore grafico proprietario hanno rivitalizzato il prodotto nella sua seconda parte ed aggiunto altre chicche grafiche, che inizialmente non erano ancora state ideate. Ma di questo parleremo nello special dedicato, mentre adesso ci apprestiamo ad esaminare l'aspetto importantissimo della giocabilità.

Serious Sam - The Second Encounter
Serious Sam - The Second Encounter

Squadra che vince ... si cambia!

Una piccola premessa è d'obbligo. I mesi finali del 2001 ci hanno reso partecipi di due grandi remake negli FPS in singleplayer: Aliens VS Predator 2 e Return to Castle Wolfenstein, a cui si aggiunge adesso anche il nostro Second Encounter. Avendo portato a termine tutti e tre i giochi a livello hard, ho potuto trarre delle conclusioni sui tre diversi stili di gioco, mettendoli a confronto: in Avp2 i programmatori hanno sapientemente ed ottimamente creato una trama di fondo (talmente ben progettata da essere fonte di ispirazione per un futuristico film di Aliens VS Predator!), con uno stile di gioco variegato, dato dalla presenza delle tre razze, tutte governabili e ciascuna con le sue caratteristiche e le sue missioni, tanto più che sono "incrociate" fra di loro, creando una sorta di filo continuativo e rendendo il gioco una esperienza unica da provare assolutamente.
Return to Castle Wolfenstein, invece, si è basato sul canovaccio classico degli FPS dell'ultimo biennio, prendendo un pò di Project IGI, un pò di Soldier of Fortune ed amalgamando il tutto con una grafica eccezionale, ma che alla fine ha lasciato un pò di amaro in bocca per la brevità e l'estrema linearità delle missioni in singleplayer.
Invece Second Encounter ha continuato a seguire la linea tracciata da First Encounter: tantissima azione stile "shoot'em'up", pochissimi enigmi se non qualche mero puzzle a cielo aperto, unita ad una trama di fondo che se non era presente non cambiava poi molto al gioco. Uno stile, in conclusione, prettamente identico al predecessore, dove i riflessi prevalgono sulla materia grigia: andare avanti nei livelli, eliminando ondate su ondate di nemici che si accalcano attorno, con quintalate di piombo, laserate e fiammate al seguito, aiutate però da una estrema fluidità data dall'ottimo motore grafico, che gestisce l'insieme in maniera magistrale!
Questo è in sintesi Serious Sam, pura e semplice action, ma ripetitiva nel suo modus operandi. Già! Il videogiocatore "medio" è diventato esigente e a volte non basta la sola azione a fare di un gioco un successo.
Ma nel caso di Serious Sam è sempre stato chiaro un concetto: mettere in risalto proprio il suo aspetto da "arcade evoluto", che pone il giocatore davanti ad un avversario composto da ondate numerose di "stupidi" alieni, che si avventano senza alcun riguardo verso le armi spianate del personaggio. L'attacco in massa che prevale sull'intelligenza artificiale e su tutto il resto. Niente di più, niente di meno.

Serious Sam - The Second Encounter
Serious Sam - The Second Encounter

In conclusione

L'aspetto tecnico complessivo si è evoluto parecchio: è stata potenziata la grafica, è stata aggiunta più varietà ai livelli grazie all'ambientazione di tre diverse civiltà, sono stati affermati i nemici dall'aspetto tragi-comico della prima puntata (su tutti i Kamikaze ed i Tori Siriani) ed è stata aggiunta qualche nuovo elemento nel cast (I cucurbito con la motosega in bella evidenza).
Inoltre la modalità cooperative è stata confermata, dando quel tocco in più alla giocabilità in team. Il grosso del restauro lo ha avuto, infatti, proprio la sezione multiplayer, che con otto mappe in deathmatch e con l'aggiunta di altre tredici nel Mod "Warped Deathmatch", ha colmato le lacune della prima versione, che risultava carente di base proprio in questa categoria.
La Croteam sembra abbia sfruttato oltre il suo limite l'argomento Serious Sam, che incomincia a mostrare segni evidenti di "deja-vu" e che difficilmente rivedremo in una sua terza incarnazione se non con qualcosa di "totalmente" originale.
L'impressione è che Second Encounter rappresenti il canto del cigno di uno stile di gioco che mostra tutti i suoi anni e che scema sempre di più con il passare del tempo, per fare posto ad altri più completi (ad es. Avp2) di un seppur "evoluto" spara e fuggi qual'è Serious Sam. E' consigliatissimo l'acquisto agli appassionati della prima parte, che non rimarrano delusi da questo "secondo incontro".
Agli altri, considerato che il gioco è parecchio frenetico, suggerisco di scaricare e provare il demo ... non si sa mai!

Serious Sam - The Second Encounter
Serious Sam - The Second Encounter

Il secondo (ed ultimo?) incontro con Sam!

Versione finale di Second Encounter sotto esame. Dopo averne approfonditamente descritto i livelli, le armi e gli effetti grafici aggiunti ci apprestiamo a commentare definitivamente la nuova creazione della Croteam, annunciandovi altri due "focus" creati per l'occasione (e che saranno pubblicati a breve): uno sulle differenze fra il primo ed il secondo Sam, l'altro sulla -corposa- sezione Multiplayer. Pertanto demandiamo a questi ultimi due articoli gli aspetti citati, mentre nella presente affrontiamo l'aspetto "qualitativo" del gioco, in una sorta di mega-commentone finale. Via alle danze allora, con l'immancabile introduzione alla trama a far da cappello.