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Sniper Elite 5, la recensione del nuovo sparatutto di precisione targato Rebellion

Il tiratore scelto Karl Fairburne è tornato in azione, incaricato di sventare un piano che potrebbe portare i nazisti alla vittoria: la recensione di Sniper Elite 5.

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   25/05/2022

Non c'è dubbio che Rebellion abbia saputo creare con Sniper Elite un marchio solido e interessante, con un protagonista ben riconoscibile, una formula consolidata e finanche la capacità di trarre dalla serie madre alcuni piacevoli spin-off, dalla saga horror di Zombie Army all'avventura cooperativa Strange Brigade.

Insomma, quello che ci troviamo di fronte nel suo piccolo è un vero e proprio sniperverse e ci auguriamo possa crescere ulteriormente, scendendo però a patti con quei limiti tecnici e artistici che caratterizzano ogni nuova uscita e che col passare del tempo diventano sempre più evidenti, donando inevitabilmente all'esperienza un sentore di datato.

Soffre di tali problemi anche la nuova campagna ambientata in Francia? Oppure le novità introdotte per il quinto capitolo, disponibile senza costi aggiuntivi per gli abbonati a Xbox Game Pass, hanno saputo smussare questi spigoli? Ve lo riveliamo nella recensione di Sniper Elite 5?

Storia

Sniper Elite 5, Karl Fairburne fa quello che gli riesce meglio
Sniper Elite 5, Karl Fairburne fa quello che gli riesce meglio

Il tiratore scelto Karl Fairburne non potrà concedersi un po' di meritato riposo finché la Seconda Guerra Mondiale non si sarà conclusa con la vittoria degli Alleati. E così, dopo aver preso parte alla Campagna Africana nel 1942 e aver combattuto con i partigiani in Italia nel 1943, l'infallibile cecchino parte per la Francia con l'incarico di far luce sul misterioso progetto Kraken: un piano che potrebbe consentire all'esercito nazista di colpire le truppe nemiche prima ancora che approdino in Europa, ribaltando così le sorti del conflitto.

La storia di Sniper Elite 5 adotta dunque lo stesso canovaccio di sempre, con l'arma mortale da individuare e sabotare mentre il protagonista rimane purtroppo insondabile, lo stereotipo dell'eroe senza paura che non riesce a uscire mai dal proprio ruolo. Viene insomma confermata la generale incapacità di costruire una trama più sofisticata del solito, anche e soprattutto per quanto concerne la caratterizzazione dei comprimari e degli antagonisti. E la rinuncia al doppiaggio in italiano dopo tutti questi anni non fa che peggiorare le cose.

Struttura

Sniper Elite 5, un'esecuzione ravvicinata ai raggi X
Sniper Elite 5, un'esecuzione ravvicinata ai raggi X

Ci sono però alcune novità per quanto concerne l'offerta, con una campagna costituita da nove missioni piuttosto corpose (la cui durata totale dovrebbe aggirarsi attorno alle dieci ore, a seconda degli obiettivi secondari completati e della difficoltà selezionata) e che può essere giocata da soli o in cooperativa insieme a un amico, coordinando così le azioni e dando vita a sequenze di combattimento potenzialmente entusiasmanti.

Le mappe dello story mode si rivelano piuttosto ampie, esplorabili liberamente e ricche di segreti e punti d'interesse che potremo scoprire percorrendole in lungo e in largo, fra un obiettivo principale e l'altro. Avremo peraltro a disposizione delle zipline per spostarci rapidamente in alcune zone e nuove capacità legate all'arrampicata per poter accedere in maniera differente agli edifici controllati dai soldati nemici.

È inoltre stata introdotta la possibilità dell'invasione, ovverosia la possibilità per un secondo giocatore di entrare nella nostra partita vestendo i panni di un ufficiale nazista il cui compito sarà quello di provare a metterci i bastoni fra le ruote, individuandoci all'interno dello scenario e attaccandoci in una maniera senz'altro più efficace e imprevedibile rispetto alla solita intelligenza artificiale da action stealth.

Completano il pacchetto la modalità Sopravvivenza, anche questa giocabile da soli o in cooperativa, in cui dovremo difendere una serie di postazioni dall'arrivo delle truppe naziste all'interno di tre possibili scenari; e la modalità Multiplayer, con le ormai tradizionali stipulazioni competitive per un massimo di sedici partecipanti che aggiungono un piccolo, ma piacevole extra all'esperienza.

Gameplay

Sniper Elite 5, il protagonista prende la mira
Sniper Elite 5, il protagonista prende la mira

Veniamo quindi al gameplay, che al di là di qualche piccola variazione sul tema rimane fermamente ancorato alla formula che ben conosciamo. Le mappe aperte, che abbiamo visto a partire da Sniper Elite 4, implicano una sostanziale libertà di azione e di approccio che anche in questo caso fa la differenza, evitando d'incastrarci in una progressione prestabilita e dandoci la possibilità di completare la missione esattamente come desideriamo.

Potremo dunque agire in maniera strategica, evidenziando i bersagli con il binocolo e trovando dei punti rialzati da cui colpirli con il nostro fucile di precisione, magari dopo aver manomesso il solito motore a scoppio per coprire il rumore dello sparo ed evitare di allertare le truppe nemiche; oppure ridurre le distanze, muoverci accovacciati nell'erba alta per restare nascosti ed eliminare le guardie con il pugnale o la pistola silenziata; o ancora sbattercene di tutto e aprire il fuoco a viso aperto, consapevoli però che a quel punto ci ritroveremo addosso decine di nemici che proveranno ad accerchiarci.

Sniper Elite 5, i devastanti effetti dei proiettili nelle Kill Cam a Raggi X
Sniper Elite 5, i devastanti effetti dei proiettili nelle Kill Cam a Raggi X

Le meccaniche stealth sono fondamentalmente quelle di sempre e piegano per forza di cose l'intelligenza dei nemici alle esigenze del gameplay, facendo in modo che rimangano a lungo di spalle per favorire le nostre sortite oppure che non suonino l'allarme per più di un tot di tempo per evitare che l'intera missione venga compromessa. L'equilibrio raggiunto da Rebellion in tale frangente appare sensato e la novità delle abilità potenziabili risulta simpatica, ma i problemi sono altri.

Usciti dalla comfort zone dei tiri dalla distanza con concentrazione attiva, che grazie alle spettacolari Kill Cam a Raggi X risultano ancora più sanguinolenti, il gunplay di Sniper Elite 5 si conferma infatti modesto, approssimativo e confusionario. Colpa della generale legnosità dei movimenti e delle animazioni, ma anche e soprattutto del modo in cui il nostro personaggio interagisce con lo scenario, rivelando basi tecnologiche francamente datate.

Non aiutano i comandi, con svariate sovrapposizioni che in alcuni frangenti possono rivelarsi davvero fastidiose, mentre abbiamo apprezzato l'uso dei grilletti adattivi del DualSense: mezza pressione per la mira in terza persona, pressione completa per l'iron sight.

Grafica e sonoro

Sniper Elite 5 vanta alcuni scenari affascinanti
Sniper Elite 5 vanta alcuni scenari affascinanti

C'è poco da girarci intorno: la grafica di Sniper Elite 5 è molto datata e la serie da questo punto di vista avrebbe decisamente bisogno di una sostanziale opera di rinnovamento. Le texture sono più definite e gli scenari scelti per questa campagna risultano davvero affascinanti quando ci sono di mezzo i castelli francesi, per quanto fittizi, ma la qualità dei modelli poligonali e delle animazioni lascia davvero a desiderare, così come l'effettistica generale.

Su PS5 il gioco si muove a 60 fps di default, senza concedere scelte alternative, e non c'è dubbio che il raddoppio del frame rate rispetto ai precedenti episodi aggiunga reattività e precisione all'esperienza, specie nei tiri in movimento e nelle situazioni più frenetiche.

Poco da dire invece sul sonoro, che alterna i soliti temi del franchise a dialoghi interpretati in maniera appena discreta, come detto senza doppiaggio in italiano ma solo in inglese con sottotitoli (che un bug non consente di disattivare, peraltro).

Conclusioni

Versione testata PlayStation 5
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 59,99 €
Multiplayer.it
7.0
Lettori (32)
7.5
Il tuo voto

Sniper Elite 5 si pone probabilmente come il miglior episodio della serie Rebellion, ma a ben cinque anni di distanza dal precedente capitolo era lecito attendersi miglioramenti più sostanziali rispetto a un paio di zipline, la possibilità di salire sui rampicanti, la ricarica attiva e il potenziamento delle abilità. La formula è infatti quella di sempre, ma sono rimasti al loro posto anche i problemi con il gunplay che non sia quello dalla distanza e la spiccata legnosità dei movimenti e delle interazioni del personaggio, che tradiscono la natura old-gen di un comparto tecnico incapace di competere con ciò che offre il mercato in questo momento.

PRO

  • Gameplay ampiamente collaudato
  • Alcune nuove modalità arricchiscono la struttura
  • Mappe aperte e un paio di scenari affascinanti

CONTRO

  • Tecnicamente obsoleto
  • Era lecito attendersi novità più rilevanti
  • La campagna si completa abbastanza in fretta